L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-2-2022

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GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2022 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI KESSIÉ 8,5 (31 PRESEN- ZE, 6 GOL) - La stagione non è stata strepitosa come la scorsa: hanno pesato una condizione poco brillante (l'ivoriano non ha mai smesso di giocare, disputando anche Olimpiade e Coppa d'Africa) e, soprattutto, la que- stione del mancato rinnovo (aggravata dalle tante dichiarazio- ni ottimiste rilasciate dallo stesso giocatore). Pioli, giustamente, non ha mai rinunciato a lui: sempre fondamentale in entrambe le fasi, con particolare attenzione a quella difensiva. Finale in gran crescen- do. BENNACER 8 (31 PRE- SENZE, 2 GOL) - L'esplosione di Tonali gli ha sottratto minuti, ma ha rappresentato molto più di un'alternativa di lusso. Bravo in tutti i compiti difensivi che si chiedono al mediano, perde pochissimi palloni, ma deve migliorare in visione di gioco e precisione nelle verticalizzazioni. Pesantissimo il suo gol nella fon- damentale vittoria di Cagliari. TONALI 10 (36 PRESEN- ZE, 5 GOL) - La stagione del riscatto, dopo le fatiche del primo anno in rossonero. E' da subito sembrato un giocatore diverso e, con il passare delle giornate, è diventato uno dei leader della squadra e non solo della mediana. Fantastico nel finale, quando - complici i nuovi compiti tattici - si è scoperto bomber. BAKAYOKO 5,5 (14 PRE- SENZE, 0 GOL) - Lontano parente del mediano ammirato due anni fa al Milan, ha confer- mato la sua flessione. Mai più di una semplice alternativa, ha sfrut- tato male le occasioni avute, non entrando mai in condizione. SAELEMAEKERS 8 (36 oscuro' di questo criptico e sco- stante calciatore. Eppure è sempre - tecnicamente e tatticamente - importantissimo per questa squa- dra. Finale in crescendo. LEAO 10 (34 PRESENZE, 11 GOL) - Devastante. Soprattuto nel finale quando è diventato il principale 'grimaldello' per scar- dinare ogni difesa. I suoi 'strappi' sono diventati proverbiali, come la superiorità atletica. Cresciuto esponenzialmente rispetto all'an- no scorso, ha beneficiato dei con- sigli dei Senatori di Milanello. Quando metterà nella rifinitura dell'azione, la concentrazione e l'impegno profusi nel saltare l'uo- mo, sarà un campione. Per il momento, in A, è già dominante. CASTILLEJO 6 (5 PRE- SENZE, 0 GOL) - Finito ai mar- gini delle rotazioni di Pioli, dopo aver rifiutato qualche cessione di troppo, è rimasto un pezzo impor- tante risultando decisivo nella rimonta contro il Verona (pian- gendo poi di gioia). MALDINI 6 (8 PRESENZE, 1 GOL) - Con il cognome che si ritrova, tutto è un po' più difficile (viste le aspettative). Il ragazzo forse non diventerà un campione, ma si trova dov'è non certo per raccomandazioni. Per lui pochi spezzoni (soprattutto quando il Milan era falcidiato da infortuni), ma anche un gol pesante (a La Spezia). GIROUD 9 (29 PRESENZE, 11 GOL) - Esperienza e classe, gambe che non tremano nei momenti più delicati. Non solo ha sfatato la 'maledizione della numero 9' (maglia che, dopo l'ad- dio di Inzaghi, non ha più avuto proprietari efficaci), ma è stato autore di gol importantissimi, spe- cie nei big match. La doppietta nel derby di ritorno ha cambiato il Campionato. IBRAHIMOVIC 8,5 (23 PRESENZE 8 GOL) - L'età e i problemi al ginocchio (operato al termine del Campionato), gli hanno impedito di giocare di più. Ma la sua leadership non è mai mancata, così come il suo apporto tecnico: nella prima parte della stagione ha segnato parecchio, nella seconda - pur giocando pochissimo - è stato determinante anche in campo (si veda l'assist per Tonali in Lazio-Milan). Ibra comanda ancora. PIOLI 10 - Probabilmente l'uomo più importante in questo Scudetto. Ha creato un gruppo che è diventato una squadra, ha dotato il suo Milan di un ritmo e di un'intensità di livello europeo, ha saputo amalgamare giovani e Senatori, ha superato le insidie di infortuni e rosa 'corta'. Nei momenti più difficili ha trovato soluzioni tattiche innovative e vincenti. Stagione della consacra- zione. A l termine del campionato 2022, il Pagellone dei cam- pioni d'Italia rivela un impeccabile Stefano Pioli e una leadership indiscussa di Ibrahimovic. Ma ci sono molti altri promossi. MAIGNAN 10 (32 PRESEN- ZE, 21 GOL SUBITI) - Arrivato in sordina, per sostituire Donnarumma (reduce dalla vitto- ria all'Europeo da protagonista), il portiere francese è stato tanto sor- prendente quanto decisivo. La sua reattività e attenzione (poche ma decisive parate a partita) non hanno assolutamente fatto rim- piangere l'illustre predecessore, superato per la capacità di giocare il pallone coi piedi. TATARUSANU 6,5 (6 PRE- SENZE, 10 GOL SUBITI) - L'infortunio (con operazione) subìto da Maignan a inizio otto- bre, conferisce a Tatarusanu i gradi da titolare per sei partite. Il romeno è protagonista dell'errore che condanna il Milan alla prima sconfitta in Campionato (4-3 a Firenze), ma per il resto para bene. La ciliegina sulla torta è il rigore neutralizzato a Lautaro nel derby d'andata (finito 1-1). CALABRIA 8 (26 PRESEN- ZE, 2 GOL) - Scudetto da mila- nista e da Capitano: cose non da tutti. Stagione in lieve flessione (per qualità) rispetto alla prece- dente, ma non certo per quantità: la generosità e la corsa non sono mai in discussione. Importante soprattutto difensivamente, per bilanciare la grande spinta sulla fascia sinistra. FLORENZI 7,5 (24 PRE- SENZE, 2 GOL) - La sua espe- rienza e la sua tecnica, a un certo punto, avevano fatto pensare che potesse rubare qualche minuto in più a Calabria (in Nazionale è lui il titolare). Invece, complice qual- che infortunio di troppo, non è mai uscito dal ruolo di alternativa. Si è comunque calato benissimo nella parte, risultando uno degli elementi più importanti del grup- po e garantendo sempre prestazio- ni di alto livello. KALULU 9 (28 PRESENZE, 1 GOL) - Scoperta pazzesca: arri- vato per poche centinaia di migliaia di Euro, come terza alter- nativa nello slot di terzino destro, dopo l'infortunio di Kjaer è stato utilizzato come centrale d'emer- genza, finendo per rubare il posto a Romagnoli e diventando titola- rissimo. Con lui in campo al fian- co di Tomori, il Milan ha blindato la difesa nella parte finale. Anche un gol pesantissimo (da tre punti) a Empoli. TOMORI 9 (31 PRESENZE, 0 GOL) - Il suo strapotere fisico consente al Milan di difendere altissimo e, a chiunque sia il suo compagno di reparto, di giocare con serenità. Può crescere (soprat- tutto nei fondamentali di marcatu- ra), ma è già uno dei migliori difensori di Serie A. ROMAGNOLI 7 (19 PRE- SENZE, 1 GOL) - Capitano negli anni 'bui' del 'Diavolo', non ha compiuto il salto di qualità che ci si aspettava, pur restando un solido centrale mancino. Via via è scivolato dietro nelle gerarchie, sopravanzato da Kjaer, Tomori e anche Kalulu. Comunque mai una polemica o una prestazione sotto- tono. Bene soprattutto a inizio 2022. KJAER 7,5 (11 PRESENZE, 0 GOL) - Uno dei 'padri fondato- ri' della nuova - ed eccellente - retroguardia rossonera. Ko ad ini- zio dicembre in quel di Genova, non è più rientrato in campo, ma è rimasto, dietro le quinte, a curare la crescita dei suoi compagni di reparto. GABBIA 6 (8 PRESENZE, 0 GOL) - Gli infortuni in serie occorsi alla difesa rossonera rega- lano spazio anche a lui. Atteggiamento sempre positivo e serissimo, prestazioni con qualche sofferenza di troppo. THEO HERNANDEZ 9,5 (32 PRESENZE, 5 GOL) - Consacrato come il miglior terzi- no sinistro della Serie A, si è gio- vato dell'esplosione di Leao: assieme al portoghese, infatti, ha formato una 'catena mancina' pressoché inarrestabile. Nella prima parte del torneo è stato meno devastante dello scorso anno (compensando, però, con una maggior attenzione difensi- va). Nel finale è stato letteralmen- te travolgente: il coast-to-coast contro l'Atalanta è stato uno dei gol più belli dell'anno. BALLO TOURÈ 5 (10 PRE- SENZE, 0 GOL) - Una delle poche scommesse fallite da Maldini e Massara: il terzino ha sprecato tutte le occasioni avute, finendo presto nel dimenticatoio. Pagellone Milan: perfetto Pioli, decisivi Tonali e Leao, sorprendente Maignan, Ibra leader PRESENZE, 1 GOL) - L'esterno belga è un giocatore che tatticamente comprende benissimo il gioco, risultando troppo spesso 'incompiuto', per via di troppi limiti tecnici. Sulla destra, comunque, ha sempre garantito copertura e spinta sapienti, bilanciando - assieme a Calabria - l'offensività del fronte opposto dello schieramento. Ha patito la concorrenza di Messias, risultando il vero titolare. MESSIAS 7,5 (26 PRESEN- ZE, 5 GOL) - Scommessa vinta a metà: i numeri sono dalla parte del brasiliano che, complice l'e- clissi di Brahim Diaz, ha giocato titolare al posto di Saelemaekers, per garantire maggior creatività. Il salto di qualità, però, non c'è stato: troppi passaggi a vuoto, troppi errori ingiustificabili. DIAZ 6 (31 PRESENZE, 1 GOL) - L'eccellente avvio di sta- gione aveva illuso : sembrava che - seppur con modalità e colpi molto differenti - avrebbe potuto colmare il 'buco' lasciato dal Çalhanoglu. Invece, dopo il CoVid, si è eclissato, rivelandosi troppo leggero e non abbastanza rapido per risultare determinante. Dopo il primo mese, si è visto solo a sprazzi (più nei derby). KRUNIC 7 (28 PRESENZE, 0 GOL) - Con tutti i limiti tecnici, resta un giocatore importante, sia per duttilità, sia per spirito di abnegazione. Nel finale è diventa- to il trequartista titolare, calandosi benissimo in un meccanismo che funzionava alla grande. REBIC 7 (24 PRESENZE, 2 GOL) - Evidente calo rispetto alle ultime stagioni (entrambe chiuse oltre la doppia cifra di gol), in un'annata che, ancora una volta, ha messo in mostra il 'lato L'allenatore del Milan Stefano Pioli (Ph© Ettoregriffoni | Dreamstime.com)

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