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GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'Istituto Italiano di Cultura di Los A n g e l e s d à i l b e n v e n u t o a l nuovo direttore, Emanuele Amendola. Dopo a v e r r i c o p e r t o i l r u o l o d i Direttore dell'Istituto Italia- no di Cultura a Washington dall'aprile del 2017, dove ha organizzato e curato in coor- dinamento con l'Ambasciata d'Italia un'offerta culturale ampia, volta a promuovere le arti e la tradizione italia- na, nonché a sviluppare col- laborazioni tra istituzioni culturali italiane e america- n e , a p a r t i r e d a l g e n n a i o 2022 Amendola prende le redini dell'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, sostituendo Valeria Rumori che ha diretto l'istituto dal 2015 al 2021. Amendola è entrato nei r u o l i d e l M i n i s t e r o d e g l i A f f a r i E s t e r i e d e l l a C o o p e r a z i o n e I n t e r n a z i o n a l e n e l 2 0 1 4 . Durante il suo primo incari- co a Roma, tra il 2014 e il 2017, ha lavorato presso la Direzione Generale per la P r o m o z i o n e d e l S i s t e m a Paese, nell'ufficio di coordi- namento dei programmi cul- t u r a l i o r g a n i z z a t i d a g l i Istituti Italiani di Cultura p a r t e d e l l a r e t e d e l l a Farnesina. Tra le sue princi- pali attività, la programma- zione di spettacoli teatrali, mostre e concerti; attività di promozione della lingua e coordinamento di program- mi di scambio culturale. Prima della sua esperien- za al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuele Amendola si è laureato in T r a d i z i o n e e C u l t u r a Classica presso lo University C o l l e g e o f L o n d o n , n e l Regno Unito. Direttore, come è ini- ziato il suo percorso di studi e successivamente quello professionale? Mi sono laureato a Roma in lettere classiche e succes- sivamente mi sono specializ- zato a Londra. Ho sempre nutrito grande interesse sia per il mondo antico che per la cultura moderna e con- temporanea. Uno dei settori d i r i c e r c a a c u i m i s o n o d e d i c a t o d i p i ù è s t a t a l a sopravvivenza della Roma antica nella cultura moder- na, e in particolare le tracce d i R o m a p r o p r i o a Washington D.C., che è una c i t t à c h e h a t r a t t o m o l t a ispirazione dall'urbanistica romana. Terminata l'espe- rienza londinese sono torna- to in Italia nel 2014 dopo aver vinto il concorso del Ministero degli Affari Esteri e d e l l a C o o p e r a z i o n e I n t e r n a z i o n a l e p e r l a Promozione Culturale. Ho i n i z i a t o i l m i o p e r c o r s o all'allora Direzione Generale p e r l a P r o m o z i o n e d e l Sistema Paese, che si occupa d i p r o m o z i o n e c u l t u r a l e nella rete della Farnesina. Dopo questa prima perma- n e n z a d i c i r c a d u e a n n i , s o n o s t a t o a s s e g n a t o a l l ' I s t i t u t o I t a l i a n o d i Cultura a Washington nel 2017. Che tipo di esperienza ha vissuto a D.C.? È s t a t a u n ' e s p e r i e n z a molto importante in quanto era per me la prima volta in veste da direttore e in una sede così prestigiosa. Devo dire che a D.C. c'è un gusto molto ben definito verso le materie culturali e ci sono anche una serie di aspettati- ve per quanto riguardo la cultura italiana e i program- mi ad essa legati. All'Istituto Italiano di Cultura di D.C. ci siamo impegnati per soddi- s f a r e q u e s t e a t t e s e m a abbiamo anche cercato di rompere gli schemi e intro- durre novità. L'Italia è molto famosa e amata per la sua g r a n d e t r a d i z i o n e , e n e l corso di questi anni sono r i c o r s i t a n t i a n n i v e r s a r i i m p o r t a n t i , d a q u e l l o d i Raffaello a quello di Dante. A l l o s t e s s o t e m p o , p e r ò , abbiamo cercato di valoriz- zare l'Italia contemporanea e, quindi, oltre a Leonardo e a M i c h e l a n g e l o , a b b i a m o parlato tanto anche di arte contemporanea, per esem- pio. Oltre all'opera e alla musica classica, abbiamo dedicato tanta attenzione al jazz e alla musica d'autore. Insomma, abbiamo cercato di affiancare alla nostra tra- dizione anche un'immagine d e l l ' I t a l i a m a g a r i m e n o conosciuta ma altrettanto importante e affascinante. Quali eventi le hanno dato più soddisfazione? Ogni programma a cui ho lavorato e che ho realizzato ha lasciato in me una traccia profonda, e devo dire che questo è uno degli aspetti che trovo più belli della mia professione, che consente un arricchimento costante sia a livello professionale che per- sonale. In particolare, una rassegna che mi ha lasciato molto soddisfatto è stata la stagione musicale che abbia- mo dedicato alle artiste e a l l e p r o t a g o n i s t e d e l l a nostra musica. Quell'anno passarono da noi musiciste c l a s s i c h e c o m e M a r i a P e r r o t t a , j a z z i s t e f a m o s e c o m e R i t a M a r c o t u l l i e Maria Pia De Vito, e cantau- trici come Carmen Consoli. Secondo lei quale è il ruolo più importante di una realtà come l'IIC in un Paese come gli USA? Il nostro ruolo è quello di cercare di far capire quanto la cultura italiana sia estre- m a m e n t e v a r i e g a t a e c o n tantissime sfumature e pro- muovere anche quelle sfac- cettature che non sono così note al grande pubblico. Far s a p e r e c h e l ' I t a l i a è u n a realtà vivace e particolar- mente spumeggiante soprat- tutto per ciò che riguarda la contemporaneità. Il nostro Paese può offrire tanto, non solo per il nostro passato e l e n o s t r e t r a d i z i o n i , m a anche per il nostro futuro. Che tipo di impressio- ne le ha fatto la città di Los Angeles? S o n o q u i s o l o d a u n a decina di giorni ma mi sem- b r a d i c a p i r e c h e s i a u n a realtà molto vivace, attenta a s e t t o r i c o m e i l d e s i g n , l a m o d a , i l c i n e m a . S e m b r a scontato parlare di cinema a Los Angeles, ma questo è ovviamente un settore trai- nante per le industrie cultu- rali del nostro Paese e per c u i s i a m o c o n o s c i u t i n e l mondo. Ci sono ovviamente i grandi classici, ma – e mi ripeto – anche nel cinema, l'Italia di oggi ha molto da d i r e . S a r à u n s e t t o r e c h e come Istituto continueremo a promuovere. Su quali progetti sta lavorando ad inizio di questa sua nuova avven- tura? Uno dei primi appunta- m e n t i s u i q u a l i c i s t i a m o concentrando, che verrà rea- lizzato sia in presenza che online, è Filming Italy, un evento organizzato in colla- borazione con Agnus Dei di T i z i a n a R o c c a s o t t o g l i a u s p i c i d e l C o n s o l a t o G e n e r a l e d ' I t a l i a a L o s Angeles. Si tratta di un festi- val cinematografico che por- terà a Los Angeles il meglio del cinema e delle serie ita- liane. Quest'anno la presi- denza onoraria del festival verrà affidata a Giancarlo Giannini. Stiamo lavorando alla programmazione defini- t i v a e t r a q u a l c h e g i o r n o annunceremo i titoli e gli ospiti in programma. Cosa le piace a livello personale degli USA? Q u e s t o è u n P a e s e c h e apprezzo molto. Quello che ho notato, tra tanti grandi cambiamenti e una costante evoluzione, è che gli USA rappresentano sempre un Paese di opportunità, ricco d i o g n i s f u m a t u r a . D a r e definizioni è sempre ridutti- vo, ma questo è davvero un luogo dove tutto è possibile. E poi, l'amore per l'Italia negli USA è davvero grande. Il nuovo direttore dell'IIC Los Angeles, Emanuele Amendola (Photo: Stefano Paltera / Istituto Italiano di Cultura Los Angeles) L'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles dà il benvenuto al nuovo direttore LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES