L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-10-2022

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GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2022 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO FABRIZIO DEL BIMBO Capolavori visti da vicino con il restauro della Cappella Brancacci finanziato da Friends of Florence L a Cappella Brancacci, gioiello rinascimentale situato nella chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze, sarà restaurata ma non chiuderà: da febbraio il pubblico potrà approfittare dei ponteggi necessari ai lavori per ammirare, per la prima volta a distanza rav- vicinata, i capolavori di Masaccio e Masolino. Un'occasione unica per 'guarda- re negli occhi' i protagonisti degli affreschi, come Adamo ed Eva tentati dal serpente e poi cacciati dal Paradiso. Il restauro della Cappella, che fa parte dei musei civici fiorenti- ni, durerà un anno e i lavori fanno parte di un articolato pro- gramma di ricerca e valorizza- zione messo a punto da Comune, Soprintendenza, Cnr-Ispc di Firenze, Opificio di Pietra Dure e la Fondazione statunitense Friends of Florence, in compar- tecipazione con Jay Pritzker Foundation. "Poter quasi toccare gli affre- schi, di solito visti solamente dal basso verso l'alto, è davvero emozionante - dichiara il sindaco di Firenze e assessore alla cultu- ra Dario Nardella - e nei prossi- mi mesi visitatori e turisti potranno approfittare di questa opportunità davvero unica. L'alternativa, ovvero chiudere la Cappella Brancacci per tutto il tempo del restauro ci pareva un danno davvero grande, soprattut- to dopo il prolungato periodo di lockdown per i nostri musei a causa del Covid. Siamo grati alle Belle arti del Comune, a restau- ratori e tecnici per aver consenti- to questa possibilità di accesso e siamo particolarmente felici di avere di nuovo accanto la Fondazione Friends of Florence che davvero si dimostra 'amica' della città avendo così a cuore i suoi beni artistici". La Cappella si trova all'inter- no della Chiesa di Santa Maria del Carmine, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, in con- cessione al Comune di Firenze in base al rogito Guerri. La Cappella fu fondata dalla famiglia Brancacci nel tardo Trecento. Si deve al ricco mer- cante Felice Brancacci la com- missione nel 1423 degli affreschi con le storie di San Pietro. Vi lavorano insieme Masolino e Masaccio ma a causa della par- tenza del primo per l'Ungheria e del secondo per Roma, nel 1427 gli affreschi rimasero incompiuti. In seguito all'esilio del Brancacci nel 1436, caduto in disgrazia per le sue simpatie anti- medicee, i frati del convento fecero cancellare i ritratti di tutti i personaggi legati alla sua fami- glia e nel 1460 intitolano la cap- pella alla Madonna del Popolo, inserendo la venerata tavola due- centesca. Soltanto negli anni 1481-1483 Filippino Lippi effet- tuò il ripristino e il completa- mento delle scene mancanti. Scampata all'incendio che nel 1771 devastò l'interno della chiesa, la cappella venne acqui- stata nel 1780 dai Riccardi, che rinnovano altare e pavimento. Gli affreschi, trascurati per tutto l'Ottocento, sono stati sottoposti a spolveratura nel 1904 ma biso- gnerà attendere gli anni '80 del Novecento per l'intervento di restauro che ha finalmente per- messo di recuperare le preziose superfici decorate. "Friends of Florence - sottoli- nea la presidente Simonetta Brandolini d'Adda - sostiene l'intervento agli affreschi della Cappella Brancacci, attraverso il dono di alcuni fra i sostenitori più vicini alla nostra Fondazione: Dan Pritzker della Jay Pritzker Foundation, mem- bro del board di Friends of Florence, Janet e Jim Dicke II, anche quest'ultimo membro del consiglio di amministrazione, con sua moglie sostenitore da 23 anni dei progetti della nostra fondazione, Peter Fogliano e Hal Lester Foundation donatori di Friends of Florence da oltre 15 anni. Siamo molto grati a tutti loro per la vicinanza e il soste- gno ai nostri progetti e siamo felici di cominciare questo inter- vento, consapevoli dell'impor- tanza che la Cappella Brancacci ha per la cultura fiorentina, ita- liana e internazionale. Il nostro grazie va al Comune di Firenze, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesag- gio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato, al Cnr e all'Opificio delle Pietre Dure, enti con i quali col- laboriamo da anni, la cui sinergia sarà fondamentale per lo svilup- po dell'intero progetto". L'ultimo restauro della Brancacci risale agli anni Ottanta. Nel novembre 2020 la Cappella è stata sottoposta a un primo monitoraggio che ha messo in luce alcune criticità dal punto di vista della conservazio- ne e la necessità di stabilizzare alcuni potenziali fenomeni di deterioramento presenti sul ciclo pittorico di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi (distacchi del- l'intonaco, localizzate perdite di coesione, depositi superficiali incoerenti) oltre che eseguire un generale controllo sulla stabilità dell'intero ciclo pittorico il cui ultimo restauro risale a oltre trenta anni fa. A gennaio ha avuto inizio il monitoraggio sullo stato di salute della Cappella Brancacci a cura della Soprintendenza archeolo- gia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato e del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Grazie all'attuale cantiere è oggi possibile svolgere una nuova campagna diagnostica, più approfondita ed esaustiva della precedente, con le più aggiornate tecniche e le migliori competen- ze disponibili sul panorama internazionale. Le tecniche uti- lizzate, completamente non- distruttive, consentiranno di conoscere approfonditamente i materiali utilizzati, le tecniche pittoriche e le fenomenologie di alterazione/degrado, informazio- ni indispensabili per una corretta pianificazione dell'intervento di restauro. Sono in corso indagini di ima- ging fotografico nelle varie bande dello spettro elettromagne- tico, dal visibile all'infrarosso, in alta definizione e a luce radente, finalizzate a identificare le aree con anomalie altrimenti imper- cettibili ad una ispezione visiva. Le attività immediatamente suc- cessive sono mirate ad aumenta- re il livello di dettaglio conosciti- vo sui particolari identificati nella fase diagnostica preceden- te. Il processo di approfondimen- to conoscitivo seguirà uno sche- ma iterativo fino a quando tutto sarà chiaramente interpretato. La scheda risultante sullo stato di salute degli affreschi e dell'appa- rato murario della cappella che li ospita sarà la base per i controlli degli anni successivi. Il sindaco di Firenze Nardella, la presidente di Friends of Florence Brandolini d'Adda, Maria Maugeri Soprintendenza di Firenze, Marco Ciatti-Opificio Pietre Dure (Ph uff.stampa Friends of Florence)

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