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GIOVEDÌ 5 MAGGIO 2022 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C R o d o l f o s i t r a s f e r ì c o n l a famiglia in un palazzo neo- c l a s s i c o i n v i a R e g i n a Margherita 28, di fronte a un grande giardino che prima apparteneva al principe De M a r i , u l t i m o s i g n o r e d i Castellaneta. Nel 1905 la famiglia si tra- sferì nella città dei due mari: T a r a n t o , i n u n g r a z i o s o appartamento in via Massari 12. L'edificio si affacciava sul bacino del Mar Grande. "Terminate le scuole ele- mentari, tra il 1905 e il 1906, Rodolfo frequentò il primo anno di quello che allora si chiamava il liceo commercia- le. Ma ebbe scarsi risultati", racconta Ludovico. "Aveva un'intelligenza spiccata, ma era un po' monello". Con i suoi amici si esibiva in salti a c r o b a t i c i e p e r i c o l o s i , soprattutto sul dorso degli asini e dei cavalli dei conta- dini. "Ci sono diversi aned- doti sugli scherzi del piccolo Rodolfo; alcuni sono stati inventati di sana pianta, ma tutti evidenziano la sua spic- cata vivacità e la sua insoffe- renza alle regole". R o d o l f o a v e v a 1 1 a n n i quando suo padre morì a 53 a n n i p e r i p o s t u m i d e l l a malaria contratta durante le sue ricerche di virologia. Per anni aveva condotto esperi- menti. Nel 1901 pubblicò uno studio intitolato Malaria tra i bovini della campagna tarantina, e nel 1904 pub- blicò un altro caso di malaria equina. La scomparsa del padre influenzò profondamente il ragazzo indomito che adora- va i suoi genitori. Pensava al loro amore reciproco come a "qualcosa di molto dolce e profondo", come scrisse più t a r d i . E r a n o u n e s e m p i o vivente dell'amore eterno che aveva conosciuto nell'in- fanzia. A quel punto, sua madre iscrisse Rodolfo in un colle- gio per orfani di medici. "Si trovava a Perugia", racconta Ludovico. "Pur non essendo una scuola militare, mutuava dal mondo militare forma- lità, uniformi e pedagogia". La disciplina era severa e le punizioni dure: "Infrangevo spesso le regole e mi chiude- vano in prigione e mi davano solo pane e acqua", scrive Valentino. A Perugia, provò per la prima volta le sigaret- t e , d i v e n t a n d o p r e s t o u n fumatore accanito. Rodolfo non andò bene nella scuola di Perugia cono- sciuta come Collegio della Sapienza. Si sentiva isolato e mostrava la sua "natura ris- sosa". Lì, alcuni dei suoi coe- tanei lo maltrattavano per le s u e o r e c c h i e a p u n t a . L o chiamavano "il pipistrello". "Dopo tre anni burrascosi, R o d o l f o f u e s p u l s o d a l Collegio per indisciplina, presumibilmente per aver accoltellato un compagno che lo derideva", racconta L u d o v i c o . L a m a d r e d i Rodolfo era sotto shock. Ma trovò il coraggio di chiedere un favore al preside della scuola. Suo figlio aveva biso- gno di indossare ancora abiti da collegiale per sostenere l ' e s a m e d i c o n c o r s o p e r entrare in una scuola milita- re navale a Venezia, dato che Rudy aveva una passione per le navi e le macchine. Nonostante la sua insoffe- renza per la disciplina milita- re, "l'adolescente Rodolfo Guglielmi sognava la gloria e l'onore militare". Trascorse un breve periodo a Venezia, dove superò la prova scritta di ammissione. Ma parados- s a l m e n t e n o n s u p e r ò l a prova fisica poiché la sua cir- conferenza toracica era di due centimetri più stretta del necessario. "Per Rodolfo fu un colpo devastante", rac- c o n t a L u d o v i c o . " A v e v o quindici anni ed ero un com- p l e t o f a l l i m e n t o " , s c r i s s e Rudy nel suo libro Il mio dia- rio privato, pubblicato nel 1929. Voleva morire perché si sentiva umiliato. "Arrivai alla tragica conclusione che non c'era posto nel mondo per uno come me. Avevo abban- donato l'universo dei sogni solo per scoprire che la realtà non voleva saperne di me". Il 20 ottobre 1910, venne i n v i a t o a l l a R e g i a S c u o l a P r a t i c a d i A g r i c o l t u r a " B e r n a r d o M a r s a n o " a Sant'Ilario di Nervi, vicino a G e n o v a . N e l l ' i s c r i v e r e Rodolfo alla nuova scuola, sua madre raccomandò al direttore dell'istituto di usare la massima severità verso suo figlio, sperando che cam- biasse. La scuola di Genova fece u n a s p e c i e d i m i r a c o l o . Vantava un programma di studi più adatto al suo tem- peramento. Rodolfo divenne uno degli studenti migliori. Aveva i migliori voti in tutte le materie primarie, tra cui Agricoltura, Economia agra- ria, Mineralogia, Chimica, Italiano, Inglese e Spagnolo. L'unico inconveniente era la solita condotta a scuola. Valentino scrisse che era andato a studiare agronomia perché l'Italia aveva più biso- gno di contadini che di mari- La casa Natale di Rodolfo Valentino a Castellaneta (Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author: Pietro D'Ambrosio. License: CC BY 2.5) A 18 anni, l'8 dicembre 1913, Rodolfo si imbarcò sulla S.S. Cleveland e partì per New York City. Aveva con sé 4,000 dollari. "Un giorno sarebbero stati orgogliosi di me…" Rodolfo Valentino con la moglie, Natasha Rambova (Copyrighted work avail- able under Creative Commons agreement. www.archive.org. Public Domain) Continua a pagina 9