L'Italo-Americano

GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Con Sinner e Berrettini il tennis vola agli Australian Open: in 2 ai quarti dopo 50 anni e in semifinale dopo 117 anni (Cremonese), Davide Frattesi (Sassuolo), Manuel Locatelli (Juventus), Matteo Pessina (Atalanta), Samuele Ricci (Empoli), Stefano Sensi (Inter), Sandro Tonali (Milan); Attaccanti: Mario Balotelli (Adana Demirspor), Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Roma). IL RITORNO DI SUPER- MARIO - Tra i convocati spicca certamente il nome di Mario Balotelli che - complice il buon rendimento nel campionato turco - è tornato nel giro azzurro. Mancini è da sempre un suo esti- matore, ma l'ultima convocazio- ne dell'attaccante risale al set- tembre 2018. In un momento così delicato, però, meglio non lasciare nulla di intentato. SETTE ESORDIENTI - Nella lista diramata dal Ct ci sono anche sette volti nuovi: Carnesecchi, Scalvini, Fagioli, Frattesi, Ricci e i due Italo- Brasiliani Joao Pedro e Luiz Felipe. Tra questi esordienti è certamente da sottolineare la pre- senza di Frattesi - un centrocam- pista duttile, dalle spiccate doti di inserimento, già perno dell'Under-21 e in costante cre- scita, quella di Joao Pedro, che, nonostante le fatiche del Cagliari, ha già raggiunto la dop- pia cifra di realizzazioni, e infine quella di Luiz Felipe, altro natu- ralizzato, che potrebbe rinfoltire il malconcio reparto arretrato. COSA MANCA? - Se questa Nazionale ha certezze in porta, Il tennista altoatesino Jannik Sinner, appena 20enne, è il quinto azzurro a centrare i quarti agli Australian Open (PhAgenzia LiveMedia | Dreamstime.com) sovrabbondanza in mediana ed imbarazzo della scelta quanto ad esterni alti, non è lo stesso in difesa e al centro dell'attacco. Il casting di Mancini dovrà assolu- tamente portare ad individuare alternative credibili ai 'vecchiet- ti' Bonucci e Chiellini, così come sarà importantissimo tro- vare un vice Immobile e dei ter- zini affidabili, anche come ricambi. VIETATO FALLIRE - L'appuntamento dei playoff è sempre più vicino e mancare al secondo Mondiale consecutivo, dopo l'assenza a Russia 2018, J annik Sinner si è imposto su Alex De Minaur (7-6, 6-3, 6-4), approdando ai Quarti di finale dell'Australian Open. Matteo Berrettini a sua volta ha superato gli Ottavi, battendo Pablo Carreno Busta (6-4, 7-6, 6- 4). Se la 'doppietta' è un'impresa storica, giacché, nei Quarti di finale di un torneo dello Slam, non si vedeva una coppia di ten- nisti azzurri da 49 anni, quando ci riuscirono Adriano Panatta e Paolo Bertolucci al Roland Garros del lontano 1973, è anco- ra più spettacolare il risultato di Berrettini che in rimonta su Monfils ha persino conquistato la semifinale: mai un italiano così avanti in 117 anni di storia del torneo di Melbourne. SINNER TRAVOLGENTE - Il 20enne altoatesino si è impo- sto d'autorità contro il padrone di casa (numero 32 del tabellone): dopo qualche sofferenza nel primo set (chiuso comunque con un tie-break dominato), Sinner ha mostrato grande freddezza nel secondo (frenando il 'ritorno' di De Minaur, sospinto dal proprio pubblico) e pieno controllo nel terzo (mai davvero in discussio- ne). L'Azzurro - a 20 anni e 167 giorni - diventa così il secondo più giovane giocatore a superare gli Ottavi di finale a Melbourne (meglio di lui fece solo Nick Kyrgios che, nel 2015, compì l'impresa a 19 anni e 280 giorni) e ha anche due 'note scaramanti- che' che lo inducono all'ottimi- smo: Sinner, infatti, ha vinto ogni torneo in cui ha incrociato (e battuto) De Minaur. In più, nelle interviste di fine partita, ha visto una farfalla posarsi sul pro- prio berretto: lo scorso anno, pro- prio all'Australian Open, una far- falla si era posata per qualche istante sul naso di Naomi Osaka poi risultata vincitrice del torneo. Sinner è il quinto azzurro a cen- trare i quarti agli Australian Open dopo Giorgio De Stefani (1935), Nicola Pietrangeli (1957), Cristiano Caratti (1991) e Matteo Berrettini (2022) BERRETTINI DI POTEN- ZA - Poco prima del successo di Sinner, anche Matteo Berrettini aveva superato gli Ottavi batten- do 'di potenza' (ben 28 ace!) lo spagnolo Carreno Busta. Il numero 1 italiano si è impo- sto, in un primo set molto equili- brato, grazie alla forza del pro- prio servizio. Nella seconda par- tita, nonostante un calo piuttosto marcato di Carreno Busta, Berrettini ha peccato di precisio- ne, soprattutto nei momenti più delicati. Il fondamentale che però non lo ha tradito, al solito, è stata la battuta: il set si è chiuso con il tie-break vinto dall'italia- no, sostenuto da 22 ace comples- sivi. Carreno Busto ha poi dispu- tato un coraggioso terzo set - combattutissimo fino al settimo gioco - ma l'Azzurro ha trovato il break sul 5-4 ed è approdato ai Quarti. Il tennista romano diven- ta così il primo italiano di sem- pre ad aver raggiunto il Quarto di finale in ogni torneo dello Slam e il primo giocatore, nato negli anni '90, ad aver compiuto questa impresa. Persino più pre- gevole l'accesso alla semifinale (ancora da giocare al momento in cui scriviamo) contro Nadal. La testa di serie n.7, ha vinto un match combattutissimo con- tro il francese Gaecertl Monfils (n.17 del tabellone): 6-4, 6-4 poi ha ceduto 6-3, 6-3 al francese. Nel finale ha ritrovato le forze e conquistato 6-2 la semifinale. STAGIONE D'ORO PER IL TENNIS AZZURRO - Per il tennis azzurro è una stagione d'oro: dopo tanti anni di 'soffe- renza' soprattutto a livello maschile, abbiamo due atleti nella top 10 mondiale, supportati da altri giocatori di 'solidità' (Fognini, Sonego, Cecchinato, Seppi, Musetti, Mager, Travaglia): tutti segnali di un movimento in salute. SEGUE DA PAGINA 38 STEFANO CARNEVALI sarebbe semplicemente disastro- so, soprattutto considerando che siamo Campioni d'Europa in carica e da quel trionfo ai rigori di Wembley che ha riportato gli italiani in strada con le bandiere tricolore ci separano soli pochi mesi. Il Ct Mancini sa benissimo come sia vietato fallire: in caso di mancato approdo al Mondiale di Qatar 2022, infatti, tutto il suo precedente - peraltro ottimo - lavoro, sarebbe vanificato. Questo stage, quindi, sembra davvero essere uno snodo impor- tantissimo per il futuro della Nazionale.

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