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GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | sone agiscano. La pandemia ha lasciato più persone e famiglie ad affrontare l'insi- curezza alimentare. Persone che non possono accedere a bisogni primari come il cibo. Questa terribile situazione ci offre l'opportunità di inter- rompere il ciclo degli sprechi d i r i s o r s e n a t u r a l i , v i t e umane e cibo. Penso che un Refettorio possa essere una voce che ci aiuti a pensare in modo diverso, dando visibi- lità al ruolo della cultura nel cambiare i comportamenti per provocare un cambia- mento sociale. Che tipo di relazioni s o n o s t a t e c o s t r u i t e attorno a questo proget- to? Il nostro partner Farming H o p e è u n c o l l a b o r a t o r e s t r a o r d i n a r i o . I l t e a m è determinato a creare percor- si per coloro che ne hanno p i ù b i s o g n o . N o n h a n n o smesso di lavorare durante la pandemia per nutrire i v i c i n i d i S a n F r a n c i s c o e hanno mantenuto con suc- cesso il loro programma di formazione e apprendistato c u l i n a r i o q u a n d o m o l t i hanno chiuso. Questo tipo di resilienza e carattere vive in tante delle organizzazioni non profit e comunitarie con cui collaboriamo. La capa- cità di creare nuove relazioni con coloro che sognano e sono disposti a rischiare a S a n F r a n c i s c o è a n c h e i l motivo per cui un Refettorio è così importante. Quando saremo completamente aper- ti a tutti i tipi di programmi, daremo al mondo una visio- ne di quanto siamo più forti quando lavoriamo attraverso la collaborazione. Ora, il pro- getto è collegato a una serie di organizzazioni di servizi che aiutano il team a definire chi ha bisogno di un pasto e di servizi sanitari e umani a g g i u n t i v i p e r s e n t i r s i a l sicuro, nutriti e protetti. La maggior parte di coloro che servono sono senzatetto, altri sanno cucinare e così il cibo diventa sia pasti preparati che alimenti freschi e sani da preparare a casa. Ci concen- triamo fortemente sul rag- giungimento di un servizio di ospitalità per le famiglie e i giovani: il Refettorio diven- terà per loro un luogo dove godersi un pasto intorno a un tavolo e dedicarsi alle attività dopo la scuola. Negli ultimi 12 mesi, le partner- ship sono cresciute fino a includere fornitori e mercati a l i m e n t a r i c h e a i u t a n o i l Refettorio a recuperare gli ingredienti in eccesso; il sup- porto del Consolato Generale d'Italia e di molte aziende, funzionari comunali e istitu- zioni. Tra tutti i cambiamen- ti, l'industria dell'ospitalità e gli chef continuano a svolge- re un ruolo di supporto - essendo un'opportunità di forza lavoro per coloro che si diplomano ai programmi di Farming Hope. Questa forte collaborazio- n e c o n F a r m i n g H o p e è stata al centro della nostra c o n v e r s a z i o n e c o n J i l l C o n k l i n , S t r a t e g i c Development Officer presso Food For Soul. La Onlus, fondata dallo Chef Massimo Bottura e Lara Gilmore, è un progetto culturale che vuole far luce sul potenziale invisibile di persone, luoghi e cibo. E come ha detto lo chef Bottura, è attraverso le partnership che l'organizza- zione riesce a costruire un modello incentrato sull'uo- mo, in cui la cultura consen- te di promuovere le connes- sioni umane e di migliorare i sistemi alimentari. Jill, ci racconti qualco- sa in più di questo pro- getto. Inizierei dicendo che ogni Refettorio è in qualche modo unico. L'idea globale diventa in qualche modo speciale a livello locale, anche se ten- d i a m o a v e d e r e g l i s t e s s i risultati. C'è un bisogno nelle c o m u n i t à c h e s e r v i a m o e questo è il bisogno di mante- nere la dignità delle persone, sia a pranzo che a cena. C'è la componente dell'ospita- lità, dove il refettorio apre le sue porte mentre le persone ti accolgono con un sorriso, una stretta di mano, mentre invitano tutti a portare a tavola il proprio punto di vista. Ogni voce si ascolta, tutti sono al centro. Qual è stata la storia del progetto Refettorio? Nel 2015 è stato aperto il primo Refettorio con l'idea di nutrire in modo sostenibi- le il futuro, ridurre la perdita di cibo e creare inclusione. Questo è stato presentato durante l'Expo di Milano e alla fine tutti - chef, partner, persone in generale - hanno c a p i t o c h e n o n e r a u n a mensa dei poveri, era molto di più. È un centro culturale. Naturalmente, con la pande- mia, si è evoluto e deve esse- re modificato, così come la configurazione, compresi i volontari, le misure di sicu- rezza e le restrizioni. Ogni Refettorio è cambiato e cre- sciuto, diventando un per- corso aperto in cui condivi- dere il senso di appartenen- za. Massimo e Laura aveva- no in mente un modello che ha portato benefici a molte comunità. Come siete riusciti ad a v e r e S a n F r a n c i s c o s u l l a m a p p a d e i Refettori? La scelta su dove creare il p r o s s i m o R e f e t t o r i o n o n avviene dall'oggi al domani. Abbiamo dedicato del tempo alla ricerca e alla compren- sione della città. Inoltre, dovevamo spiegare perché il R e f e t t o r i o s i a p r e i n u n a certa zona, non per cambiar- la ma per amplificarla e illu- minarla. Grazie a una sov- venzione della fondazione Rockefeller, abbiamo potuto acquisire tutte le informazio- ni di cui avevamo bisogno, attraversare San Francisco e Oakland e capire cosa sanno le persone sullo spreco ali- mentare e sugli aiuti alimen- tari. Come è iniziata la col- l a b o r a z i o n e c o n Farming Hope? S u c c e s s i v a m e n t e , n e l 2018, abbiamo avviato un processo di verifica e scelta dell'organizzazione non pro- fit che avrebbe potuto aiutar- ci ad aprire il Refettorio. Farming Hope era proprio il partner giusto per noi: sono profondi sostenitori dell'im- portanza di apportare cam- biamenti in nuove direzioni. Credono e vogliono che tutti imparino che il cibo è una necessità di base e che biso- gna nutrire il corpo e mante- nere la mente ispirata. Jamie e il team non si sono fermati u n m o m e n t o q u a n d o s i è trattato di trovare il posto per il Refettorio. La pande- mia è arrivata e non hanno chiuso nessun programma, hanno spinto per essere al c e n t r o d e l l a c o m u n i t à . Lavorano per responsabiliz- zare le persone di qualsiasi background. Siamo molto grati a Farming Hope perché possiamo lavorare insieme p e r a v e r e v o c e e l a s c i a r e un'eredità di forte collabora- zione, di paese in paese, di persona in persona. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Continua da pagina 5 C Ai Refettori, si possono seguire anche corsi professionali, per aiutare chi ha bisogno ad ottenere una qualifica (Photo: Natasha Bunzl)