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GIOVEDÌ 7 APRILE 2022 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C he film, Casa- blanca. La foto- grafia, l'estetica, la musica, gli at- tori, natural- mente. Chi non ha in mente Humphrey Bogart, scuro e bello, con il suo cappello fe- dora e il trench, nella famosa scena dell'aeroporto dove sa- luta Ilsa, interpretata da In- grid Bergman? Quel cappello, quel fedo- ra, era un Borsalino. Borsalino: un nome che è diventato sinonimo di ele- ganza e alta qualità, di moda e durata. In altre parole: un nome che incarna l'essenza stessa del nostro Made in Italy, fino alla storia dell'a- zienda. Perché la Borsalino nasce come azienda familia- re e sviluppa profondi lega- m i c o n i l t e r r i t o r i o d e l P i e m o n t e m e r i d i o n a l e e , soprattutto, con la città di Alessandria, dove ancora oggi si trova la sua sede. Dietro la Borsalino c'è il s o g n o e l a v i s i o n e d i u n u o m o , G i u s e p p e B o r s a l i n o . Classe 1834, Giuseppe, conosciuto in città come u siur Pipen, impara le b a s i d e l l a c a p p e l l e r i a a d A l e s s a n d r i a m a i n i z i a a sognare in grande a Parigi, dove lavora per sette anni nell'atelier di Berteil, otte- nendo il titolo di maestro c a p p e l l a i o . T o r n a t o a d Alessandria, Giuseppe uni- sce le forze con suo fratello Lazzaro e apre un piccolo a t e l i e r i n v i a S c h i a v i n a . Qualche tempo dopo, il 4 a p r i l e 1 8 5 7 , a p r e i l s u o primo cappellificio: è l'inizio della leggendaria storia dei cappelli Borsalino. Di lì a poco si produssero c i r c a 7 5 0 . 0 0 0 c a p p e l l i all'anno, ma il picco di pro- duzione fu raggiunto poco prima della prima guerra mondiale, quando la fabbri- ca alessandrina raggiunse il numero strabiliante, soprat- tutto per quegli anni, di 2 milioni di cappelli lavorati in 1 2 m e s i . C o n c i r c a 2 . 5 0 0 p e r s o n e i m p i e g a t e , l a Borsalino divenne un'impor- tante fonte di lavoro per la città, oltre che per le sue campagne: i cappelli di qua- lità, a quei tempi, erano rea- lizzati con il feltro di pellic- cia di coniglio e la richiesta d e l m a t e r i a l e c r e s c e v a i n modo esponenziale, tanto che molti agricoltori locali aumentarono notevolmente i l l o r o r e d d i t o a l l e v a n d o conigli su larga scala. L a s v o l t a p e r l ' a z i e n d a avvenne quando, verso la f i n e d e l X I X s e c o l o , Giuseppe Borsalino visitò l'Inghilterra, dove scoprì, a Manchester e a Londra, i s e g r e t i d e l l a c a p p e l l e r i a inglese. La leggenda narra che, visitando la fabbrica di cappelli Battersby, a Londra, Giuseppe intinse un pezzo di stoffa nello speciale rivesti- mento che usavano per pro- teggere i loro cappelli, ripor- t a n d o i n I t a l i a i l s e g r e t o della loro durata. Di sicuro, s a p p i a m o c h e a l l a f i n e importò dalla Gran Bretagna dei macchinari speciali, che aumentarono e velocizzaro- no la produzione, spingendo l'azienda verso nuove vette di successo. Il marchio divenne popo- lare in tutto il mondo. Le bombette Borsalino erano un must a Londra e, negli Stati Uniti, il marchio diven- ne un forte concorrente di Stetson. In quegli anni, tutti avevano un Borsalino e, pre- sto, la parola fu registrata n e l d i z i o n a r i o i n g l e s e Oxford come sinonimo di cappello a tesa larga. Un interessante articolo di Anna Rita Russo per Forbes ci fa capire quanto fossero popolari e onnipre- senti i Borsalini nella prima metà del XX secolo, la loro presenza una conditio sine qua non sulla testa di ogni uomo, soprattutto i più ric- chi. Ma non lasciatevi ingan- nare: gli uomini degli anni '30 e '40, anche quelli di ori- gini più umili, avevano pro- babilmente un Borsalino, c h e i n d o s s a v a n o s o l o i n o c c a s i o n i s p e c i a l i . Un'aggiunta al loro miglior vestito della domenica. Lo status iconico dei cap- pelli Borsalino si rafforzò ulteriormente negli anni '60 e '70 quando divennero un punto fermo nel guardaroba d i s t a r d e l c i n e m a c o m e Jean-Paul Belmondo e Alain Delon, che apparvero come gangster in un film diretto da Jacques Deray, intitolato ... Borsalino. A proposito di gangster, anche Al Capone e r a u n a p p a s s i o n a t o d i Borsalino. R u s s o c o n d i v i d e c o n i suoi lettori anche una storia curiosa: secondo lei, Robert Redford, dopo aver visto il film 8 ½ di Fellini, visitò la p r i n c i p a l e f a b b r i c a Borsalino di Alessandria per m e t t e r e l e m a n i s u u n Borsalino Fedora nero come quello visto nel film. Poi però la moda ha ini- z i a t o a c a m b i a r e e c o s ì a n c h e l e s o r t i d e l l a Borsalino. Tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, pur mantenendo un seguito di nicchia, l'azienda ridusse drasticamente la produzio- ne, che raggiungeva appena 1 . 5 0 0 p e z z i a l l ' a n n o , e d i m e z z ò i l n u m e r o d e i dipendenti. Nel decennio successivo, i Borsalino furo- no costretti a vendere l'a- zienda di famiglia a un grup- po imprenditoriale milane- s e . M a l e c o s e s i f a r a n n o ancora più difficili nel XXI secolo, con gravi problemi finanziari che porteranno l'azienda sull'orlo del falli- mento nel 2013. N e l 2 0 1 5 , l a s o c i e t à d i investimento private equity Haeres Equita, guidata dal- l'imprenditore svizzero-ita- liano Philippe Camperio, ha investito più di 10 milioni d i e u r o p e r s a l v a r e l a B o r s a l i n o d a l l a c h i u s u r a d e f i n i t i v a . N e l 2 0 1 8 , Camperio e la sua società sono finalmente diventati proprietari della Borsalino. Per Camperio è stato un momento di gioia, che ha spiegato a Russo con queste parole: "Dopo tre anni tur- bolenti, finalmente ci godia- mo un po' di tranquillità. Come marchio, Borsalino non ha prezzo. Una piccola azienda con la popolarità e il seguito di un grande nome". Camperio ha spiegato come, sotto la nuova guida, la pro- duzione e le vendite della Borsalino abbiano ripreso a c r e s c e r e , e c o m e a l c u n e decisioni manageriali scon- siderate possano essere state la causa del declino dell'a- zienda nei primi 10 anni del XXI secolo. Oggi la Borsalino rimane un simbolo del miglior Made in Italy e una dichiarazione d i m o d a p e r u o m i n i e donne. Scegliete un modello, scegliete un colore e indos- satelo sempre con orgoglio! Cappelli Borsalino in Vetrina (Photo: Daloiso57/Dreamstime) Borsalino, icona italiana di stile SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI
