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GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Vogliamo che l'eredità e la storia dei nostri antenati s i a n o p r e s e r v a t e . S o n o molto contento ed entusiasta della quantità di cooperazio- ne e supporto che ho visto tra tutte le organizzazioni italoamericane per preserva- r e l a n o s t r a c u l t u r a , i l Columbus Day e le statue di Colombo come simbolo del nostro patrimonio. T o r n a n d o a l l a s u a famiglia e ai giorni della sua infanzia, qual è la cosa più importante che ritiene le abbia insegna- to la sua famiglia? Mi hanno insegnato che la prima cosa che devi avere è un forte e costante impegno verso la tua famiglia. Gli ita- l i a n i e g l i i t a l o a m e r i c a n i hanno sempre avuto legami familiari eccezionalmente forti e questo è molto impor- tante nella nostra società di oggi. Dobbiamo preservarlo e dobbiamo insegnare agli altri la sua importanza nella nostra società. In secondo l u o g o , m i h a n n o d a t o l a devozione alla fede cattolica. L'Italia è la culla della Chiesa Cattolica Romana. Quindi la fede è molto importante per la nostra cultura ed è intrin- secamente legata ad essa. Infine, mi hanno insegnato l'importanza di avere una forte etica del lavoro e che n u l l a n e l l a v i t a è g r a t i s . Dobbiamo lavorare sodo per tutto ciò che realizziamo. Da dove arrivavano i suoi nonni? T u t t i e q u a t t r o i m i e i nonni sono nati in tre piccoli paesi di montagna in Sicilia. Uno era di Longi, che è vici- no a Sant'Agata di Militello. Un altro di Caccamo, che è vicino a Palermo. La fami- glia di mia moglie è abruzze- se, entrambi i suoi genitori erano di un paesino vicino a Pescara. Qual è il vostro rap- porto con l'Italia? Amiamo l'Italia. Ci andia- mo il più spesso possibile. Rafforza il legame con la n o s t r a s t o r i a e c i a i u t a a d e f i n i r e c h i s i a m o . Probabilmente siamo stati in Italia 20 volte negli ultimi 30 anni. Il miglior viaggio che abbia mai fatto è stato tre anni fa. Abbiamo quattro figli e 13 nipoti. Tre anni fa abbiamo portato i quattro nipoti più grandi in Sicilia e abbiamo visitato le tre citta- dine dove sono nati i miei quattro nonni, in modo che potessero vedere le loro case natali, le chiese in cui sono stati battezzati e potessero incontrare i lontani cugini che stanno ancora in quelle città. Questo ha rafforzato il loro legame con le loro radi- ci. Quello è stato il viaggio più importante che io e mia m o g l i e a b b i a m o f a t t o i n I t a l i a . E o g n u n o d i q u e i nipoti è stato profondamente influenzato da quell'espe- rienza. Il cibo fa parte della cultura italiana. Cos'è per lei e quali ricordi ha della sua famiglia? Il cibo è il modo in cui gli immigrati italiani esprimono il loro amore verso le altre persone. Non potevi entrare in casa di mia nonna senza che lei ti facesse subito sede- re al tavolo della cucina e andasse in dispensa e in fri- gorifero per vedere che cibo aveva, in modo da poterti nutrire. Me la ricordo così vividamente, era una cuoca meravigliosa. Faceva il suo pane, la sua pizza e la sua pasta. La generazione di mia madre e quella di mia moglie cercano di emulare, ma sem- bra che non riescano a fare niente di altrettanto buono, perché a quei tempi non si usava un misurino. Era una manciata di questo, un pizzi- co di quello. Mentre oggi tutti cercano di misurare questo, di misurare quello... Il sapore è buono, ma mai, mai buono come quello che facevano i nostri nonni. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Continua da pagina 5 C I figli di Basil Russo, Joe e Anthony (Photo: Dwong19/Dreamstime) La famiglia Russo al completo (Photo by James Douglas)