Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1477284
GIOVEDÌ 25 AGOSTO 2022 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C g i o v a n i c a n t a n t i , q u a n d o offriva un bicchier d'acqua, una battuta o un commento un po' più lungo del normale per dare il tempo di ripren- der fiato e di distendere i nervi ai ragazzi che vedeva più in difficoltà. Q u a l è l ' u l t i m a s u a i m m a g i n e c h e h a impressa nella mente? Un'ultima immagine è di lui prima di un recital in c a m e r i n o c i r c o n d a t o d a pastiglie per la gola e una d i s t e s a d i u m i d i f i c a t o r i , completamente afono. Lo vedo fare no con la testa al direttore del teatro che vole- va annunciare la sua indi- sposizione. Perché, come gli a v e v o g i à s e n t i t o d i r e , s i canta o non si canta, e non ci sono scuse. Cantò poi come un funambolo sul filo, mera- vigliosamente. M r . C o n l o n , p e r c h é questa stella è così signi- ficativa? La nuova stella ricono- scerà Luciano Pavarotti, non solo come uno dei grandi cantanti della sua epoca, se non dell'intero '900, ma uno d e i m a g g i o r i p e r s o n a g g i pubblici della storia recente. La sua fama era immensa e andava ben oltre i confini del teatro dell'opera. Diven- ne noto al mondo per la sua voce gloriosa, ma anche per- ché la condivideva con tutti. Desiderava appassionata- mente connettersi, cuore a cuore, con chiunque potesse raggiungere. E' uscito dagli schemi in modo pionieristi- co. L u c i a n o P a v a r o t t i divenne estremamente famoso in America alla fine degli anni '60. Per- c h é g l i a m e r i c a n i l o amavano così tanto? P e r c h é a m a v a c o r r e r e rischi. Si sa che è andato a cavallo lungo la Fifth Ave- n u e a l l a C o l u m b u s D a y P a r a d e d i N e w Y o r k , è apparso con Johnny Carson al Tonight Show, ha realiz- zato spot televisivi per l'A- merican Express, ha cantato p e r i l P a p a , h a t e n u t o i l primo recital televisivo in diretta dalla Metropolitan Opera, si è esibito in concer- t i n e l l e a r e n e e l i h a r e s i p o p o l a r i , a l l a f i n e c o m e componente dei Tre Tenori, è v e n u t o a l l ' H o l l y w o o d Bowl. Ha realizzato tutto questo in un'epoca in cui non solo non era consuetu- dine, ma in alcuni casi inau- dito. Il suo canto di Nessun Dorma durante la Coppa del Mondo del 1990 è diventato il suo pezzo caratteristico e, in effetti, per molti, un para- digma popolare per l'opera. Tutto ciò ha contribuito a rendere il suo nome molto familiare. In qualità di direttore d'orchestra, perché la sua eredità è così impor- tante in questo campo? La sua vita e la sua arte hanno toccato il mondo. Ma niente di tutto questo sareb- be significativo oggi se non fosse per il fatto che è stato oggettivamente uno dei più grandi cantanti lirici della storia del 20° secolo. Chi ama e interpreta la musica c l a s s i c a , e c h i h a p o t u t o apprezzarlo, lo riconosce per ciò che rappresentava. Oltre a u n a v o c e e c c e z i o n a l e , unica, donata da Dio, la sua vocalità era un'incarnazione della vecchia scuola del Bel Canto e della tecnica che serviva come base dell'opera e dell'arte operistica. Il posi- zionamento della sua voce, il p e r f e t t o p o s i z i o n a m e n t o delle vocali, il suo straordi- nario supporto vocale, la sua squisita dizione erano tutti esemplari. Lo uso ancora come esempio da emulare per i giovani cantanti: sopra- ni, mezzosoprani, tenori, baritoni e bassi. Ho notato in più occasioni, durante le prove insieme a lui, che altri cantanti hanno improvvisa- m e n t e i n i z i a t o a c a n t a r e meglio semplicemente gra- zie alla sua presenza e al suo modello, come se accadesse per osmosi, senza che nulla venisse detto. H a a v u t o m o d o d i conoscerlo a livello per- sonale. Che ricordo ha d i l u i c o m e p e r s o n a e non solo come artista? A l i v e l l o p e r s o n a l e , h o avuto il privilegio di lavorare con lui da giovane. Da giova- n e d i r e t t o r e d ' o r c h e s t r a negli anni '70, ho collabora- to con lui per la prima volta al Metropolitan Opera nel 1978, nella seconda trasmis- sione televisiva (La Tosca di P u c c i n i ) d a l M E T . D o p o New York, abbiamo trascor- so otto settimane anche nel loro tradizionale tour di pri- mavera in giro per il Paese. Cosa ha imparato da lui? Ho imparato a condivide- re le prove, le esibizioni e gli immancabili pasti che ne seguivano. Tutto questo in un momento formativo della m i a v i t a . D i r i g e n d o l o e a s c o l t a n d o l o c a n t a r e a d i s t a n z a r a v v i c i n a t a , h a creato nella mia mente e nel mio orecchio uno standard di eccellenza e un modello di grande vocalità. Era sempre a c c o g l i e n t e , g e n e r o s o e a t t e n t o n e l l ' a m b i e n t e d i lavoro. Ho provato un senso di affetto caloroso e rispetto- s o . Q u e l l a s e n s a z i o n e d i affetto si è prolungata fino alla fine della sua vita, e alla mia ultima visita a Modena nel 2007, poco prima che morisse. Qual è il ricordo più bello che ha di lui? Un momento culminante tra i miei ricordi, erano gli enormi piatti di pasta che abbiamo mangiato con Gino, il portiere dell'Opéra di Pari- gi, al Palais Garnier. Dopo le esibizioni, Luciano prepara- va la pasta. L'intero teatro dell'opera veniva chiuso ed era vuoto, tranne per la pos- sibile presenza del famoso fantasma. Rimanevamo fino a notte fonda. "La sua vita e la sua arte hanno toccato il mondo. Ma niente di tutto questo sarebbe significativo oggi se non fosse per il fatto che è stato oggettivamente uno dei più grandi cantanti lirici della storia del 20mo secolo" (James Conlon) Cristina Pavarotti con il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. Foto: Marco Bizio Luciano Pavarotti (centro) con le figlie Giuliana (sinistra) e Cristina nel 1991, a New York (Photo: Judith Kovacs)