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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2022 I Romani sapevano certamente un paio di cose sull'architet- tura bella ma robu- s t a e d u r a t u r a . Ricordo di aver pensato pro- prio questo la prima volta che ho visitato il maestoso Pont du Gard, nel sud della Francia - più vicino a casa mia che a Roma stessa - un c o l o s s a l e a c q u e d o t t o costruito nel primo secolo dopo Cristo per portare l'ac- q u a a N e m a u s u s , l a c i t t à o g g i c o n o s c i u t a c o m e Nîmes. Duemila anni ed è a n c o r a i n p i e d i , p r o p r i o c o m e i l C o l o s s e o , i l Pantheon o l'Arena di Vero- na. E non c'è nessuna magia, solo cemento. Il calcestruzzo romano è stato studiato dagli ingegne- ri moderni per decenni ed è facile capire perché: dura. Dura più di qualsiasi nostro edificio moderno, ma per- c h é ? A d e s s e r e o n e s t i , i Romani non hanno inventa- to il calcestruzzo, anche se sono certamente quelli che l o h a n n o r e s o f a m o s o . Secondo gli storici, le prime s t r u t t u r e i n c a l c e s t r u z z o r i s a l g o n o a l 6 5 0 0 a . C . e furono costruite in Siria e Giordania: i commercian- ti di Nabatea ci facevano case, pavimenti e cisterne d ' a c q u a s o t t e r r a n e e . P i ù tardi, intorno al 3000 a.C., il calcestruzzo fece la sua com- parsa in Egitto e in Cina: Gli Egizi usarono malte di gesso e c a l c e n e l l a c o s t r u z i o n e delle piramidi, e un tipo di calcestruzzo fu usato per costruire anche la Grande M u r a g l i a c i n e s e , p r o p r i o nello stesso periodo. Ma in questi casi, l'uso del cemento era un'eccezio- n e . C i ò c h e r e s e l e c o s e diverse a Roma fu che, lì, costruire con esso divenne la norma. Il calcestruzzo, con la sua malleabilità iniziale e la sua eterna solidità, diven- ne lo strumento perfetto per g l i a r c h i t e t t i r o m a n i p e r esercitare la loro ingegnosità e creatività: con esso, l'unico limite era il cielo. M a i l c a l c e s t r u z z o romano - quello che, con il marmo e il travertino, ha reso eterna la caput mundi - non era lo stesso di quello che usiamo oggi ed è tutta c o l p a d e l l a c h i m i c a . Secondo i ricercatori moder- ni, la sua composizione chi- mica gli conferisce una resi- stenza che il calcestruzzo moderno non può raggiun- gere. Il cemento di oggi è f a t t o i n g r a n p a r t e d i cemento portland - una c o m b i n a z i o n e d i c a l c a r e cotto e frantumato, argilla, sabbia silicea, gesso e altri minerali - e aggregato, com- p o s t o d a s a b b i a e r o c c e . L'aggregato rafforza il calce- struzzo e aiuta a risparmiare sul cemento; quando, in un u l t i m o , b e n n o t o p a s s o , a g g i u n g i a m o l ' a c q u a a l l a m i s c e l a , l a c h i m i c a l e g a insieme tutti gli elementi. La composizione del cemento è tale che una volta che questa reazione chimica iniziale è completata, non ne avviene nessun'altra: in altre parole, g l i i n g e g n e r i m o d e r n i vogliono che il loro cemento sia chimicamente il più iner- te possibile, per evitare cam- biamenti nella composizione che potrebbero indebolire gli edifici. I R o m a n i a v e v a n o u n a visione diversa delle cose. Il loro calcestruzzo era qualco- sa di molto più semplice, u n a m i s c e l a d i c a l c a r e e aggregati di roccia vulcani- ca, facilmente disponibili intorno alla capitale, ed è questo che ha fatto la diffe- renza. Contrariamente agli aggregati moderni, la roccia vulcanica è molto reattiva, il che significa che il calce- s t r u z z o r o m a n o p o t e v a rimanere chimicamente atti- vo anche dopo l'indurimen- to. Ma questo era esatta- mente ciò che gli ingegneri romani volevano, perché la continua attività chimica significava che il calcestruz- zo diventava più duro e più forte nel tempo. Marie Jackson, geologa dell'Università dello Utah i cui studi si concentrano sul calcestruzzo romano, lo ha s p i e g a t o c h i a r a m e n t e a d Alex Fox di BBC Travel: "I Romani volevano che il loro c a l c e s t r u z z o r e a g i s s e . Scelsero un aggregato che avrebbe continuato a subire i processi del calcestruzzo nel tempo", e attraverso il quale piccole crepe e danni si fissavano naturalmente. È proprio questa rigene- razione continua e duratura, resa possibile dall'aggregato vulcanico, che ha trasforma- to gli edifici romani nel sim- bolo stesso della longevità. P e r d i r l a c o n R e n a t o P e r r u c c h i o , i n g e g n e r e meccanico dell'Università di Rochester, NY, sempre cita- to da Fox nel suo articolo, "Le moderne costruzioni in cemento potrebbero durare 100 anni con la manutenzio- n e , m a a l c u n e s t r u t t u r e romane sono sopravvissute 1000 anni o più, essenzial- mente senza manutenzione". Vi teniamo d'occhio Pont du Gard, Colosseo e co. L ' i d e a d i u t i l i z z a r e d i nuovo il calcestruzzo alla romana è allettante, soprat- tutto alla luce degli sforzi odierni per creare edifici sostenibili. Admir Masic, scienziato dei materiali del MIT, dice che il cemento moderno può essere stabile, ma la sua produzione è lon- tana dall'essere ecologica, p e r c h é l a p r o d u z i o n e d i c e m e n t o P o r t l a n d c a u s a circa l'8% delle emissioni di carbonio nel mondo. Masic e Marie Jackson hanno lavo- rato entrambi per applicare i loro studi sul calcestruzzo r o m a n o a l l e e s i g e n z e d i oggi, con l'obiettivo di rea- l i z z a r e u n m a t e r i a l e p i ù sostenibile. Per esempio, il calcestruz- zo romano ha solo bisogno di essere riscaldato a 900C, praticamente la metà della temperatura necessaria per il cemento portland: solo questo ridurrebbe notevol- mente le emissioni di carbo- nio associate alla produzio- ne. Ci sono alcuni svantaggi, però, perché il calcestruzzo romano richiede molto più tempo di quello moderno: fino a sei mesi, contro i 28 giorni del cemento portland. Tuttavia, Masic crede che la tecnologia di oggi e alcune ricerche potrebbero risolve- re il problema, e lui stesso ha lavorato su una potenzia- le soluzione: iniettare il cal- cestruzzo romano con ani- dride carbonica ridurrebbe il tempo di indurimento ad a p p e n a u n a m a n c i a t a d i giorni. Come giustamente si sottolinea nell'articolo di Fox, non si tratta di copiare i Romani, ma di imparare da loro. U l t i m a c o s a m a n o n meno importante, non dob- biamo dimenticare che, gra- zie alla sua durata, il calce- struzzo romano potrebbe rendere le strutture più forti e r i d u r r e l a n e c e s s i t à d i sostituirle, un altro cenno all'architettura sostenibile. Alla fine, per concludere con l e p a r o l e d i M a s i c : " F a r durare le cose più a lungo è forse il modo più semplice per migliorare la sostenibi- lità". Un dettaglio dell'anfiteatro romano ad Arles, in Provenza (Photo: Tanja Rosso/Dreamstime) Gli edifici dell'antica Roma sono ancora in piedi. La loro ingegnosità potrebbe aiutarci a creare un'architettura più sostenibile LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA