L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-6-2022

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GIOVEDÌ 6 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Gli Azzurri superano Inghilterra e Ungheria Semifinali di Nations League a giugno STEFANO CARNEVALI ze. Proprio un rapido capovolgi- mento di fronte ha portato al vantaggio italiano: superbo lan- cio di Bonucci per Raspadori che, dopo essere sfuggito ai difensori avversari, ha battuto Pope (68'). Colpita nell'orgoglio (e con la retrocessione nella Serie B di Nations League a un passo), la Nazionale britannica ha abbozzato una reazione, smet- tendo di affidarsi solo all'estro di Foden (fin lì l'unico a creare grattacapi alla difesa italiana) e provando a supportare maggior- mente Kane. Sono così arrivate le prime grandi occasioni inglesi, su cui però Donnarumma ha colpito da Dimarco. SORPASSO ALLA PRIMA - Tre giorni dopo, nella bolgia di Budapest, l'Italia ha completato la missione, sconfiggendo la prima in classifica del girone e accedendo alle semifinali di Nations League. L'Ungheria - nonostante il grande trasporto del proprio pubblico - ha da subito dimostrato di 'sentire' molto la gara: i magiari, con un pareggio, avrebbero centrato la storica qua- lificazione e, per non rischiare, hanno impostato la partita su ritmi bassi e in modo molto difensivo. L'Italia ne ha approfit- tato: schierata da Mancini con l'attacco 'leggero' (Gnonto- Raspadori), la squadra azzurra ha giocato con un baricentro altissi- mo, cercando di non dare riferi- menti agli avversari e di mettere sempre sotto pressione i palleg- giatori ungheresi. Già al 6' i padroni di casa sono stati costret- ti a un rocambolesco salvataggio sulla linea, per disinnescare un'i- niziativa di Di Lorenzo. Al 27' l'Italia è passata in vantaggio, sfruttando l'approccio aggressi- vo: Gnonto ha costretto a un retropassaggio rischiosissimo Nagy e ha sporcato la traiettoria del pallone che, nel rimpallo, è finito a Raspadori. La punta del Napoli, aggirato un avversario con calma olimpica, ha poi depo- sitato il pallone in fondo al sacco. L'Ungheria non si è scossa, annichilita dalla veemenza degli esterni azzurri e dal ritmo altissi- mo proposto dalla squadra di Mancini. Così, dopo un'altra grande occasione capitata a Di Lorenzo (31'), è arrivato il meri- tato raddoppio, firmato da Dimarco. L'esterno dell'Inter ha chiuso sul secondo palo un'azio- ne da 'manuale del 3-5-2', infi- lando a porta vuota il bel sugge- rimento di Cristante: Mancini si è 'fregato le mani', soddisfatto nel vedere i propri principi di gioco così ben concretizzati. Dopo il secondo 'schiaffo' la Nazionale di casa ha gettato in campo tutto il coraggio che prima aveva dimenticato negli spogliatoio, attaccando con gran- de rabbia ed enorme intensità. È a questo punto che è salito in cat- tedra Donnarumma, autore di almeno 4 parate strepitose nel giro di pochi minuti. L'Ungheria ha masticato amaro e ha anche recriminato per un fallo da rigore (Bastoni su Adam) non ravvisato da arbitro e Var. L'Italia, passato lo spaven- to, si è riassestata e ha portato a casa una vittoria decisiva, che ha consentito agli Azzurri di vincere il girone. A giugno andrà in scena l'ultimo atto di Nations League: Italia, Olanda, Spagna e Croazia si giocheranno il titolo. risposto alla grande. Mancini ha, poi, pescato ancora bene dalla panchina: cambi offensivi e 'di gamba', per non farsi schiacciare eccessivamente in difesa. L'Italia, così, ha chiuso in crescendo, mettendo a referto anche una grandissima occasione fallita da Gabbiadini e un palo tante: l'allenatore dovrà essere in grado di prendere dalla Serie A (ma non solo) il meglio che di volta in volta verrà proposto (stando attento ai 'momenti di forma' dei calciatori), mettendo poi i giocatori selezionati in con- dizione di rendere al meglio, gra- zie a soluzioni tattiche adeguate. Non c'è più spazio - insomma - per dogmi tattici ed eccessiva riconoscenza verso atleti che hanno portato a successi passati. RIMPIANTI E SPERANZE - A dicembre sarà dura essere semplici spettatori (per la secon- da volta di fila!) del Mondiale e i rimpianti sono davvero tanti per- ché - al di là dei due rigori falliti da Jorginho nel doppio scontro diretto con la Svizzera - è molto difficile credere che una Nazionale 'rinfrescata', con la grinta messa in mostra in Nations League, non avrebbe potuto superare la Macedonia del Nord, nella semifinale dei Playoff di spareggio per Qatar 2022, giocandosela poi anche con il Portogallo. Però, quello che stiamo vedendo in queste settimane, restituisce buoni moti- vi per sperare che l'Italia sia già ripartita: Mancini sembra tornato in pieno controllo del gruppo azzurro e pare anche aver ritro- vato l'ispirazione nelle scelte (di uomini e tattica). Le finali di Nations League (che si giocheranno il prossimo giugno) saranno una grandissima occasione per completare questa rinascita, mettendo in bacheca un trofeo e, soprattutto, immagazzi- nando esperienza e sicurezze da utilizzare quando torneremo a calcare palcoscenici maggior- mente prestigiosi. CONTINUA DA PAG 38 D ue vittorie pesanti, arriva- te contro una Nazionale tra le più forti del Mondo (l'Inghilterra) e contro una sele- zione 'emergente' (l'Ungheria che, pochi giorni prima del match contro gli Azzurri, aveva vinto in casa della Germania), figlie di due partite ben giocate, seguendo i nuovi dettami tattici scelti da Mancini e decise da cal- ciatori che saranno protagonisti del prossimo corso della Nazionale. LEONI DOMATI - Davanti al pubblico entusiasta di 'San Siro', l'Italia ha meritatamente superato la quotatissima Inghilterra e - complice la vitto- ria dell'Ungheria in Germania - si è guadagnata il diritto di gio- carsi le proprie possibilità di accesso alle fasi finali di Nations League, nell'ultima giornata del girone. I Leoni di Southgate hanno deciso di schierarsi in modo quasi speculare al 3-5-2 proposto da Mancini (con un 3-4-2-1), tenendo in baricentro basso e giocando una partita più pruden- te che propositiva. L'Italia, inve- ce, non è stata a guardare e, pur senza strafare, ha da subito messo sotto l'avversario: al 5' Pope (con l'aiuto della traversa) ha dovuto neutralizzare il primo tentativo di Scamacca. Gli Azzurri hanno dominato la con- tesa grazie all'efficacia della catena di sinistra, dove ha brilla- to Dimarco, autore di una gara coraggiosa e lucida. Anche Mancini ha inciso in modo determinante, sostituendo in avvio di ripresa Scamacca (apparso un po' indietro di con- dizione, ma sempre autore di tocchi pregevoli) con Gnonto: l'idea era di dare ancora meno punti di riferimento alla compas- sata retroguardia inglese, sfrut- tando - con la rapidità del suben- trato e di Raspadori - le riparten- L'attaccante della Nazionale italiana Wilfried Gnonto (Ph © Ettoregriffoni | Dreamstime.com) Giacomo Raspadori (Ph© Ettoregriffoni | Dreamstime.com)

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