L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Pagellone Serie A. Disastro in casa Cagliari e caos per la Salernitana. Crescono Torino e Verona le) nei calciatori, meno brillanti e generosi nell'eseguire i dispen- diosi schemi dell'allenatore. 5.JUVENTUS, 34 PUNTI - VOTO 5. Il calendario amico ha favorito la 'volata finale' del girone d'andata e, complice la frenata di chi stava davanti (Inter esclusa), la Juventus si è riporta- ta a contatto della zona Champions. Ma questa situazio- ne - che ha risollevato l'ambien- te - non deve trarre in inganno: sin qui, l'Allegri-bis è stato parecchio deludente. La Juventus non ha migliorato né dal punto di vista del gioco espresso, né - ed è questa la sor- presa più negativa - sul versante di concentrazione ed efficienza difensiva. Manca il 'bottino reti' garantito da Cristiano Ronaldo. Un ciclo è finito. Resta da capire quanto rapida possa essere una ripartenza convincente. 6.ROMA, 32 PUNTI - VOTO 6. Dopo lo straordinario avvio di stagione - supportato dall'entusiasmo per l'arrivo di Mourinho -, la Roma si è spenta. Complice qualche infortunio e i numeri ridotti della rosa, il rendi- mento è molto calato. Le indivi- dualità e l'impianto di gioco, sono buoni e potrebbe bastare poco per il rilancio. Forse è pro- prio lo 'Special One' ad essere il primo a dover 'dare di più'. 7.FIORENTINA, 32 PUNTI - VOTO 7,5 - La consacrazione di Italiano. Il tecnico ha compiu- to il salto di qualità, portando i suoi principi di gioco in una piazza ambiziosa. La squadra ha sempre giocato un bel calcio, anche nelle partite finite male e ha fatto persino 'vittime eccel- lenti'. Qualche passaggio a vuoto c'è stato ma il cammino sin qui è più che soddisfacente. C'è l'in- cognita sul rinnovo (ormai pres- soché impossibile) di Vlahovic, col bomber serbo che andrà gestito sino a giugno. Se Italiano trovasse il modo di superare questo ostacolo, la Fiorentina potrebbe ambire al ritorno in Europa. 8.LAZIO, 31 PUNTI - VOTO 5. L'adattamento del gruppo al Sarrismo, sin qui, non è riuscito. Le fatiche - nel tra- sformare una perfetta macchina da ripartenze, in una squadra dedita al palleggio e al possesso palla - erano da preventivare, ma, forse, ci si poteva attendere una velocità di adeguamento maggiore. Pesano, nell'inseri- mento di Sarri, alcune incom- prensioni individuali (screzi di relazione o di collocazione tatti- ca con Luis Alberto, Milinkovic- Savic, Lazzari Reina). La Lazio è fragile e scostante VOTO 6. Ancora una volta il Bologna si colloca nel 'limbo': non corre il rischio di vedersi invischiato nella lotta per non retrocedere, ma non pare avere forza e testa per ambire a conten- dere la qualificazione europea alle squadre più blasonate. Alla fine non consentono ai tifosi, grandi slanci d'entusiasmo. 11.TORINO, 25 PUNTI - VOTO 7. Juric sembra essere l'uomo giusto, al posto giusto. Il suo carattere e il suo credo tatti- co, si sposano alla perfezione con il mondo-Toro. Forse, dopo tanti tentativi, il presidente Cairo ha trovato l'allenatore che potrà riportare il Torino in alto. hanno cominciato a inanellare risultati positivi. L'allenatore croato è riuscito a risvegliare la vena realizzativa del Cholito Simeone che, negli ultimi anni, pareva perduta. 13.SASSUOLO, 24 PUNTI - VOTO 5,5. Se considerassimo il valore della rosa, la buona stam- pa di cui gode il Sassuolo e le idee tattiche propositive di Dionisi, ci aspetteremmo di vedere il club (finalmente) in lotta per l'Europa. Invece il Sassuolo ha chiuso l'andata al tredicesimo posto. Il suo percor- so - al netto di alcuni exploit individuali e di vittorie molto pesanti - non può che essere con- SEGUE DA PAGINA 42 L'allenatore del Torino Ivan Juric (Ph Marco Iacobucci | Dreamstime.com) Paolo Zanetti ci ha messo del suo, creando l'amalgama e - soprattutto - il canovaccio tattico per i propri calciatori. Verso il termine del girone d'andata, il Venezia ha giocato con entusia- smo e accortezza, non rinuncian- do alla propositività. Dopo l'ine- vitabile inizio complicato, gli Arancioneroverdi paiono aver trovato un'identità che sta garan- tendo risultati. 17.SPEZIA, 16 PUNTI - VOTO 6. Il compito di Thiago Motta si preannunciava impro- bo: centrare la salvezza, facendo dimenticare l'ottimo lavoro di Italiano, nonostante un organico indebolitosi dopo l'estate. Sin qui il cammino degli Spezzini non fa gridare al miracolo ma, al termine del girone d'andata, sarebbero salvi. La strada è lunga e non sarà semplice, il gruppo, comunque, c'è. 18.GENOA 11 PUNTI - VOTO 5. Il passaggio di pro- prietà (non facile e che ha gene- rato incertezze), l'azzardo sul mercato (progetto che pare simi- le a quello del Venezia, ma con risultati deludenti) e i tanti infor- tuni patiti durante questo girone d'andata, hanno relegato il Genoa a 5 punti dalla quota sal- vezza. La squadra andrà decisa- mente rinforzata, per evitare che il rilancio promesso dalla nuova proprietà non si tramuti in un clamoroso fallimento. 19.CAGLIARI, 10 PUNTI - VOTO 4. Si salvi chi può. Le ambizioni dei sardi che, negli ultimi anni avevo provato a compiere il salto di qualità, stan- no lasciando spazio alla paura per una retrocessione che sareb- be tanto clamorosa, quanto disa- strosa. I Rossoblu non riescono a risollevarsi, nonostante gli inve- stimenti sulla rosa e i tanti cambi in panchina. La sensazione è che questo Cagliari non sia 'squadra' e che la rosa sia piena di 'vec- chie glorie', non più disposte a (o in grado di) lottare per la sal- vezza con il coltello fra i denti. Il girone d'andata è stato da incu- bo. 20.SALERNITANA, 8 PUNTI - VOTO 4,5. Le incer- tezze sulla possibilità 'formale' di permanere in Serie A, vista la proprietà 'condivisa' con la Lazio (che paiono essersi risolte nelle ultime ore del 2021) e una rosa poco competitiva (al netto dei 'colpi last minute' Ribery e Simy), non facevano presagire una stagione tranquilla. In corso d'opera - come ulteriore elemen- to di destabilizzazione - è arriva- to l'esonero di Castori (una sorta di 'totem' a Salerno), senza che il subentrante Colantuono sia riuscito a dare la svolta. Al ter- mine dell'andata, la salvezza pare fuori portata. C'è voluto un avvio burrasco- so (pochi risultati e qualche incomprensione sul mercato), ma poi i Granata hanno ingranato. Sono diventati una squadra diffi- cile da battere che, in campo, sa bene quello che deve fare. Il grande assente è Belotti: tra mancato rinnovo contrattuale e infortuni in serie, continua la crisi di rendimento. Con lui a pieno ritmo, probabilmente, avremmo avuto un Torino più preformante. 12.VERONA, 24 PUNTI - VOTO 7. Dopo la partenza ad handicap, con la disastrosa gestione Di Francesco, sotto la guida di Tudor, gli Scaligeri si sono rapidamente ritrovati e siderato deludente. È come se in troppi non prendessero a cuore i destini della squadra, sfruttando un club 'sano' come quello in cui si trovano, solo come 'vetrina' per strappare contratti con squa- dre più blasonate. Un peccato. 14.UDINESE, 20 PUNTI - VOTO 6,5. L'Udinese, nono- stante i tanti infortuni, sta dispu- tando una stagione positiva. Lo stava facendo con Gotti - il cui esonero ha stupito -, ha migliora- to (per convinzione e propositi- vità) con Cioffi. La società si augura di centrare una salvezza tranquilla, per valorizzare i tanti 'talentini' in rosa e monetizzare. 15.SAMPDORIA, 20 PUNTI - VOTO 6. Girone d'an- e il fatto che spesso Sarri, per esigenze tattiche, rinunci ai cal- ciatori più talentuosi non aiuta. 9.EMPOLI, 27 PUNTI - VOTO 8. Una delle sorprese più grandi e positive di questo girone d'andata. Andreazzoli (sottova- lutassimo) ha costruito un 'gio- cattolo' bello e funzionale. Il suo Empoli gioca un bel calcio, non rinunciando mai al trequartista e alle due punte, cercando di vin- cere con la propositività. Sin qui i risultati stanno dando ragione al tecnico. Quello che più colpisce, però, è la totale intercambiabilità degli interpreti: modificando 5/6 titolari, l'Empoli non cala per qualità e rendimento. 10.BOLOGNA, 27 PUNTI - data molto complicato. Le incer- tezze societarie (dovrebbero essere terminate) hanno inciso. Così come il rendimento delu- dente di alcuni senatori (su tutti Quagliarella). D'Aversa è rima- sto al posto di comando, difen- dendo idee e calciatori. Il peggio pare passato, ma non si può abbassare la guardia: la zona retrocessione resta vicinissima. 16.VENEZIA, 17 PUNTI - VOTO 6,5. Lo strano progetto del Venezia sta funzionando. Quella che sembrava solo un'ac- cozzaglia di giovani calciatori di talento, provenienza esotica e buone referenze statistiche, si sta rivelando una discreta squadra.

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