L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-25-2022

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 25 AGOSTO 2022 I nostri lettori cono- scono bene la frene- s i a d e l l e c a s e a 1 euro che ha invaso l'Italia negli ultimi tre anni. Gli italofili di tutto il mondo sono stati invoglia- ti dall'opportunità di acca- parrarsi immobili in centro, costruiti in modo tradiziona- le, al prezzo di un caffè un po' ovunque nel Belpaese: da Olloai in Sardegna a Sambu- ca in Sicilia, fino a Biccari in Puglia, il progetto è stato abbracciato da molti comuni e accolto da un gran numero di acquirenti desiderosi, per lo più stranieri. Perché, a dire il vero, gli italiani non credono molto nel "sogno italiano". Lo vivo- no già, direbbe qualcuno, o sanno che non è sempre un sogno, perché c'è sempre un'altra faccia della meda- glia e di solito è quella che mostra la realtà con maggio- re precisione. Non dico che vivere in Italia non sia un sogno ma, come accade in ogni Paese, non è sempre rose e fiori. Onestamente, sono abba- stanza sicura che gli stranie- ri che acquistano immobili nel nostro Paese alla ricerca di una vita di tranquillità e bellezza ne siano consapevo- li, ma siano abbastanza felici di sopportare alcune delle nostre idiosincrasie naziona- li per godersi un po' di vita italiana. È un'altra cosa che potrebbe infastidirli al punto da farli rinunciare al loro sogno: avere troppi stranieri come loro intorno. La scorsa primavera, il quotidiano internazionale online The Local ha pubbli- cato un articolo sulla vita dopo l'acquisto di una casa italiana a un euro e, forse s o r p r e n d e n t e m e n t e p e r alcuni, le principali lamente- le registrate non riguardava- no i muri fatiscenti o il prez- z o e l e v a t o d e i l a v o r i d i ristrutturazione, ma la pre- senza di troppi... stranieri. Ci sono due categorie di persone che investono nel p r o g e t t o d e l l e c a s e a u n euro: quelle che lo fanno per affari - ristrutturano le case e poi le affittano ai turisti, per esempio - e quelle che, s e m p l i c e m e n t e , v o g l i o n o lasciarsi alle spalle la loro vecchia vita e godersi la per- fetta felicità rurale, comple- tamente immersi nella vita tradizionale italiana. È inuti- le dire che ciò richiede italia- ni e, cosa ancora più impor- t a n t e , i t a l i a n i c h e s i a n o ancora fortemente legati alle loro radici e al loro patrimo- nio. Le persone che acqui- stano il "sogno italiano" non si interessano allo stile di vita alla moda dei romani, né al fascino internazionale di Milano; non vogliono bere un drink con altri non italia- ni in bar che parlano solo inglese come quelli di Tori- no, né continuare a mesco- larsi con altri professionisti stressati che condividono il loro stesso lavoro e la loro stessa lingua. Queste perso- ne vogliono vivere in una piccola fetta di perfezione imperfetta, una realtà rico- struita del mondo che i loro bisnonni conoscevano un tempo, ma con i vantaggi che il progresso e la tecnolo- gia possono concederci oggi: vogliono la pace dell'Italia rurale, l'orto, il vigneto vici- no, più il wi-fi velocissimo e Amazon Prime. Li capisco perfettamente perché qual- che anno fa ho fatto la stessa scelta e sono tornata a vivere nella mia vecchia casa di famiglia in campagna, lavo- rando a distanza e ricevendo mensilmente le consegne d e g l i s t e s s i p r o d o t t i c h e acquistavo quando vivevo all'estero. Ma il sogno italiano di chi non è italiano è intrinseca- mente diverso dal mio per- ché, se da un lato apprezzo la presenza nel mio paese di persone provenienti dall'e- stero che parlano in inglese nei negozi, e la accolgo come un bel segno di come il mio Paese si sia finalmente aper- to al mondo in modo com- pleto, dall'altro le cose fun- zionano diversamente se non si è nati in Italia. L'ultima cosa che vuoi è sederti in piz- zeria accanto a una famiglia di americani se il tuo obietti- vo era quello di vivere la vita come i tuoi antenati italiani. Si vuole solo un pezzo di Ita- lia bucolica e delle sue tradi- zioni ancestrali, e tutto ciò che si discosta da quell'im- magine perfetta può davvero essere una seccatura. Ma non dovrebbe esserlo. Uno dei punti principali s o l l e v a t i d a g l i e s p a t r i a t i nell'articolo che ho citato, è che temevano che la presen- za di stranieri avrebbe com- promesso l'autenticità del l u o g o c h e a v e v a n o s c e l t o come nuova casa; che troppo "mondo", in comunità così piccole e tradizionali, avreb- be potuto minacciare la "vec- chia Italia" al loro interno. Pur comprendendo il loro punto di vista, mi sento di rassicurarli, perché il rischio di perdere l'"autenticità" non è c o s ì g r a n d e c o m e c i s i potrebbe aspettare: le tradi- zioni e le abitudini sono dure a morire nei centri storici e, anzi, l'interesse dei visitatori e dei nuovi residenti non fa c h e r a f f o r z a r l e . P e r c h é i l punto, alla fine, è uno e uno solo: vivere come le persone che ci circondano, non guar- darle vivere. Quando i nuovi residenti si stabiliscono nel loro idilliaco paradiso italia- no, sono attenti e si godono tutto ciò che l'Italia rurale ha d a o f f r i r e , m a a r r i v a i l m o m e n t o i n c u i d e v o n o diventare parte della comu- nità, aiutandola a svilupparsi e a p r o s p e r a r e . L o f a n n o senza dubbio, perché porta- no la linfa vitale necessaria a luoghi che, se non fosse per loro, sarebbero scomparsi da tempo. Offrono il loro know- how e il loro entusiasmo per ricreare un senso di felicità comunitaria da tempo scom- parso. S e i r e s i d e n t i s t r a n i e r i abbracciano pienamente il loro sogno italiano, allora non devono temere che altri stranieri possano macchiare l'autenticità del loro villag- gio, perché loro stessi sono abitanti del villaggio e lavo- rano dall'interno per garan- tire che l'anima e il cuore del luogo rimangano intatti. Questo è il segreto: pren- dete la vostra casa a un euro, ristrutturatela e vivete come se foste nati lì, non come visitatori. Non "osservate" la gente del posto, diventate abitanti del luogo: sarete parte della magia, contribui- rete a salvare ciò che amate. Cosa succede se il vostro rifugio rurale italiano parla troppo inglese? Due anziani al lavoro in un tradizionale mercato rionale (Photo: Luigi L. Silipo/Shutterstock) LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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