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GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2022 www.italoam ericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE SPECIALE OLIMPIADI Obiettivo Serie A. Il Milan è campione d'Italia con merito Analisi del 19°scudetto, conquistato dopo 11 anni d'attesa A lla fine è stato il Milan a spuntarla: dopo il 3-0 di Reggio Emilia contro il Sassuolo, all'ultima giornata, lo splendido testa a testa, che ha assegnato il Campionato 2021/22, ha visto prevalere il club rossonero che, in classifica finale, ha sopravanzato l'Inter di due punti. Il Milan, dunque, è Campione d'Italia per la 19esima volta, 11 anni dopo l'ultimo Scudetto conquistato. DA IBRA A IBRA - Nel 2011, il protagonista del trionfo era stato Zlatan Ibrahimovic, condottiero di una squadra - e soprattutto di una società - che aveva però imboccato il viale del tramonto. L'anno dopo, infatti, molti senatori avrebbero lasciato il calcio e lo stesso Ibrahimovic (assieme a Thiago Silva) sarebbe stato ceduto al PSG. L'epopea del Milan di Berlusconi era giunta al termine e le stagioni successive - caratte- rizzate dal defilarsi dell'ex pre- mier e da 'rocamboleschi' cambi di proprietà - sarebbero stati durissime. Nella scorsa annata, però, Zlatan è tornato rossonero e, complice il buon lavoro del Fondo Elliott, di Paolo Maldini e Frederic Massara, il "Diavolo è uscito dall'inferno" tornando ad essere credibile in campo, come a livello societario. Lo Scudetto 2022 è stato così la concretizzazione di questo per- corso di rinascita che, inevitabil- mente, si lega ancora una volta al nome di Zlatan Ibrahimovic: anche se vessato da continui pro- blemi fisici, anche quest'anno, lo svedese è stato un leader fonda- mentale per il gruppo rossonero (e non vanno comunque dimenti- cati i suoi 8 gol e le giocate deci- sive, anche nel finale di stagio- ne). UNA VERA SQUADRA - Il Milan non aveva certamente l'or- ganico più forte o completo della Serie A: Inter, Napoli e Juventus - al netto del centro- campo - potevano tranquillamen- te essergli considerate superiori. Eppure i Rossoneri sono stati più 'squadra' di tutti, dando conti- nuità all'ottimo lavoro di Stefano Pioli e vincendo più con gioco e spirito di collaborazione, che attraverso qualità assoluta della rosa e 'colpi' dei campioni. VITTORIA MERITATA - Attenzione, però, a non derubri- care la vittoria del Milan a mera sorpresa. I Rossoneri sono stati forti. Il Milan vincerebbe il 'tor- neo virtuale' tra le prime 8 in classifica: ha perso solo due scontri diretti ed è stato in grado di sopperire ai tanti infortuni ME - Detto della centralità di Ibrahimovic, ci sono altri calcia- tori che sono risultati determi- nanti, spiccando nel bel gruppo rossonero. Leao è stato l'arma in più, soprattutto nel finale di sta- gione: il suo atletismo lo ha reso devastante sulla sinistra, trasfor- mandolo nella soluzione offensi- va più efficace del Milan. Maignan ha sorpreso tutti, facendo rapidamente dimenticare un portiere come Donnaumma e risultando persino più efficace di quest'ultimo, specie con i piedi. Kalulu è stata un'altra clamorosa scoperta: impiegato da centrale d'emergenza (lui che nasce terzi- no), è diventato titolare e, con Tomori, ha formato una coppia attenta e velocissima, che ha blindato la porta rossonera e ha consentito al Milan di giocare altissimo, applicando grande pressione agli avversari. Tonali, dopo un primo anno difficilissi- mo, è diventato il leader indi- scusso della mediana, scoprendo- si anche mezz'ala prolifica. Theo è semplicemente risultato il miglior terzino sinistro della Serie A e, con Leao, ha formato una catena di sinistra inarrestabi- le. Giroud ha messo la propria esperienza al servizio dei (giova- ni) compagni di squadra, rivelan- dosi un utile punto di riferimento offensivo e un implacabile bom- ber negli scontri diretti. ALZARE L'ASTICELLA - Il percorso di rilancio, ora, deve proseguire. Intanto il fondo ame- ricano RedBird ha preso il posto di Elliott alla guida dei rossoneri. L'ufficialità del passaggio di con- segne è arrivata il 1 giugno: nei giorni precedenti erano già state apposte le firme sull'accordo pre- liminare di cessione, che è avve- nuta per una cifra di 1,2 miliardi. Il fondo gestisce 6 miliardi di dollari di investimenti in settori tra cui beni di consumo, servizi finanziari, telecomunicazioni, media/tecnologia e sport. RedBird ha acquistato una parte- cipazione di poco più del 10% nel Fenway Sports Group (FSG), proprietario del Liverpool. Ora andranno rinnovati i con- tratti di Maldini e Massara, per potersi infine concentrare sul potenziamento dell'organico. Secondo Maldini, con tre 'top player', il Milan potrebbe 'alzare l'asticella' e aprire un ciclo. In caso contrario, si bloccherebbe in un 'limbo' che non darebbe giu- stizia a una delle più gloriose società del mondo e lascerebbe 'il lavoro a metà'. La strada è tracciata e, per il bene di tutto il calcio italiano, c'è da sperare che il Milan la completi, tornando definitamente grande (sempre secondo un modello virtuoso e sostenibile, come in questi ultimi anni). STEFANO CARNEVALI patiti (i problemi di Kjaer, Ibrahimovic e Maignan i più gravi), alle cessioni dolorose (Donnarumma, Çalhanoglu) e a qualche torto arbitrale di troppo. La chiave principale di questo successo - in un Campionato evi- dentemente livellato verso il basso - è stata anzitutto la capa- cità di giocare come squadra (a prescindere dagli interpreti a disposizione) e di farlo a ritmi altissimi, quasi di livello euro- peo. Quando i Rossoneri hanno saputo 'andare forte', hanno potuto sopperire ai propri limiti tecnici, creando occasioni attra- verso la pressione sui portatori di palla avversari e con movi- menti rapidi e coordinati (piutto- sto che con giocate tecniche dei singoli). PIOLI IS ON FIRE - Artefice di questa macchina (non perfetta, ma sicuramente efficace) è stato anzitutto Stefano Pioli. L'ex allenatore dell'Inter ha sempre lavorato cercando di applicare i propri principi (intensità, ritmo elevato, pressione aggressiva, difesa molto alta), trovando via via gli interpreti funzionali alla propria tattica. Oltre a ritmo e intensità conferiti alla squadra, a Pioli va ascritto il merito di aver saputo 'correggere in corsa' un impian- to funzionale, risolvendo così i problemi che via via si sono pre- sentati. Fondamentale, poi, è stato aver creato un gruppo estremamente coeso, in cui tutti - da Ibrahimovic a Gabbia - hanno dato l'anima per aiutare i compagni e per farsi trovare pronti, quando chiamati in causa. SORPRESE E CONFER- L'attaccante del Milan Zlatan Ibrahimović (Ph© Marco Canoniero | Dreamstime.com)