L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-9-2021

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LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 9 DICEMBRE 2021 C ' è u n l u o g o , n e l l a r e g i o n e d e l M o n t e A m i a t a i n Toscana, dove il Natale è sinonimo di fuoco. In verità, il legame è abba- stanza comune in tutto il P a e s e , c o n c e l e b r a z i o n i rituali del fuoco come quelle d i N e m o l i ( B a s i l i c a t a ) , Agnone (Molise) e Calaba- tiano (Sicilia). Al nord, in Liguria, il popolare confuoco h a l u o g o i n m o l t e c i t t à e paesi, la vigilia di Natale o più vicino al nuovo anno. Il ruolo di tutte queste tradi- zioni, che di solito affondano le loro radici nel nostro pas- sato più antico, è vario; il fuoco è sempre stato un sim- bolo, anche prima dell'av- vento del Cristianesimo, di purificazione e protezione dal male. Poiché fornisce l u c e e c a l o r e , i l f u o c o h a anche una forte connessione con la vita e l'energia vitale. M a è a n c h e s t r e t t a m e n t e legato alla tradizione cristia- na: soprattutto nel periodo natalizio, accenderlo signifi- ca fornire simbolicamente calore e protezione a Cristo Bambino e ai suoi genitori. Protezione dal male, sim- bolo di luce e di vita: non sorprende che il fuoco illu- m i n i t r a d i z i o n a l m e n t e l e notti di fine anno in Italia. È, in definitiva, un buon auspi- cio per l'anno a venire. Torniamo in Toscana, però, e nella bellissima zona intorno al Monte Amiata: q u i , i n q u e s t o p i t t o r e s c o angolo di una delle regioni più amate d'Italia, il legame con il fuoco è più forte, per- ché viene anche dal territo- r i o , d a l l a t e r r a : i l M o n t e Amiata è stato, nell'anti- chità, un vulcano attivo, e la sua cupola lavica è la più grande, con i suoi 1738 metri (o 5700 piedi) del sistema delle cupole laviche amiati- ne. Il Monte Amiata, per la sua gente, è fuoco, al punto che la gente del posto è sem- pre stata conosciuta come i figli del fuoco a causa del profondo, ancestrale, legame che hanno sempre avuto con la montagna. Una montagna che offriva cibo e sostenta- m e n t o , a n c h e g r a z i e a l l e numerose miniere di cina- bro che per decenni hanno dato lavoro alla comunità. È q u i , i n q u e s t o r a p p o r t o indissolubile tra Natura e Uomo, che si è sviluppata la tradizione delle Fiaccole di Abbadia San Salvatore. Abbadia è un affascinante b o r g o m e d i e v a l e d i c i r c a 6000 abitanti, situato a circa 37 miglia a sud-est di Siena e 6 8 m i g l i a a s u d - e s t d e l c a p o l u o g o r e g i o n a l e , Firenze. Il villaggio si è svi- luppato intorno all'abbazia benedettina di San Salvatore fondata dal re longobardo Rachis nel 743 d.C., di cui rimangono solo la chiesa - oggi mantenuta dai cister- censi - e la cripta. Alla figura di Rachis è associata anche una leggenda che riunisce il significato pagano e cristia- no del fuoco: secondo la tra- dizione, Rachis assistette a l l ' a p p a r i z i o n e d e l l a Santissima Trinità, circon- data dal fuoco, nei boschi d e l M o n t e A m i a t a e f e c e costruire proprio in quel luogo una cripta, attorno alla quale si sviluppò l'abba- zia. In realtà, la costruzione dell'abbazia aveva un signifi- cato economico e strategico m o l t o c h i a r o , i n q u a n t o poteva controllare il traffico commerciale attraverso il Monte Amiata, così come quello che avveniva lungo la Via Francigena. Ci sono molte ragioni per c u i a d A b b a d i a S a n Salvatore le Fiaccole signi- ficano per la comunità locale m o l t o p i ù c h e f o l k l o r e e divertimento: sono storia e tradizione, fede e patrimo- nio. La Notte delle Fiaccole risale all'Alto Medioevo ma trova le sue origini ancestra- li nell'atto simbolico di por- tare la luce nella notte più lunga dell'anno. La Notte delle Fiaccole è il culmine di queste cele- brazioni, ma i fiaccolai, le persone che hanno il compi- to di costruire le fiaccole, iniziano con il raccogliere la legna per il loro lavoro. Una nota va fatta ora sulla parola "fiaccola": si tratta di grandi strutture di legno a forma p i r a m i d a l e , c h e p o s s o n o raggiungere i sette metri di altezza. Vengono costruite in ogni terziere, o rione, del paese per tutto il mese di dicembre, grazie all'espe- rienza dei suddetti fiaccolai e all'aiuto di tutta la comu- nità. Costruire una fiaccola non è un'impresa semplice: o g n i p e z z o d i l e g n o d e v e essere modellato e levigato, p o i u t i l i z z a t o p e r c r e a r e strutture la cui costruzione si basa ancora su tecniche a n t i c h e c h e l a g e n t e d i Abbadia si tramanda da una generazione all'altra. La Notte delle Fiaccole è, quindi, il culmine di un lavo- ro di mesi che tutta la comu- n i t à p o r t a a v a n t i , u n momento in cui il passato rafforza il presente, stringe i legami e nutre le connessio- ni. Tutto inizia alle 18 del 24 dicembre, quando la fiaccola costruita davanti al Municipio viene benedetta e incendiata: chi vi ha parteci- pato dice che è un momento magico e intimo, nonostante la presenza di centinaia di persone. Una volta che la " f i a c c o l a m a d r e " , q u e l l a principale, è accesa, tutti i capi fiaccola di ogni fiaccola della città, accendono una torcia e iniziano il cammino verso la propria pira, in una processione e in una celebra- zione che dura tutta la notte. È tradizione seguire l'accen- sione delle fiaccole con canti natalizi e spettacoli itineran- ti, in quel misto di sacro e profano che è tipico di tante tradizioni italiane. A mezzanotte, finisce il giorno di digiuno prescritto o giorno di magro, cioè il giorno in cui non si può con- sumare carne: la comunità è pronta a festeggiare la nasci- ta di Cristo e le celebrazioni del giorno di Natale con un b a r b e c u e d i p a e s e , d o v e c a r n e e s a l s i c c e v e n g o n o arrostite sulle fiaccole in ogni angolo della città: non ci si aspetta niente di meno, siamo in Italia, in fondo, e il buon cibo gustato in convi- vialità è un dono meraviglio- so, non un peccato. L e F i a c c o l e d i S a n Salvatore sono un potente e caro simbolo di unità e orgo- glio locale per la gente del Monte Amiata, come dimo- strano i tanti, bellissimi arti- coli sull'evento presenti onli- ne. Dal dettagliato resoconto s u b a s e s t o r i c a d i ThatsAmiata (www.thatsa- m i a t a . c o m ) , a l l a p r e c i s a descrizione della notte fatta d a F i l i p p o V e n t u r i n i p e r T u s c a n y A m i a t a (www.tuscanyamiata.com) fino al racconto visivo pre- parato da Marco Conti per Amiata News (www.amiata- news.it), e al reportage a misura di visitatore, arric- chito da belle foto, realizzato d a M a r c o M a e s t r i n i p e r F r a m m e n t i d i T o s c a n a (www.frammentiditoscana.it ), l'amore per le fiaccole di Abbadia è tangibile. Proprio come la gentilezza e la cor- dialità di tutti coloro con cui ho parlato durante la prepa- razione di questo articolo: è v e r o , l a T o s c a n a e l a s u a gente sono davvero speciali. L'accensione di una fiaccola, la notte di Natale (Photo: Matteo Lorenzetti) Il fuoco del Natale vive ad Abbadia San Salvatore

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