L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-10-2022

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27 GIOVEDÌ 10 MARZO 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | D ex residente - e per molto tempo - nelle isole britanni- che, mi piace leggere i giornali irlandesi e inglesi. Durante il primo lock- down per Covid-19 del 2020 ho pagato due abbonamenti, uno per l'Irish Times di Du- blino e uno per il Daily Tele- graph di Londra: entrambi ri- mangono tra le mie letture preferite, la mattina presto, con il primo caffè della gior- nata. Proprio circa due setti- mane fa, sul The Telegraph è apparsa la migliore delle noti- zie, specialmente per tutti noi amanti del caffè: la scienza conferma che il caffè può farti vivere più a lungo. Sappiamo tutti che il caffè è una cosa seria in Italia. Le statistiche mostrano che la fa- miglia media italiana consuma circa 37 kg di caffè all'anno e, anche se siamo indietro ri- spetto al Nord Europa per quanto riguarda il consumo, bisogna ricordare che il nostro espresso è diverso dall'infuso solitamente preferito dai no- stri cugini del Nord. Natural- mente, il caffè non è solo un piacere nel Bel Paese, è anche un business: il caffè italiano è notoriamente buono e lo esportiamo ovunque nel mondo - dalla Francia alla Germania, agli Stati Uniti - dove è solitamente considerato un sinonimo di buona qualità. I potenziali benefici del bere caffè sono stati discussi, più o meno scientificamente, per di- versi anni, il che è naturale, se si considera che vengono con- sumate ogni giorno in tutto il mondo circa 2 miliardi di tazze, rendendo la vostra taz- zina media di caffè - o espresso o cappuccino - la bevanda più popolare sulla Terra. Noi ita- liani siamo particolarmente amanti del caffè a colazione, la metà di noi inizia la giornata con esso. In Italia, ci sono circa 150.000 "bar" (le nostre caf- fetterie), che servono una me- dia di 175 tazzine ogni mattina. Ma, naturalmente, il con- sumo di caffè in Italia non si limita al momento della cola- zione e bersene una tazzina è sinonimo di molte cose. Quat- tro italiani su dieci associano il caffè alla pausa, mentre due su dieci lo amano dopo pranzo; contro ogni previsione e timore di passare la notte in bianco, la metà di noi ama il caffè dopo cena, magari men- tre guarda la tv o legge un li- bro. Purtroppo per gli amanti del caffè in tutto il mondo, compresi noi italiani, c'è sem- pre stata l'idea che bere caffè non sia salutare: può aumen- tare la frequenza cardiaca, pro- voca insonnia, dà mal di sto- maco. Macchia persino i denti. Ma ci sono sempre più ricer- che in giro che indicano il con- trario. Per esempio, una recente ri- cerca pubblicata su Nutrients ha scoperto che il consumo moderato di caffè può avere un effetto protettivo contro al- cuni problemi di salute co- muni, compresi i calcoli biliari e alcune malattie del fegato, oltre a un effetto stimolante sulla nostra digestione. L'In- stitute for Scientific Informa- tion on Coffee (ISIC) ha anche riportato che il consumo di caffè può aiutarci a sconfiggere la malinconia invernale o, per dirlo con la giusta terminolo- gia medica, il Seasonal Affec- tive Disorder (SAD). Forse, però, lo studio citato da Joe Pinkstone sul Daily Telegraph è il più interessante, perché collega direttamente il consumo moderato di caffè alla longevità. Uno studio della UK Biobank ha arruolato, 11 anni fa, mezzo milione di britannici per condurre una ri- cerca sui benefici del caffè, di- videndo i partecipanti in tre categorie: persone che non be- vevano caffè, persone che con- sumavano fino a tre tazze al giorno e quelle che ne beve- vano più di tre. I risultati hanno rivelato che le persone che bevevano caffè con mode- razione erano il 12% meno a rischio di morire durante la durata dello studio. Un altro studio condotto dall'Università Semmelweis di Budapest e dalla Queen Mary University di Londra, e sempre citato nel- l'articolo sopra indicato, ha trovato anche un legame tra il consumo di caffè e una dimi- nuzione del rischio di morire di malattie coronariche e ictus. Questo lavoro è stato definito nell'articolo come il "più grande studio