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17 GIOVEDÌ 6 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA N o i i t a l i a n i a m i a m o l e c a r t e d a g i o c o , m a i n o s t r i m a z z i devono essere di qualità! Modiano è un marchio del nostro Made in Italy conosciuto in tutto il mondo per la bellezza e la qualità delle sue carte da gioco, tanto che, dal 2015, fornisce uffi- cialmente le World Series of Poker di Las Vegas. L'a- zienda ha sede a San Dorligo della Valle, a una decina di c h i l o m e t r i d a T r i e s t e , i n Friuli Venezia-Giulia, non lontano dal confine con la S l o v e n i a . P r o d u c e u n a varietà di carte da gioco, tra cui mazzi regionali italiani, mazzi da collezione, mazzi da casinò e tarocchi. Si diletta anche nella produzione di giochi da tavolo. La storia delle carte da gioco di Modiano è lunga e i n t e r e s s a n t e , v e d i a m o l a insieme. E r a i l 1 7 5 9 q u a n d o g l i Asburgo concessero il diritto di produrre carte da gioco per tutta la costa adriatica a un fabbricante di Trieste, che era il porto più importante dell'Impero austriaco e un c e n t r o d i c o m m e r c i o e d i import-export. Nel 1868 un giovane di Salonicco, Saul David Modiano, si trasferì nella città del Nord Italia in cerca di fortuna. Saul aveva molto spirito d'iniziativa e capì subito che poteva guada- gnare bene producendo e vendendo scatole di carta da rollare a basso costo ai mari- n a i e a g l i s c a r i c a t o r i d e l porto. La sua carta tagliata a mano, venduta in scatole colorate, divenne un succes- so. Secondo le leggende, fu osservando i suoi clienti che Saul Modiano ebbe l'idea di iniziare a produrre carte da gioco, che sembravano essere il loro passatempo preferito: se agli scaricatori di porto piaceva la sua carta da rolla- re, perché non avrebbero d o v u t o a p p r e z z a r e l e s u e carte da gioco? C o s ì , n e l 1 8 8 4 , S a u l a m p l i ò i l s u o c o m m e r c i o aprendo un'impresa di lito- grafia per produrre stampe d'arte e carte da gioco. In breve tempo, i mazzi di carte Modiano divennero un must, perché non erano solo belli, m a a n c h e d i a l t a q u a l i t à . Vengono quindi aperte nuove fabbriche in Friuli Venezia- Giulia, ma anche in Croazia e in Ungheria, all'epoca parte dell'Impero asburgico. All'i- nizio del XX secolo, Modiano inizierà a produrre manifesti pubblicitari artistici, attività che porterà avanti fino agli anni Cinquanta. L'azienda rimane salda- mente nelle mani della fami- glia Modiano fino al 1987, q u a n d o v i e n e r i l e v a t a d a G r a f a d , u n ' a z i e n d a d e l l a famiglia Crechici specializza- ta in prodotti cartacei, che decide di abbandonare la produzione di carta da rollare per concentrarsi esclusiva- mente su quella di carte da gioco. O g g i l e c a r t e M o d i a n o sono note per la bellezza e la qualità delle stampe e per la scorrevolezza delle carte stes- se, caratteristiche ottenute grazie all'utilizzo di macchi- n a r i a l l ' a v a n g u a r d i a : i n fondo, se le carte Modiano v e n g o n o u t i l i z z a t e a L a s V e g a s p e r i l c a m p i o n a t o mondiale di poker, un moti- vo ci sarà! Forse, un piccolo aneddoto trovato in rete è il modo migliore per dimostra- re la bontà delle carte Modia- no: pare che, all'inizio degli anni Novanta, un'azienda straniera produttrice di carte da gioco abbia deciso di pro- vare a entrare nel mercato italiano, partendo da Napoli. S i c u r a m e n t e i l o r o m a z z i erano più economici e quindi la gente li ha provati - in fondo, chi non è attratto da un affare? Tuttavia, i giocato- ri di carte della città abban- d o n a r o n o r a p i d a m e n t e i nuovi mazzi e tornarono ai loro fidati mazzi Modiano, non solo perché la stampa delle carte era pessima, ma perché la qualità stessa del prodotto era molto bassa. Oggi Modiano, guidata da Stefano Crechici, rimane uno dei migliori e più importanti produttori di carte da gioco al mondo, con il 40% delle sue creazioni vendute in Italia e il 60% all'estero. C hiodo è la paro- l a i t a l i a n a c h e significa "nail" in inglese. Seb- bene gli storici e gli archeologi ritengano che i primi strumenti simili ai chiodi siano stati utilizzati d a l l ' H o m o S a p i e n s e c h e anche i grandi Egizi li cono- s c e s s e r o , i p r i m i s e g n i archeologicamente attestati del loro utilizzo appartengo- n o a l l ' e p o c a r o m a n a e furono proprio loro, i nostri antenati vestiti di sandali, a r e n d e r e p o p o l a r e q u e s t o oggetto onnipresente. Furo- no i Romani che iniziarono a produrre chiodi in grandi q u a n t i t à , d a i m p i e g a r e soprattutto nell'edilizia. Curiosamente, i chiodi romani avevano un forte legame con l'esercito, per più di un motivo. Era comu- ne per le legioni che doveva- no stabilirsi per un periodo relativamente lungo nelle n u o v e p r o v i n c e a c q u i s i t e a v e r e u n p r o p r i o f a b b r o . L'artigiano allestiva un'offi- cina nell'accampamento e produceva chiodi da utiliz- zare, in gran parte, per la costruzione di edifici di dife- s a . I n G r a n B r e t a g n a , l a prima attestazione dell'uso dei chiodi nel Paese provie- ne dagli scavi archeologici di Inchtuthill, nel Perth- shire, dove sono state porta- te alla luce sette tonnellate d i c h i o d i l a s c i a t i d a u n a guarnigione romana nell'86 d.C. I fabbri romani estraeva- no il minerale di ferro e fab- bricavano i chiodi a mano; i loro chiodi erano squadrati e affusolati, con una testa grande: i chiodi più grandi erano usati per costruire le palizzate difensive in legno intorno all'accampamento, m e n t r e q u e l l i p i ù p i c c o l i erano più adatti per mettere insieme i tetti in legno. Ma i legami tra i chiodi e l ' e s e r c i t o r o m a n o - e t r a questo piccolo strumento e i nostri famosi antenati - non f i n i s c o n o q u i : v e n i v a n o usati anche per fare le scar- pe. Conosciamo tutti i tradi- zionali sandali che i soldati r o m a n i i n d o s s a v a n o , l i abbiamo visti in tanti film! Forse non sapete che, nono- stante l'aspetto dei sandali, erano più che altro scarpe da passeggio, che potevano essere indossate anche con i calzini. Si chiamavano cali- gae e consistevano in una suola di cuoio, con lacci che s i l e g a v a n o a l c e n t r o d e l piede e alla caviglia. I chiodi s e r v i v a n o a r i n f o r z a r e l a suola in ogni sua parte, ma anche a permettere ai solda- ti di usare le caligae come a r m i c o n c u i p r e n d e r e a calci i nemici! L'invenzione italiana del mese: "i chiodi" Sebbene i chiodi siano stati utilizzati fin dall'età del bronzo, fu durante l'epoca romana che la loro produzione e uso divennero più rilevanti, soprattutto nella costruzione (Foto: Neil Harrison/Dreamstime) Il nostro Made in Italy: Carte da gioco Modiano Un gruppo di giocatori di carte: staranno usando le Modiano? (Photo: Shutterstock)