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L'Italo-Americano PAGINA 6 GIOVEDÌ 1 AGOS TO 2013 Raccontare con le immagini. L'esperimento di Infinity ALESSANDRA MAStROIANNI marzo del 2013 Nel Gianfilippo De Rossi in collaborazione con Francesco Bauco, crea "Infinity", progetto artistico/ fotografico; una storia scritta dai due italiani di base a Los Angeles, e raccontata con immagini. "Ricordo i magazine che pubblicavano le foto storie" racconta Gianfilippo De Rossi, "o i fotoromanzi degli anni '90... una versione cartacea delle soap operas insomma. Nonostante io abbia sempre avuto una scarsa considerazione per questo tipo di magazine, sia per la bassa qualità fotografica che per la semplicità della storia, sono tuttavia sempre stato attratto dall'abilità di raccontare una storia utilizzando solo delle immagini. Trasmettere sensazioni senza utilizzare dialoghi, suono, movimento o musica è una sfida che mi ha sempre affascinato." Nato a Roma nel 1987, da sette anni Gianfilippo vive e lavora come fotogiornalista a Los Angeles, collaborando con diversi giornali italiani e con grandi nomi della fotografia, tra cui Douglas Kirkland e Armando Gallo. Sulla collaborazione con Francesco Bauco ci dice: "Ho conosciuto Francesco a Los Angeles circa un anno fa, e abbiamo subito pensato di poter lavorare a qualche progetto insieme. Sentivamo la necessità di creare qualcosa che andasse oltre i classici servizi di moda o i ritratti posati: volevamo raccontare una storia". È nato così il loro progetto, frutto dell'abilità di fotogiornalista e storyteller di Gianfilippo, e del talento di attore di Francesco, e ispirato sia alla serie televisiva americana The Twilight Zone, ideata da Rod Serling negli anni '50, che al conosciutissimo La Donna che Visse Due Volte di Alfred Hitchcock. l'idea era quella di creare con le fotografie una storia che includesse anche un elemento onirico e surreale, proprio come gli episodi di The Twilight Zone o i film di Hitchcock. Ne è nato un progetto partico- Nell'immagine, la fotostoria di Gianfilippo De Rossi e Francesco Bauco lare, la cui storia non segue il classico percorso inizio-sviluppo-fine della narrazione, ma che in qualche modo lo stravolge. Facendo attenzione a ogni singolo fotogramma, l'osservatore non si troverà davanti a una conclusione logica, bensì di fronte a una serie di eventi che trascinano i protagonisti in un vortice senza fine. Per la parte femminile invece i due hanno pensato alla bella Daniela Lavander, attrice brasiliana e moglie del famoso attore britannico Ben Kingsley. A lei è stato richiesto di interpretare per la prima volta un ruolo senza utilizzare i mezzi cinematografici tradizionali, ma semplicemente posando di fronte alla macchina fotografica. "È stata un'esperienza davvero unica quella con Francesco Bauco e Daniela Lavender" racconta Gianfilippo De Rossi, "che con la loro interpretazione sono riusciti a dare vita a ciò che avevo in mente". Altro su "Infinity" al sito http://starssystem.it/shootingstory-infinity/ Arabian Nights – Il Medio Oriente di Pasolini rivive a Los Angeles In contemporanea con "Pure and Impure: The Films of Pier Paolo Pasolini", e subito dopo la proiezione di "Il Decameron" (1971) presso il Billy Wilder Theater di UCLA, l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles presenta "Arabian Night at the IIC", l'evento che inaugura la mostra fotografica "Pasolini's East" di Roberto Villa. Mentre "Pure and Impure" celebra il percorso cinematografico di uno dei più grandi e più controversi registi dell'Italia del dopoguerra, l'IIC si anima con oltre 100 immagini che ripercorrono l'esperienza di Roberto Villa sul set di "Arabian Nights" (1974). La mostra non soltanto documenta l'esperienza del fotografo in Medio Oriente (Yemen e Iraq), ma offre anche l'atmosfera delle notti arabe. "Pasolini's East" è curata da Rosalba Trebian e Gianluca Farinelli, ed è organizzata in collaborazione con Cineteca di Bologna – Fondo Roberto Villa, UCLA Film and Television Archive e Italian Film Commission Los Angeles. La mostra aprirà venerdi 2 agosto all'Istituto Italiano di Cultura con un evento privato a cui parteciperà lo stesso Roberto Villa, e rimarrà poi aperta al pubblico fino al 28 agosto. Pier Paolo Pasolini sul set di "Il Fiore delle Mille e una Notte" (Arabian Nights) un ritratto abbagliante di questi bellissimi luoghi prima che divenissero aree di guerra. L'opening sarà accompagnato da un banchetto in stile medio orientale, per ricreare, appunto,