L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-10-2022

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GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Il Milan vince in rimonta. Dopo il derby si riapre il campionato? Boys, le chance di salvezza della squadra di Zanetti aumenteranno vertiginosamente. 10) FIORENTINA 6 - Ha perso Vlahovic, colpo durissimo. Ma ha incassato e investito: Piatek e Cabral proveranno a non far troppo rimpiangere il giovane serbo, Ikoné gode di grande cre- dito. Italiano dovrà ridisegnare il gioco offensivo. 11) CAGLIARI 6 - Mazzarri ha preteso un deciso cambio di rotta: via chi pareva non più con- vinto di dover lottare per la sal- vezza (Godin, Caceres), dentro calciatori coriacei e funzionali agli schemi (Lovato, Goldaniga). Scommessa su Baselli (da anni ai margini del Torino), da rilanciare (quanto a motivazioni) Nandez. Impresa dura, ma con fondamen- ta più solide. 12) VERONA 6 - Senza intaccare una macchina che sta rendendo al massimo, qualche colpo per il futuro: Retsos e Praszelik sono talenti interessan- ti. All'ultimo ha rescisso Kalinic: difficile venga rimpianto. 13) EMPOLI 6 - Il sacrificio di Ricci è servito per rimpingua- re le casse societarie. L'arrivo di Benassi e Verre riequilibrano il reparto centrale nei numeri, ma nessuno dei due nuovi è un vero regista. Più interessante il tesse- ramento del terzino neozelandese Cacace: di lui si dice bene, ma il titolare resta il talentuoso Parisi. 14) NAPOLI 5,5 - Movimenti ridotti al minimo: esce lo scontento Manolas, entra Tuanzebe. I nodi di rinnovo più 'spinosi' verrano sciolti a giu- gno, quando Insigne saluterà (direzione Toronto). Da secondi in classifica, si poteva osare. 15) SASSUOLO 5,5 - Senza urgenze evidenti, il Sassuolo ha lavorato per tessere trame in otti- ca futura. In estate ci sarà l'enne- sima 'girandola': fuori talenti come Scamacca, Raspadori e Frattesi, arriveranno rincalzi. Moro è un colpo in quest'ottica, così come i contatti con il Pisa per Lucca. C'è curiosità per Ceide, ala norvegese che dovrà far dimenticare Boga. 16) BOLOGNA 5,5 - Partiti Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi (© Katatonia82 | Dreamstime.com) Skov-Olsen e van Hooijdonk, sono arrivati tanti giovani e l'in- teressante Aebischer (che dovrebbe rimpiazzare l'infortu- nato Dominguez). Poco per suscitare entusiasmi. 17) UDINESE 5 - Prosegue il grigiore dovuto a mercati confu- si, quasi che la proprietà friulana sia concentrata più sull'altra sua squadra - il Watford -, con cui fioccano gli scambi. Benkovic e Marì potrebbero dare una mano alla difesa, per il resto non ci sono elementi di entusiasmo. 18) MILAN 4,5 - Visti i con- tinui problemi fisici in ogni reparto, l'età avanzata dei due centravanti e il gravissimo infor- tunio di Kjaer (stagione finita), ci si sarebbe aspettato qualche L e variabili di squadra, unite alle dinamiche di una disci- plina a punteggi bassi, ren- dono il calcio incredibilmente imprevedibile: in pochi minuti, andamento e risultato di una par- tita possono essere stravolti. Lo ha dimostrato l'ultimo derby di Milano, vinto in rimonta da un Milan a lungo in difficoltà. PRONOSTICO OBBLIGA- TO - Alla vigilia l'Inter era favo- ritissimo: primi in classifica, nel pieno di un 'momento d'oro' (dal derby d'andata, terminato 1-1 e giocato alla 13° giornata, gli uomini di Inzaghi avevano otte- nuto 9 vittorie e 1 pareggio), dotati di un gioco più che rodato e senza indisponibili 'di peso' (out il solo Correa: una riserva), i Nerazzurri parevano in grado di superare un Milan al solito ince- rottato (out Kjaer, Tomori, Rebic e Ibrahimovic) e reduce da qual- che balbettio di troppo (ko inter- no con lo Spezia, grigio 0-0 con- tro la Juventus). SCELTE TATTICHE - Inzaghi, forte delle certezze dei suoi, ha scelto di non snaturare la squadra, schierando l'Inter con l'abituale 3-5-2 e con tutti i tito- lari. L'unica accortezza tattica è stata la grande copertura adottata sulla fascia destra, con Skriniar spesso supportato da de Vrij e Barella, lesto nei ripiegamenti, per impedire a Leao di attivarsi; poco più avanti, invece, la spinta di Dumfires per costringere Theo a restare basso. Pioli, invece, ha dovuto provare qualche 'inven- zione' per invertire lo sfavore del pronostico: Kessié - non una prima volta assoluta -, appena rientrato dalla Coppa d'Africa, è stato posizionato come trequarti- sta, alle spalle di Giroud. In que- sto modo avrebbe dovuto limita- re Brozovic, utilizzando la forza fisica per provare qualche inseri- mento offensivo. INTER DOMINANTE - Dopo un inizio equilibrato, i Nerazzurri sono saliti in cattedra. A nulla sono valsi gli espedienti di Pioli: Kessié veniva costante- in fase offensiva, soprattutto gra- zie alla grande facilità nello sfruttare le fasce con continui e precisi cambi di gioco. Il Milan, costretto a rincorrere, si è così trovato in apnea. MAIGNAN SUGLI SCUDI - La pressione nerazzurra sem- brava concretizzarsi