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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 10 MARZO 2022 L 'Italia è piena di bellezze rinasci- mentali: Firen- z e , P e r u g i a e Siena. Mantova, P a v i a e F e r r a r a , s o l o p e r citarne alcune. Questo non sorprende, perché il Rinascimento, il periodo storico e culturale che, in Italia, va dai primis- simi anni del XIV secolo alla fine del XVI, è un simbolo della nostra arte, cultura e contributo alla civiltà tanto quanto lo è la Roma classi- ca. Rinascimento: un nome scelto per il suo significato più profondo, quello di rina- scita, dopo i secoli bui del Medioevo. Oggi sappiamo tutti che il Medioevo non è stato un contenitore cultu- rale vuoto come credevano gli storici precedenti, ma la p a r o l a R i n a s c i m e n t o è rimasta comunque, e giusta- mente, perché durante quei secoli è cambiato il modo in cui l'umanità ha pensato al suo ruolo nell'universo; ha iniziato a mettere in discus- s i o n e i d o g m i c u l t u r a l i e religiosi e ha abbracciato di nuovo il piacere e la bellezza come stile di vita. Non c'è da stupirsi, quin- d i , c h e t a n t a p a r t e d e l R i n a s c i m e n t o s i a a n c o r a intorno a noi, in città come quelle che ho menzionato all'inizio di questo articolo. M a c ' è u n p o s t o i n I t a l i a dove, forse, i visitatori pos- sono vivere l'esperienza più vicina all'essere, all'improv- viso, catapultati in quei glo- riosi anni di risveglio e arte: U r b i n o . N o n c o s ì n o t a come Firenze, né romanzata c o m e V e n e z i a , U r b i n o è c o m u n q u e u n g i o i e l l o d i s t o r i a e a r t e , e u n a d e l l e città rinascimentali meglio conservate del Paese. Urbino è una città cir- condata da mura di circa 15.000 abitanti nella pro- v i n c i a m a r c h i g i a n a d i Pesaro-Urbino, nota per la sua università (una delle più antiche d'Europa) e per il suo patrimonio architettoni- co e artistico, che nel 1998 è s t a t o d i c h i a r a t o dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Il suo nome deriva probabilmente dal latino urbs-urbis, "città", e dall'aggettivo binus-a-um, che significa "doppio", e si riferisce a come la città sia stata costruita su due colli- ne. S e c o n d o g l i s t o r i c i , i l primo insediamento nella zona fu un campo militare romano fortificato, proba- bilmente risalente al III e II secolo a.C. È probabile che questo primo agglomerato s o r g e s s e d o v e o g g i c ' è i l P a l a z z o D u c a l e . N e l l ' X I secolo Urbino cominciò a svilupparsi e presto furono costruite delle mura difensi- ve che circondavano l'intera città. Fu però a metà del 15° secolo che venne creato il maestoso complesso difen- sivo che protegge oggi la città, compresi i suoi bastio- n i , s o t t o i l g o v e r n o d i Federico di Montefeltro. Più tardi, la città si espanse s u u n a s e c o n d a c o l l i n a - insieme alle sue mura difen- sive - prendendo la forma e l'aspetto che ci sono familia- ri oggi. Urbino fiorì veramente durante il Rinascimento, sia politicamente che cultural- mente, sotto il dominio dei Montefeltro, che vi stabi- lirono un ducato dal 1443 al 1630: durante questi anni, la città divenne uno dei cen- tri culturali e artistici più i m p o r t a n t i d ' E u r o p a , u n luogo che non aveva nulla da invidiare a luoghi come Firenze o Bologna. Tra il 1444 e il 1482, la corte di F e d e r i c o d a M o n t e f e l t r o attirò alcuni dei più influen- ti e creativi artisti e pensa- tori dell'epoca, tra cui Leon Battista Alberti, Giovanni B e s s a r i o n e e M a r s i l i o Ficino, tutti umanisti e filo- sofi, artisti come Piero della Francesca, Paolo Uccello, F r a n c e s c o d i G i o r g i o Martini, e persino matema- tici e scienziati come Paul van Middelburg. F u i n q u e s t o a m b i e n t e incredibilmente stimolante che artisti come Raffaello e Bramante, figli illustri di Urbino, nacquero e iniziaro- no la loro carriera. La casa natale di Raffaello è oggi un piccolo museo, con una sto- ria curiosa alle spalle: la casa, piuttosto grande e in l i n e a c o n i m e z z i d i u n a f a m i g l i a i l c u i c a p o , Federico Sanzio, era un pit- tore di corte, fu acquistata nel XIX secolo da un anoni- mo gentiluomo di Londra ed è stata mantenuta molto vicina allo stato originale, c o n p o c h i s s i m e a g g i u n t e all'interno, oltre ad alcune copie di quadri di Raffaello e altre opere d'arte acquisite negli anni. P a l a z z o D u c a l e , u n tempo sede della famiglia M o n t e f e l t r o , è o g g i s e d e d e l l a G a l l e r i a N a z i o n a l e delle Marche, nota per la sua eccezionale collezione di a r t e r i n a s c i m e n t a l e , c h e comprende opere di Tiziano, P i e r o D e l l a F r a n c e s c a e , naturalmente, Raffaello. Il D u o m o , o C a t t e d r a l e d i S a n t a M a r i a A s s u n t a , f u ricostruito in stile neoclassi- co all'inizio del XIX secolo, ed è noto soprattutto per l'Ultima Cena di Federico Barocci. Bellissimo, nella sua solo apparente sempli- cità, è l'Oratorio di San Giovanni, risalente al XIV secolo, decorato con affre- schi colorati di Giacomo e Lorenzo Salimbeni. Come ci si aspetterebbe in qualsiasi città italiana, U r b i n o è a n c h e u n l u o g o perfetto per tutti i buongu- stai. La regione Marche è nota per la sua ricca cucina, e Urbino non fa eccezione: dalla tradizionale crescia, una focaccia simile alla pia- d i n a , a i f a m o s i p r o d o t t i DOP come il prosciutto di Carpegna e la casciotta di Urbino, fino al tradizionale brodetto, una tipica preliba- tezza regionale, ce n'è per tutti i gusti. Voglia di un buon bicchiere di vino con t u t t o q u e s t o ? V i b a s t i i l D O C B i a n c h e l l o d e l M e t a u r o o C o l l i P e s a r e s i della provincia di Pesaro- Urbino. Con una popolazione di soli 15.000 abitanti, e un centro città che non è aperto alle auto (ad eccezione dei residenti), una passeggiata a Urbino può davvero essere la cosa più vicina a fare un l u n g o p a s s o i n d i e t r o n e l tempo. Come città universi- taria, Urbino ha anche quel- l'atmosfera vivace, vibrante e multiculturale che trapela dalle sue mura e dalle sue s t r a d e , t i p i c a d e i l u o g h i pieni di giovani che si godo- n o i p r i m i p a s s i v e r s o i l futuro. Sarà anche una città immersa nel suo glorioso e bellissimo passato ma può, d a v v e r o , f a r s e n t i r e t u t t i molto giovani nel cuore! Urbino, la città dove il tempo si è fermato Le due torri simbolo della città di Urbino (Photo: Franco Deriu/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI