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N on tutti sanno c h e i l f a m o s o novellista sta- t u n i t e n s e M i c h a e l C o n - nelly, autore di thriller e crea- tore del detective letterario Harry Bosch, è un cliente fisso dello storico ristorante M u s s o & F r a n k d i H o l - lywood. La sua unica richie- sta? Potersi sedere a sorseg- giare un Martini nello stesso booth dove negli anni '30 si sedeva lo scrittore Raymond Chandler. Quest'ultimo, auto- re del personaggio Philippe M a r l o w e , è s t a t o u n o d e i numerosi scrittori che nel corso degli anni, a partire della sua apertura nel 1919, hanno frequentato abitual- mente l'iconico locale situato sull'Hollywood Boulevard. "Tennesse Williams, Char- les Bukowksi, John Stein- back, T.S. Elliot, andavano tutti a bere da Musso & Frank perché la Guild of American Writers, ovvero il sindacato degli scrittori, era lì a fianco". Mi racconta Andrea Scuto, general manager di Musso & Frank dal 2017. "All'epoca gli s c r i t t o r i d i t u t t a A m e r i c a venivano qui per vendere le loro storie in modo che venis- sero adattate per il cinema. Molto spesso però venivano cambiate e loro andavano a lamentarsi al sindacato. Non sempre andava come spera- vano e allora finivano per andare da Musso & Frank a berci sopra". Romano, appassionato di musica, ristorazione e lettera- t u r a a m e r i c a n a , S c u t o m i apre le porte del locale più famoso di Los Angeles e mi racconta le curiosità di quello che è stato un tempio lettera- rio. "Ho cominciato a lavora- re qui per diversi motivi, non solo amavo il locale, quello che rappresenta e ha rappre- sentato. Parlando con i pro- prietari, la famiglia Echever- ria (proprietari e gestori dal 1927), mi sono trovato molto in sintonia con il loro modo di concepire l'ospitalità e la ristorazione. Non a caso sono una famiglia che ha origini italiane". La storia di Musso & Frank inizia nel 1919 quando l'im- prenditore Frank Toulet apre un locale chiamato Frank's Cafè, al quale si unisce un ristoratore di origine italiana, Joseph Musso. Agli inizi degli anni '20 un signore piemon- tese che lavorava alla FIAT in Italia, Giovanni Mosso, si era trasferito negli Stati Uniti ed essendo esperto di automobi- li, aveva aperto una carrozze- ria a Long Beach, della quale però si stufò. Deciso a entrare nella ristorazione, nel 1927 comprò Musso & Frank insie- me a un socio, Joseph Caris- simi. Da allora si sono susse- guite altre generazioni, fino ad arrivare al giorno d'oggi c o n l e n i p o t i d i G i o v a n n i Mosso e le loro famiglie che compongono l'attuale Board o f D i r e c t o r s d i M u s s o & Frank. A n d r e a , i l l o c a l e è rimasto pressoché identi- c o d a l l a s u a a p e r t u r a , anche questo contribui- sce al fascino di Musso & Frank? Più che il fascino questa è la filosofia di Musso & Frank. I cambiamenti sono stati dav- vero minimi, uno di questi risale al 1934 quando il locale si è spostato nell'edificio a fianco, perché Mosso e Caris- simi volevano aprire un risto- rante di grande livello, con pareti in legno e con gli iconi- ci booth rossi che ci sono tut- tora. Che particolarità ha il menù? Lo chef che è stato qui per 5 3 a n n i h a d a t o f o r m a a l menù che è quello che tuttora usiamo, con alcune ricette che sono state modificate per i tempi e la qualità. Alcuni piatti come il "Chicken Pot Pie" (uno sformato di pollo e verdure in besciamella) e le "Short Ribs" costolette di manzo brasate al vino rosso ci sono dagli anni '30. Agli inizi il menù era stato struttu- rato dallo chef dell'epoca, che era francese. Hollywood era già un crocevia di persone e il punto focale dell'industria del cinema. Lui cercò di creare un'offerta che comprendesse diverse cucine europee. Esse- re fedeli ai nostri ideali di onestà e qualità è quello che ha reso e mantenuto Musso & F r a n k q u e l l o c h e è a n c h e oggi. La famiglia che dal '27 lo gestisc,e ha le idee molto chiare. Integrità, onestà e rispetto della clientela. Spes- so nello stesso tavolo si trova- no quattro generazioni della stessa famiglia. Anche a livello struttu- r a l e n o n è c a m b i a t o quasi nulla, entrando da Musso & Frank sembra di fare un tuffo nel passa- to. E s a t t a m e n t e , a n c h e l a carta da parati che abbiamo è quella originale degli anni '30. Negli ultimi anni è stata r i m e s s a a p o s t o d a u n a restauratrice italiana, Sandra B i a n c h i . Q u e s t o p e r d i r e quanto ci teniamo a fare in m o d o c h e l e c o s e r e s t i n o u g u a l i . O g n i v o l t a c h e s i rompe qualcosa assumiamo un prop-master che lavora nel cinema e viene a fare le riparazioni, cercando di evi- tare il più possibile di fare delle modifiche. Non toglia- mo nulla, tutto è mantenuto con molto amore e molta pas- sione. Il Martini è un simbolo di Musso & Frank. Come mai? Si parla del nostro Martini in qualsiasi libro di cocktail. È famosissimo per il modo particolare in cui lo serviamo, che è unico. In genere il Mar- tini viene servito nel classico bicchiere da 6.5 once, con del vermouth. Noi usiamo un bicchiere da 4.5 once, senza vermouth. Ma la particolarità sta nel fatto che non lo shake- riamo, ma lo mescoliamo. Così facendo il ghiaccio non si spezza ma si diluisce lenta- mente. La consistenza del drink resta molto più setosa e vellutata. Inoltre viene usato un bicchiere più piccolo e il resto viene messo in un'am- polla di vetro che viene messa in un piccolo contenitore di metallo con del ghiaccio in m o d o c h e l a t e m p e r a t u r a dell'alcol resti sempre bassa; la vodka e il gin quando si riscaldano finiscono per cam- biare il sapore. Invece noi facciamo in modo che il Mar- tini resti freddo. Anche la cheesecake ha una storia molto par- ticolare, legata a un gran- dissimo personaggio ita- l o a m e r i c a n o : F r a n k Sinatra. Frank Sinatra era un clien- t e r e g o l a r e , a v e v a i l s u o booth, il 224, e si voleva sede- re solo lì. Aveva anche i suoi gusti specifici e un giorno disse che a lui piaceva parti- colarmente una cheesecake fatta da una pasticceria di Petaluma, California; chiese che venisse ordinata esatta- mente la stessa per lui e così fu fatto. Anche quando poi lui è m o r t o , l a c h e e s e c a k e è rimasta sul menù, ed è l'unico dessert che compriamo per- ché gli altri li facciamo noi. Altre celebrities con richieste particolari? C h a r l i e C h a p l i n v o l e v a sedersi nell'unico tavolo che era vicino alla finestra, dal quale poteva guardare il suo cavallo e con il quale arrivava a Musso & Frank dai suoi studi su LaBrea, che oggi si chiamano Hanson Studio. Nel tragitto faceva a gara con l'attore Rodolfo Valentino, chi arrivava ultimo pagava il conto. Lui mangiava solo una cosa: il rognone di agnello a l l a b r a c e . A n c h e K e i t h Richards dei Rolling Stones ordina sempre e solo una cosa: il fegato con le cipolle. D i v e r s e s t a r d i H o l - lywood frequentano il l o c a l e d a m o l t i s s i m i anni. È così? Sì, Johnny Depp ad esem- pio è sempre stato un regu- lar, anche agli inizi della sua carriera quando era ancora un attore squattrinato. La figlia del signor Mosso all'e- poca l'aveva preso in simpatia e n o n g l i f a c e v a p a g a r e i l conto. Depp aveva sulle sue business card il numero di telefono di una delle tre cabi- ne telefoniche che c'erano all'interno del locale e che ci sono tutt'oggi. Una di queste è stata la prima cabina telefo- nica pubbl ica instal l ata a Hollywood. Lui si sedeva nel tavolino più vicino alla cabina e quando squillava il telefono, rispondeva fingendo di essere in ufficio. Oltre a mantenere le tradizioni che contribui- scono a proteggere que- sta atmosfera che sa di passato, quale è un altro punto di forza di Musso & Frank dal suo punto di vista? La nostra forza è che riu- s c i a m o a c r e a r e r e l a z i o n i interpersonali con i clienti ma anche con i nostri dipen- denti e i venditori, con loro abbiamo relazioni che vanno avanti per decine di anni. S e n z a i l t e a m n o n e s i s t e Musso & Frank. Ad esempio il nostro chef, JP Amateau, è il figlio di uno sceneggiatore che era molto famoso negli anni '50 e '60, Rod Amateau. Una delle cose più note che ha scritto è stata la serie tele- visiva Hazzard (titolo orgina- le Dukes of Hazard), famosis- s i m a a n c h e i n I t a l i a . L u i come appunto altri scrittori, frequentava Musso & Frank e portava JP da piccolo a pran- zo insieme a lui. Ora, decine di anni dopo, JP è l'executive chef del locale, e nella storia di Musso è solamente il terzo ad avere questo titolo! L'iconico Martini servito al Musso & Frank. Photo: Tina Whatcott Echeverria Le curiosità dell'iconico ristorante Musso & Frank di Hollywood raccontate dal general manager italiano 31 GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES