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17 GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | È i l f i u m e p i ù lungo d'Italia e d à i l n o m e a u n a d e l l e s u e zone più ricche, la Pianura Padana, ma il Po, soprattutto per le per- sone che vivono lungo le sue sponde, dal Piemonte all'E- milia Romagna, è molto di più. È sostentamento e fer- tilità; è ricchezza e felicità; è storia e famiglia. È memoria e futuro insieme. È un teso- ro umano, economico, natu- rale e storico. I Romani la chiamavano Padus, i Liguri Bodincus, i Greci Pàdos. Grazie alla sua presenza sono nate nei secoli grandi città, tra cui Torino, Piacenza e Cremo- na, un tempo colonie roma- ne o, nel caso della prima, insediamenti militari. Pli- nio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, scrisse che da Torino, in Piemonte, si poteva navigare il Po fino al mare. Anche alcuni dei suoi emissari erano naviga- bili, il che rendeva l'intero bacino un mezzo incredibil- mente grande per comuni- care e, soprattutto, per tra- sportare merci e persone. Infatti, le navi continuarono ad essere utilizzate per spo- stare le persone tra Pavia e Ravenna fino al V secolo, quando l'Impero Romano d'Occidente si stava sgreto- l a n d o . N a t u r a l m e n t e , i l fiume aveva anche un'im- portanza strategica e milita- re, soprattutto nel periodo tardo-antico e altomedieva- le: per esempio, sappiamo che fu particolarmente vita- le durante la guerra gotico- greca e l'assedio di Ravenna a metà del VI secolo. In questi giorni di torrida siccità, quando le tempera- t u r e , i n a l c u n e z o n e d e l Paese, hanno raggiunto i 40 gradi centigradi, il nostro f i u m e , i l P o , h a s o f f e r t o molto, con un livello tal- mente basso da far riemer- gere vecchie imbarcazioni d e l l ' e p o c a d e l l a S e c o n d a Guerra Mondiale. Oltre a q u e s t e c u r i o s i t à , c i s o n o questioni legate alla situa- zione, perché le sue acque servono a nutrire le terre della Pianura Padana, terre- no fertile dove l'agricoltura italiana regna sovrana. Ma il Po è molto di più, dicevamo, perché è anche la sua gente e le sue tradizioni: a t t r a v e r s a q u a t t r o d e l l e regioni più ricche e grandi del Paese, Piemonte, Lom- bardia, Veneto ed Emilia Romagna, portando con sé le voci, i sogni e i pensieri degli uomini e delle donne c h e v i v o n o l u n g o l e s u e sponde. Nasce a Pian del Re, alle pendici del Monvi- so, la montagna più ricono- s c i b i l e d e l l e A l p i C o z i e e una delle più alte d'Europa, con i suoi quasi 4.000 metri di altitudine. In Piemonte, si trasforma rapidamente da torrente alpino cristalli- no a fiume maestoso, come lo vediamo nel capoluogo d e l l a r e g i o n e , l ' e l e g a n t e Torino. Il Po è soprattutto cultura e amore: la sua dar- sena, a due passi dalla bel- lissima Piazza Vittorio, è uno degli angoli più amati dai torinesi e dai visitatori. Andrea Carpi, autore di 35 Borghi I mperdibil i lungo il Po , ci racconta i l u o g h i c h e i n c o n t r i a m o lungo il fiume. A Fontanetto Po, in provincia di Vercelli, i l f i u m e i n c o n t r a p e r l a prima volta le risaie, di cui rimane, lungo tutta la Pia- n u r a P a d a n a , i l m a g g i o r nutritore. Poi, trova Carpi, tiene per mano Sartirana (Pavia) e il suo castello, e Calendasco (Piacenza), che nel Medioevo era un impor- tante porto, anche perché i pellegrini in viaggio verso Roma lo utilizzavano spes- so. A Zibello, in provincia di Parma, il Po diventa sinoni- mo di buona cucina, per- ché qui si produce il famoso culatello di Zibello DOP. A San Benedetto Po (Manto- v a ) , t r o v i a m o u n a b e l l a a b b a z i a b e n e d e t t i n a , mentre, più vicino al suo delta, incontriamo Stellata, che sorge proprio sulle sue sponde, nota per le sue for- tificazioni. La sua influenza e il suo carisma sono così forti che anche a Ferrara, città benedetta da molte bel- lezze, ma non dalla presenza del Po, si ha la sensazione che le sue acque siano dietro ogni angolo – e in realtà il Po scorre in provincia di Ferrara e, anche, non lonta- no dalla città. Il suo delta è un luogo di meraviglie naturali, tanto da f a r p a r t e d e l p a t r i m o n i o mondiale dell'UNESCO, a c u i è s t a t o a g g i u n t o n e l 1 9 9 9 . S i e s t e n d e p e r 7 8 6 chilometri quadrati e tocca il Veneto (la zona del Polesi- ne in provincia di Rovigo) e l'Emilia Romagna: ci sono l a g u n e , d u n e e g o l e n e , g r a n d i a r e e d o v e i l P o i n c o n t r a l a t e r r a q u a n d o e s c e d a g l i a r g i n i . È u n mondo di mezzo, quello del Po, dove passato e presente, terra e acqua, si incontrano e si mescolano. Ma il Po ci dà anche del buon cibo, e non solo perché è così importante per l'agri- coltura. Quando preparate i vostri risotti, ringraziate il P o , p e r c h é l u n g o l e s u e s p o n d e c r e s c o n o i n o s t r i amati Carnaroli e Arborio; ma non dimenticate il radic- chio di Chioggia, il melone del Polesine o la deliziosa zucca di Melara. La cucina, l u n g o i l P o , è q u e l l a d e l nostro Nord: meno cono- sciuta del nostro colorato e musicale Sud, ma altrettan- to bella, con le sue monta- gne e le sue dolci colline, la sua gente riservata e le sue eleganti città. C'è una quie- te, nelle regioni del Nord Italia, che ti avvicina al cielo e alle nuvole, o forse sono le Alpi, chi lo sa. Ma il cibo! Qui il cibo è ricco, pieno di sostanza e semplicità: basti pensare agli arrosti e ai formaggi cremosi e stagionati del Pie- monte o ai tortellini dell'E- milia-Romagna e al torrone della Lombardia. Cibi splen- didamente ricchi e umili allo stesso tempo, proprio come l'anima della gente di queste terre. I fiumi, si sa, sono creatu- re vive. Respirano, corrono e si muovono, proprio come noi. Nutrono e proteggono, ma possono anche diventare pericolosi e letali: di nuovo, proprio come l'uomo. Il Po è il più anziano degli italiani, quello che ha visto guerre e battaglie, momenti di gioia e momenti di pianto. È l'ante- nato che tutti condividiamo e il padre che ci nutre da quando esistiamo. Il Po, la linfa dell'Italia Imbarcazioni lungo il Po (Photo: Ermess/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO