L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-11-2021

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GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Animal. L'album No Code si presentò ufficialmente al pubbli- co italiano alla quarta esecuzio- ne, quando attaccarono con il rock classico di Hail Hail. Difficile trovare spettatori di passaggio a un concerto dei Pearl Jam. "Ora come allora, con loro non ci sono mezze misure" preci- sa Luca, "È sempre stata una questione di State of Love and Trust, proprio come quella can- zone che registrarono nel 1992 per il film Singles, di Cameron Crowe". Il live va avanti. Una dopo l'altra si susseguono Dissident, In My Tree (da No Code), Corduroy, Better Man, Not for You, Even Flow, Daughter/Androgynous Mind (Sonic Youth)/ W.M.A. Tra i fan abbondano le t-shirt con stampa- te le band amiche, indossate con orgoglio, il cui futuro però sem- brava già parecchio compromes- so, con la sola eccezione dei PJ per l'appunto, come ricorda lo stesso Luca Villa: "Nel 1996 i I Måneskin sul palco dell'Eurovision Song Contest2021 (Ph EBU-Andres Putting). Hanno trionfato a Los Angeles e Las Vegas, al concerto dei Rolling Stones La sorpresa a Sanremo. Poi il passo è breve dall'Eurovision ai Rolling Stones per il gruppo rivelazione Maneskin Nirvana non c'erano già più, i Soundgarden si sarebbero sciolti l'anno successivo mentre gli Alice In Chains avevano iniziato uno hiatus imposto soprattutto dalla salute del loro cantante, Layne Staley. In un momento così complesso, anche per il rock in generale, i Pearl Jam riusciro- no a far calare l'hype che c'era stato su di loro fino a quel momento e iniziarono un discor- so musicale che li avrebbe portati negli anni seguenti a incidere altri indiscussi capolavori, come Yield (1998), dandogli così la fiducia per registrare opere più strane e parecchio sottovalutate come Riot Act (2003)". I Pearl Jam non si perdono in fronzoli. Sono lì per suonare. Quando è già passata un'ora abbondante di concerto, decido- no di esaltare l'anima dei presen- ti inanellando di fila la tragica Jeremy (scritta in memoria di un adolescente suicida), Hunger Strike (cover del side project Temple of the Dog dove un Vedder agli esordi dei PJ duetta- va con Chris Cornell dei Soundgarden) e l'epocale Black, manifesto del più straziante amore non corrisposto. Come se le emozioni non fossero già abbastanza, il set principale si chiuse con le già citate State of Love and Trust e Rearviewmirror, quindi Immortality ed Alive. Lì nel mezzo, altri due pezzi estratti dall'ultimo album: Sometimes e Lukin. Sono passati venticinque anni dal concerto romano del 12 novembre 1996 e i Pearl Jam sono tra le poche rock band ancora in attività, con una storia lunga e importante, alla stregua degli "ancor più anziani" Neil Young, U2, Bruce Springsteen, Metallica. Già, Neil Young, pro- prio lui. Nella guerra impari con- tro la Ticketmaster per far abbas- sare i prezzi dei biglietti dei con- certi, i Pearl Jam rimasero soli, e iniziarono i (grossi) problemi per suonare dal vivo. Il cantautore canadese li prese sotto la sua ala, incise un album insieme (Mirror Ball, 1995) e li portò in tour con sé. Una delle sue più celebri hit, Rockin' in a Free World, fu spesso usata dalla band per chiu- dere moltissimi show, incluso il concerto di Roma'96, e molti anni dopo (2010) anche quello veneziano dell'Heineken Jammin' Festival. No Code è uno degli album più amati dai fan della band. Infinitamente diverso dai tre lavori precedenti (e quelli suc- cessivi). Nessuno si sarebbe immaginato una simile opera dopo Vitalogy. "Credo che No Code sia stato il vero disco spar- tiacque per il gruppo" conclude Luca Villa, "Nonostante la pochissima comunicabilità che c'era in quel momento tra i com- ponenti, i Pearl Jam riuscirono a distaccarsi da tutto il discorso del sound di Seattle (o del grun- ge, che dir si voglia) andando a incidere un album che li gettò fuori da quella mischia". Nel concerto romano del 12 novembre 1996 i Pearl Jam suo- narono anche Present Tense, tratta da No Code. Una sorta di elegia rock, placida come un ruscello e allo stesso potente come il fragore delle onde del- l'oceano: "Are we getting something out of this/ All- encompassing trip? You can spend your time alone/ Redigesting past regrets, oh/Or you can come to terms and reali- ze/ You're the only one who can- not forgive yourself, oh/ Makes much more sense to live in the present tense – Stiamo imparan- do qualcosa/ Da questo viaggio onnicomprensivo? … Puoi pas- sare il tuo tempo da solo/ A rimuginare sui rimpianti del pas- sato, oh/ Oppure puoi fartene una ragione e renderti conto/ Che sei tu l'unico che non riesce a perdonarsi/, oh Ha molto più senso vivere nel presente". Quella sera di venticinque anni fa, ad assistere al concerto dei Pearl Jam, c'erano giovani e giovanissimi arrivati da tutta Italia. Oggi sono uomini e donne, molti dei quali probabil- mente con figli e figlie. A quel tempo erano ancora alla ricerca della loro strada, e forse ciò che sono oggi nel più profondo (ma non solo), iniziò a germogliare proprio durante quell'indimenti- cabile performance live dei Pearl Jam, il 12 novembre 1996 al Palaeur di Roma. SEGUE DA PAGINA 36 I fenomeni nasconi così, al momento giusto, un po' inspiegabili un po' con tutti gli ingredienti necessari. Dopo la vittoria quasi a sor- presa al Festival di Sanremo, con la fiducia e la benedizione del più tradizionale festival della canzone italiana, la partecipazio- ne trionfale a Rotterdam all'Eurovision Song Contest 2021 è stata una discesa velocis- sima verso il successo interna- zionale. La band romana ha conquista- to New York, passando per l'ap- parizione in tv nel popolarissimo Tonight Show di Jimmy Fallon, Los Angeles e Las Vegas, apren- do nientemeno che il concerto dei Rolling Stones in Nevada con tanto di "Grazie ragazzi!" lanciato in italiano da Mick Jagger. La band che con Beggin', la cover dei Four Season che li ha resi famosi negli Stati Uniti dove hanno già ottenuto il disco di platino, ora punta al successo agli Mtv Ema, in programma a Budapest, dove Damiano, Victoria, Ethan e Thomas si esi- biranno insieme ad altre star come Ed Sheeran, Imagine Dragons, Yungblud, Maluma e Kim Petras ma con in tasca ben tre nomination nelle categorie principali (Best Rock, Best Group e Best Italian Act), cosa mai successa a nessun'altra band italiana. BARBARA MINAFRA

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