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29 GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Cibo per le anime: i dolci italiani tradizionali per celebrare il giorno di Ognissanti N el cattolicesi- m o i l c u l t o d e i m o r t i è molto impor- tante. Chi non conosce, soprattutto in Ame- rica, le tradizionali celebra- zioni messicane per El Dia de los Muertos? Anche in Italia le manifestazioni religiose e i momenti di ricordo spiritua- le si affiancano a esempi più p r o s a i c i d e l l e g a m e c o n i fedeli defunti. Tra questi, t r o v i a m o a n c h e i l c i b o , soprattutto biscotti e torte, spesso preparati apposita- mente per i nostri cari in cielo, che si dice vengano a farci visita nella notte tra il 1° e i l 2 n o v e m b r e . N o n e r a raro, nei bei tempi andati, lasciare sul tavolo un piatto di queste semplici e genuine leccornie preparato per loro prima di andare a letto, pro- prio come i bambini di oggi lasciano biscotti, latte e una carota per Babbo Natale e Rudolph la notte della vigilia. D a N o r d a S u d , q u e s t e ricette colpiscono per la sem- plicità degli ingredienti, per l'uso massiccio di spezie sta- gionali, come i trifogli e la c a n n e l l a , e d i m a n d o r l e , soprattutto al Sud. E, natu- ralmente, per la creatività dei nomi. Le ossa dei morti Questi biscotti a forma di osso sono preparati con mandorle tostate, zucchero, albumi montati, farina e spe- zie, tra cui cannella e chiodi di garofano. Si gustano tradi- zionalmente con il vin santo dolce. Pan de mei ("pane di miglio") Questa ricetta è originaria di Milano e il suo nome è in milanese. Tuttavia, qui non si usa il miglio, ma la farina di mais. Il pan de mei è stato creato per celebrare San Giorgio, il 23 aprile, con- siderato il santo protettore dei casari. Tuttavia, è diven- tato anche un punto fermo della festa di Ognissanti nel capoluogo lombardo. Si pre- para con farina di mais, fari- na normale, burro, lievito, latte caldo, scorza di limone e fiori di sambuco. Questi biscotti, come avrete intuito d a l n o m e , a s s o m i g l i a n o molto a piccole pagnotte di pane. Il pane dei morti Dopo le ossa dei morti, ecco il loro pane. Il pane dei morti è diffuso nell'Italia set- tentrionale, soprattutto in Lombardia e in Toscana e, proprio come le ossa, era tra- d i z i o n a l m e n t e p r e p a r a t o " p e r i m o r t i " , a f f i n c h é l o potessero mangiare al loro arrivo sulla Terra dal cielo, n e l l a n o t t e t r a i l 1 ° e i l 2 novembre. Alcuni dicono che gli antichi greci preparavano un biscotto simile per onora- re Demetra, la dea del raccol- t o . G l i i n g r e d i e n t i s o n o molto semplici: farina, cacao, vino bianco, frutta secca - come fichi secchi, mandorle e uvetta - e spezie - tra cui la c a n n e l l a . L e v e r s i o n i p i ù recenti aggiungono all'impa- sto anche biscotti macinati c o m e p u r e i l t è r i c c o . I biscotti hanno la forma di foglie e sono posti su sottili c i a l d e . I n m o l t e z o n e d e l Nord, soprattutto a Milano, si trovano in quasi tutte le pasticcerie dalla fine di otto- bre. Le fave dei morti Le fave dei morti sono t r a d i z i o n a l m e n t e s e r v i t e soprattutto in Toscana e in Lombardia, come parte del già citato piatto di prelibatez- ze lasciate in dono alle anime dei nostri cari. Anticamente, in realtà, si servivano fave cotte, ma i biscotti hanno f i n i t o p e r d i v e n t a r e p i ù popolari. Chi dice che i morti non possano assaggiare il c i b o ? Q u e s t i b i s c o t t i d i forma ovale sono fatti con mandorle, zucchero, tuorli d'uovo e albumi, e sono tra i p i ù p o p o l a r i d o l c e t t i d i Ognissanti. La frutta Martorana La Frutta Martorana non ha bisogno di presentazioni, né di essere tradotta. Se siete mai stati in Sicilia - o in una gastronomia siciliana - cono- scerete sicuramente questi colorati dolcetti a forma di f r u t t a , f a t t i c o n f a r i n a d i mandorle. Il loro nome deri- v a d a l l a c h i e s a d i S a n t a Maria dell'Ammiraglio, o d e l l a M a r t o r a n a , d o v e l e suore li preparavano e li ven- devano. La tradizione vuole c h e l i a b b i a n o c r e a t i p e r decorare i loro giardini - spo- gli a causa della stagione - in occasione di una visita del Papa. Sono associati all'au- tunno e, forse per questo motivo, sono particolarmen- te apprezzati nel giorno di Ognissanti. La pupa di zucchero o pupaccena L a p u p a d i z u c c h e r o è tipica del capoluogo sicilia- no, Palermo, dove viene preparata solo per celebrare il giorno di Ognissanti. È let- teralmente quello che ci si aspetta dal nome, una bam- bola di zucchero: i panettieri s p e c i a l i z z a t i , c o n o s c i u t i localmente come gissari , creano stampi di gesso o ter- racotta a forma di bambola, d o v e v i e n e v e r s a t a u n a miscela di zucchero e acqua. Le caramelle ottenute vengo- no poi colorate e decorate con nastri e carta stagnola. Il loro nome dialettale, pupac- c e n a , p o t r e b b e d e r i v a r e dalla pupa a cena, una bam- bola che veniva usata per decorare la tavola dei nobili, o pupa a cera, come quelle che si potevano trovare, un tempo, nei conventi siciliani. Nucatoli L ' u l t i m a c h i c c a p e r i d e f u n t i s o n o i n u c a t o l i , anch'essi provenienti dalla S i c i l i a , p i ù p r e c i s a m e n t e dalla zona sud-occidentale dell'isola. Sono a forma di "S" e aperti sulla sommità, per cui possono essere farciti con una varietà di ripieni, tra cui fichi secchi, uvetta, miele, mosto cotto, noci o mandor- le, sempre aromatizzati con scorze di limone o arancia. V e n g o n o p o i r i c o p e r t i d i glassa reale. Pur essendo preparati per il giorno di O g n i s s a n t i , s o n o c o m u n i anche a Natale. Gli amaretti possono essere utilizzati come ingrediente nel pane dei morti (Photo: Spe: Dreamstime)