fino ad oggi che si è concentrato sull'effetto del caffè sulla salute cardiovasco- lare". Essendo uno dei Paesi al mondo con la più alta aspet- tativa di vita - 81,1 anni per gli uomini e 85,4 anni per le donne, contro 76,3 anni per gli uomini e 81,4 per le donne ne- gli Stati Uniti - e con un grande consumo di caffè, l'Italia può rappresentare un buon caso di studio per indagare ulterior- mente il legame tra consumo di caffè e longevità, anche se è noto che la ragione principale dietro il nostro "invecchiare bene" è, in realtà, la nostra amata dieta mediterranea. Attenzione, questi non sono i primi studi accademici che evidenziano i benefici per la salute del nostro amato caffè. Gli scienziati dell'Università di Harvard avevano già dimo- strato nel 2015 che un paio di tazze al giorno potevano ri- durre significativamente i pe- ricoli associati a malattie car- diache, diabete di tipo 2 e problemi neurologici come il morbo di Parkinson. Ming Ding, che ha diretto lo studio allora, aveva dichiarato che "i composti bioattivi nel caffè ri- ducono la resistenza all'insu- lina e l'infiammazione siste- matica. Questo potrebbe spiegare alcuni dei nostri ri- sultati. Tuttavia, sono neces- sari più studi per indagare i meccanismi biologici che pro- ducono questi effetti". Sembra che sia la UK Bio- bank che le università Sem- melweis e Queen Mary ab- biano raccolto la sfida per indagare ulteriormente sulla questione, confermando finora i risultati della ricerca di Har- vard. Come il dottor Pal Mau- rovich-Horvat dell' Università Semmelweis, uno degli scien- ziati coinvolti nell'ultima ri- cerca, ha dichiarato a The Te- legraph: "Abbiamo scoperto che il consumo regolare di caffè da leggero a moderato è benefico per la salute del cuore, con il suggerimento che può rallentare i cambiamenti cardiaci legati all'età". A quanto pare non è tutto merito della caffeina, perché i benefici sono stati registrati anche tra i partecipanti con un debole per il decaffeinato: que- sto sembra dimostrare che la bontà del caffè, almeno per quanto riguarda il nostro cuore e il cervello, non deriva dalla caffeina, ma piuttosto da altre sostanze ed elementi che danno la sua composizione chimica. E che dire dei bevitori di caffè istantaneo? Un sondag- gio realizzato nel 2014 e pub- blicato sul Times Magazine e sul Washington Post ha sco- perto che mentre gli americani sono diventati sempre più esi- genti quando si tratta della qualità del loro infuso, il caffè istantaneo è il tipo di caffè più consumato nel mondo. Ad es- sere onesti, questo non inte- ressa molto gli italiani: non siamo affatto grandi bevitori di caffè istantaneo, e la mag- gior parte di noi lo usa per fare il caffelatte al mattino più che altro. Tuttavia, coloro che prefe- riscono una rapida dose di caf- feina al piacere di una vera tazza o tazzina di caffè potreb- bero cambiare idea ora perché, a quanto pare, nessuno dei be- nefici registrati tra i bevitori di caffè pieno e decaffeinato sono stati trovati nei consu- matori di caffè istantaneo. Se- condo il Dr. Zahra Raisi-Esta- bragh della Queen Mary University, questo può essere causato dal modo in cui i chic- chi di caffè vengono lavorati per fare il caffè macinato e istantaneo e dai diversi addi- tivi utilizzati. Dobbiamo stare attenti però, perché troppo di una cosa buona può trasformarsi in un comportamento ri- schioso. Se pensavate che con il caffè, un po' come con la frutta o la verdura, di più è sempre meglio, vi aspetta una brutta sorpresa: bere troppo caffè è in realtà pericoloso per la nostra salute: in pratica, se superate le tre tazze al giorno, lo fate a vostro rischio e peri- colo. Troppo caffè può effetti- vamente aumentare il rischio di sviluppare le stesse malattie che un consumo moderato aiutano a ridurre. Quindi, sì, il nostro amato caffè ci fa bene ma limitiamoci a tre tazzine al giorno! Tre tazze di caffè al giorno mantengono in salute, anche secondo la scienza (Photo: Milosljubicic/Dreamstime) Finalmente la scienza dice che il caffè aiuta a vivere più a lungo SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI

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