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qualcuno no. L'identità è questione di prospettiva, di percezione, di esperienza. Ma la cosa assolutamente necessaria è farsi le doman- de, interrogarci su come ci poniamo riguardo alle defi- nizioni che usiamo o con cui v e n i a m o i d e n t i f i c a t i . E ' sostanziale affrontare noi stessi per come ci sentiamo e pensiamo, per come capia- mo e ci facciamo conoscere attraverso la "nostra" perso- nalissima dimensione italia- na. Fa bene leggere di noi, fa bene parlare di noi. Buon Italian Heritage Month, cari lettori! NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 6 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | " In questo ritratto a t u t t o t o n d o d e l popolo italiano, l'au- t o r e d i b e s t s e l l e r , editore, giornalista e politico Luigi Barzini scava a fondo nel carattere nazionale italiano, scoprendone sia le grandi qualità che le imper- fezioni. Barzini è sorpren- dentemente franco quando esamina 'le due Italie': quella che ha creato e nutrito lumi- nari come Dante Alighieri, San Tommaso d'Aquino e Leonardo da Vinci; l'altra, debole e incline alla catastro- fe, arretrata nell'azione poli- t i c a s e n o n n e l p e n s i e r o , 'invasa, devastata, saccheg- giata e umiliata in ogni seco- lo'. Profondamente ambiva- lente, Barzini affronta il suo compito con una combina- zione di amore, odio, disillu- sione e affettuoso paternali- s m o , d a n d o v i t a a un'immagine del tutto origi- nale, riflessiva e approfondi- ta dei suoi connazionali". E' la presentazione alle 352 pagine che compongono "The Italians" pubblicato per la prima volta nel 1964. Sulla r e t r o c o p e r t i n a , T h e N e w Yorker recensì così il libro che introdusse molti lettori anglosassoni alla vita e alla cultura italiana: "Frugando in ogni angolo della vita ita- liana e scrutando ogni luogo comune che la riguarda, dal fascino del popolo (un'illu- sione, sostiene) alla consola- zione della dolce vita (un'al- t r a ) , B a r z i n i h a s c r i t t o un'inestimabile e sintetica guida del suo Paese". L'edizione della Penguin invece recita così: "Il 'fascino fatale dell'Italia' ha incantato Lord Byron e milioni di turi- sti da allora. Eppure, sotto 'la superficie brillante e viva- ce', quali sono le realtà della vita italiana? Pochi scrittori hanno dipinto un ritratto dei loro connazionali così nitido, f r a n c o e i m p a v i d o c o m e quello di Luigi Barzini. Eli- minando i soliti cliché, ci istruisce con una cascata di aneddoti e ci offre una mera- vigliosa visita guidata attra- verso secoli di storia. Esami- na Machiavelli e Mussolini, papi, pellegrini e prostitute, cricche e cospirazioni, Casa- nova e il potere paralizzante d e l l a C h i e s a . M a a c c a n t o all'esuberanza barocca e alla spettacolarità, all'amore per la vita e alla vita dell'amore, ci mostra anche una nazione divisa, l'ingiustizia, l'igno- ranza, la povertà e la paura. Tutto questo è l'Italia, un Paese dai risultati folgoranti e con una straordinaria atti- tudine ad aggirare i proble- mi; sia le sue virtù che i suoi vizi sono celebrati in questo libro brillante". L'arrivo dell'autunno ci porta all'Italian Heritage Month e a pensare al patri- monio culturale che ci por- tiamo dentro. Sfogliare il ritratto che ci ha lasciato l'inviato speciale del Corriere d e l l a s e r a , n a t o n e l 1 9 0 8 proprio l'anno in cui a Los Angeles nasceva il nostro L'Italo-Americano, è un invito a mettere il nostro "Dna culturale" sotto la lente di ingrandimento. Vi lasciamo la curiosità di scoprire le sue suggestioni in un racconto della storia e della cultura nazionale su cui potrebbero intavolarsi tanti discorsi. Ritratto o caricatu- ra? Satira o morale? E' anco- ra attuale? Era attendibile a l l o r a ? A v e v a e s a g e r a t o ? Q u a n t o s i a m o c a m b i a t i ? Quanto ha condizionato il r a c c o n t o e l a p e r c e z i o n e degli italiani? Il punto però, non è capi- re se Barzini avesse ragione o meno. Per quanto autore- vole sia un pulpito ogni pre- dica è figlia del suo tempo, di chi la pronuncia e dell'epoca in cui la si legge. "The Italians", di certo, ebbe il merito di trasmettere il senso della consapevolez- za, di sottolineare l'impor- tanza di studiarsi e analiz- zarsi, di fare un esame di coscienza e conoscenza col- lettivo, di sforzarsi di capire cosa siamo, come ci presen- tiamo e cosa vogliamo o non vogliamo essere. Oggi, a distanza di quasi 6 0 a n n i , p o s s i a m o c e r t a - m e n t e r e n d e r c i c o n t o d i molto, riconoscere verità inequivocabili o forzature legate al periodo storico che le ha prodotte. Ma quello che è fondamentale, è che leg- gendo, c'interroghiamo su noi stessi, su chi siamo come italiani. A l l o s t e s s o m o d o è sostanziale capire che ognu- no deve fare la sua lettura per mettere alla prova le sue convinzioni o la concezione che ciascuno ha di sè e della comunità italiana, confron- tarsi anche con quello che si dice degli italiani, perché c o m e v e n g o n o d i s e g n a t i ( a n c h e d a l c i n e m a , p e r e s e m p i o ) s p e s s o è m o l t o diverso da come li conoscia- mo, pensiamo o descrive- remmo noi. Q u e l l o d i B a r z i n i , p e r quanto possa essere un testo interessante, è un punto di vista. Qualcuno ci si ritrova, Mettiamo il nostro "Dna culturale" sotto la lente di ingrandimento: inizia l'Italian Heritage Month giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208