L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-10-2022

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1450116

Contents of this Issue

Navigation

Page 30 of 39

GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2022 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I t a l i a n A m e r i c a n M u s e u m d i L o s Angeles ha ufficial- m e n t e a p e r t o u n a n u o v a m o s t r a , Woven Lives: Exploring W o m e n ' s N e e d l e w o r k from the Italian Diaspo- ra, che esamina il significato del ricamo nella vita delle donne italo-americane, delle loro famiglie e delle comu- nità dalla metà del XIX seco- lo ad oggi. La mostra, aperta al pub- blico dal 29 gennaio al 16 ottobre 2022, riconsidera il ruolo del ricamo al di là del suo valore estetico e degli scopi utilitaristici, ricono- scendolo come uno straordi- nario mezzo per esprimere e preservare la cultura. Woven Lives mette in mostra una varietà di tessuti fatti a mano creati da donne italo-ameri- cane. "Le voci delle donne sono state spesso escluse dalle narrazioni storiche", ci dice Marianna Gatto, direttore e s e c u t i v o d e l l ' I t a l i a n American Museum di Los A n g e l e s . " W o v e n L i v e s esplora storie mai raccontate d i d o n n e c h e p r o d u s s e r o o g g e t t i c o n l e l o r o s t e s s e mani e fornisce un riconosci- mento, a lungo atteso, del ruolo che ebbero nel preser- vare le tradizioni, sostenere l e l o r o f a m i g l i e e c r e a r e comunità". Marianna Gatto, come è nata l'idea di questa mostra? L'idea di questa mostra risale al 2019. Uno dei pro- getti dei nostri stagisti quel- l'estate era la catalogazione degli oggetti della collezione IAMLA, compresi i tessuti (biancheria, ricami e altri oggetti fatti a mano). C'era un pezzo che attirò l'atten- zione di tutti noi, un lenzuo- lo di corredo finemente rica- mato con la scritta "buon riposo". Era stato fatto da u n a d o n n a d i n o m e G i u s e p p i n a F i c o , c h e e r a nata vicino a Napoli nel 1915. L a m a d r e d i G i u s e p p i n a morì durante la pandemia di influenza quando lei aveva solo tre anni. Suo padre era un mezzadro che guadagna- va a malapena il necessario per sfamare la famiglia, e all'età di sei anni Giuseppina lavorava già nei campi men- tre faceva l'apprendista rica- matrice. Giuseppina si sposò e si trasferì negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mon- diale e uno degli oggetti che portò con sé fu il lenzuolo con "buon riposo" che aveva fatto a dieci anni. " U n g i o r n o d o v r e m m o fare una mostra di queste lenzuola, una mostra che esamini la storia dietro ogni pezzo e racconti le donne che le hanno fatte", osservai. L'idea ci piacque e l'aggiun- gemmo alla lista delle possi- b i l i m o s t r e f u t u r e . N o n molto tempo dopo, venimmo a c o n o s c e n z a d i u n l i b r o curato dal folklorista Joseph Sciorra, il direttore dei pro- grammi accademici e cultu- rali dell'Istituto Calandra, e da Edvige Giunta, una scrit- trice siculo-americana, edu- catrice e critica letteraria, i n t i t o l a t o E m b r o i d e r e d S t o r i e s : I n t e r p r e t i n g W o m e n ' s D o m e s t i c Needlework from the Italian Diaspora. Avevamo lavorato con Joseph in passato e con- d i v i d e m m o c o n l u i l ' i d e a della mostra. Gentilmente accettò di fare da consulente per la proposta di sovvenzio- ne che stavamo scrivendo alla California Humanities perchè finanziasse la mostra. Passarono i mesi e fummo entusiasti di apprendere che l a C a l i f o r n i a H u m a n i t i e s aveva selezionato la nostra proposta. IAMLA pubblicò un bando per oggetti, cuciti, all'uncinetto, a maglia, e altri tipi di lavori ad ago che aves- s e r o s t o r i e i n t e r e s s a n t i . Iniziammo anche a identifi- care gli oggetti della nostra collezione. Poi arrivò la pan- demia. Diciamo solo che la vita e il lavoro al museo cam- biarono da un giorno all'al- t r o . A b b i a m o c a n c e l l a t o , riprogrammato e modificato d e c i n e d i p r o g r a m m i e mostre nell'incertezza e nella critica situazione sanitaria. Quando IAMLA ha riaperto al pubblico a giugno, abbia- mo deciso che Woven Lives s a r e b b e s t a t a l a p r i m a mostra che avemmo presen- tato dal marzo del 2020. I l n o m e d i q u e s t a mostra è molto intimo: Woven Lives. Qual è il suo significato? Ci sono molte interpreta- zioni del titolo. La tessitura serve spesso da metafora per capire il nostro posto come e s s e r i u m a n i n e l m o n d o . Nonostante la natura spesso fragile delle parti con cui si costruisce il ricamo, tessen- d o o i n t r e c c i a n d o q u e l l e parti, si produce un oggetto solido, più studiato e spesso più bello esteticamente. Se le donne italo-americane sono state spesso relegate ai mar- gini della storia o ridotte a u n a m a n c i a t a d i r u o l i - moglie, madre, cuoca, ecc. - le loro vite e le loro esperien- ze, come la tessitura e il rica- mo, risultavano stratificate, intrecciate, complesse. Perché è stato impor- t a n t e p r e s e n t a r e u n a mostra sul ricamo degli un delicato lavoro all'uncinetto parte della mostra (Photo: Sam Fagan/IAMLA) Inaugurazione della mostra (Photo: Sam Fagan/IAMLA) Continua a pagina 33 La vita delle donne italo-americane raccontata attraverso il ricamo LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-2-10-2022