al 10', ma l'imperiosa incornata di Dumfries (lo svagato Theo sovrastato) è stata vanificata dalla posizione irregolare di Perisic (autore del cross per l'o- landese). Subito dopo Maignan saliva sugli scudi, diventando l'eroe della partita. Il portiere francese, già all'11', è stato costretto a un miracolo (tiro di Brozovic, deviato da Kalulu), ripetendosi al 28' su Dumfires. UN SOLO BRIVIDO - L'unico brivido per Handanovic è arrivato al 35': botta da lonta- no di Tonali e grande risposta del portiere sloveno; sugli svi- luppi dell'azione, la palla è stata rimessa in area ma né Leao, né Giroud, da pochi passi, sono riu- sciti a girarla in porta. AVANTI CON PERISIC - L'Inter, così, è riuscita a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner concesso da Maignan, dopo una bella parata su Lautaro (38'), la retroguardia rossonera si è fatta trovare impreparata, concedendo a Perisic un 'piatto- ne' semplice, in area di rigore. MILAN IN GINOCCHIO - Il Milan ha accusato il colpo, acuendo fatiche e paure. In pieno recupero, è stato nuova- mente salvato dal portiere, auto- re di una spericolata ma efficace uscita di piede su Dzeko. I primi 10' della ripresa non hanno fatto che confermare quanto visto nel primo tempo: Inter dominante e pericolosa, Milan in ginocchio, salvato costantemente dalla pre- cisione di Maignan. SVOLTE DALLA PAN - CHINA - Se l'Inter ha avuto un torto, è stato quello di non chiu- dere il match. Via via i Nerazzurri, forse 'ingolositi' dalla dimostrata superiorità, hanno perso d'intensità, conce- dendosi qualche leziosismo di troppo. Il Milan ha potuto rifia- tare, in attesa di una scintilla. Questa è arrivata dai cambi, vere 'svolte' nella gara. Pioli è risul- tato più ispirato di Inzaghi: l'in- gresso di Diaz per lo spento Kessié è stato fondamentale mentre l'uscita di Lautaro e Çalhanoglu (per Sanchez e Vidal) ha contribuito ad accele- rare il calo. Inzaghi ha forse pensato di avere il controllo della gara, optando per cambi 'conservativi', in vista dei tanti impegni in calendario. BUM-BUM GIROUD - Sta di fatto che, dopo le sostituzioni, il Milan si è ritrovato. Al 75', Giroud ha rubato palla a centro- campo. L'azione è stata portata avanti da Tonali e Diaz e, sul tiro deviato del piccolo spagno- lo, è piombato il centravanti francese che ha infilato. Senza nemmeno il tempo di riaversi, l'Inter ha incassato il secondo gol: verticalizzazione di Calabria per Giroud che - per la prima volta servito nel cuore dell'area - ha tenuto a distanza de Vrij e, girandosi sul sinistro, ha calciato verso Handanovic. L'intervento del Capitano neraz- zurro non è stato impeccabile e la palla si è insaccata alle sue spalle, consentendo al Milan di passare in vantaggio. FINALE INCANDESCEN- TE - L'Inter non voleva accetta- re una sconfitta immeritata e si è gettata in avanti - più con grinta, che con lucidità - in cerca del pari. La determinazione ha impedito ai Campioni d'Italia di avere vere palle gol. Nel recupe- ro, per evitare una pericolosa ripartenza, Theo si è fatto espel- lere, per un fallo da dietro. CAMPIONATO RIAPER- TO? - Stando ai numeri, si potrebbe pensare di sì: Napoli e Milan si sono portati a un solo punto dall'Inter (che deve recu- perare la partita in casa del Bologna), per cui il distacco è minimo. I Nerazzurri, però, si sono dimostrati fortissimi: sulla carta sono superiori a qualsiasi inseguitrice. Ma il calcio è stra- no ed è possibile che la sconfitta possa lasciare strascichi mentali. Alle porte ci sono impegni com- plicati: quarti di Coppa Italia con la Roma, partita di campio- nato in casa del Napoli e andata degli ottavi di Champions contro il Liverpool. Un tour de force, che Inzaghi dovrà gestire con maestria, per cancellare l'amaro in bocca causato dalla 'beffa'. SEGUE DA PAGINA 38 STEFANO CARNEVALI intervento di rilievo, visto che la squadra è 3° in classifica (a pari punti col Napoli). Invece non si è mosso nulla né in difesa, né a centrocampo. In attacco è arriva- to solo lo sconosciuto Lazetic. Va bene avere riguardi per il bilancio, ma così è troppo poco. 19) LAZIO 4,5 - Nessuno degli quivoci tecnico-relazionali della rosa è stato risolto, se non con la cessione di Muriqi (da tempo fuori dai giochi). Non c'è un vice-Immobile e l'acquisto last-minute di Jovane Cabral non scalda i cuori dei tifosi. 20) SPEZIA ng - Aveva il mercato bloccato per irregolarità commesse dalla precedente pro- prietà nel tesseramento di alcuni calciatori. mente 'preso in mezzo' dal pal- leggio avversario e non aveva la forza di supportare Giroud; Saelemaekers e Calabria - catena di destra 'abbottonata' - erano messi sotto dalle folate di Perisic e dai ricami di Çalhanoglu; Leao e Theo, sulla sinistra, sempre disattivati dalle coperture pre- ventive degli avversari. L'Inter era dominante: ben messa in campo e forte della superiorità fisica ed atletica, la squadra di Inzaghi aveva buon gioco anche

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