L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-20-2022

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GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C Golfo di Trieste, evocando un senso di mistero intorno alla piccola Vienna sul mare, come la gente chiama Trie- s t e . C o m e u n a s i g n o r a i n q u i e t a , è s o s p e s a i n u n p a s s a t o a u s t r o - u n g a r i c o ricco di cimiteri. Vi abitava- n o b a n c h i e r i e m e r c a n t i cosmopoliti, come testimo- niano i sette cimiteri - catto- l i c o , e b r a i c o , i s l a m i c o , greco-ortodosso, serbo-orto- dosso, evangelico e militare con tombe di tutte le religio- n i . L a c i t t à o s p i t a l a p i ù grande sinagoga europea, una moschea e una bellissi- ma chiesa serbo-ortodossa, la basilica di San Spiridione, ornata da mosaici dorati e cupole e guglie in stile orien- t a l e . C i s o n o p o i d i v e r s e c h i e s e l u t e r a n e , v a l d e s i , metodiste e anglicane. Il visitatore appassionato di storie di fantasmi dovreb- be cercare Piazzetta Bar- bacan - sempre nel quartie- re della Città Vecchia: la leggenda vuole che in questo l u o g o a b i t i u n a s i g n o r a soprannominata la Stranie- ra. "È una leggenda metro- politana ambientata lì, vici- no all'Arco di Riccardo, una zona che il genio letterario J a m e s J o y c e f r e q u e n t a v a molto per il gran numero di osterie", racconta Deiuri. La Straniera è una sorta di fan- tasma della Dama Bianca, una di quelle che si vedono nelle zone rurali di molti Paesi e che sono associate a leggende locali di tragedie. "In qualche modo, la Stra- niera ricorda anche la leg- genda della Castellana di Duino, la signora del castello di Duino uccisa dal marito. S i c h i a m a v a E s t e r i n a e , come i suoi colleghi fanta- smi dei castelli di San Giusto e Miramare, esce con la luna p i e n a . I n q u e l l e n o t t i , s i aggira per le stanze dei suoi p a l a z z i i n c e r c a d i u n a culla". La signora Deiuri ci riferi- s c e d i u n a T r i e s t e c h e è r i m a s t a s o t t o i l d o m i n i o asburgico fino alla prima g u e r r a m o n d i a l e . " N e l l a Trieste asburgica troviamo una Trieste molto diversa, non sempre così prospera e o r d i n a t a c o m e s i d i c e v a all'epoca", sottolinea l'autri- c e . " L a T r i e s t e a s b u r g i c a esprimeva la visione della v i t a d i r i c c h i m e r c a n t i e famosi scrittori, ma dava voce anche alla gente comu- ne. C'era una città sotterra- nea, che non fa parte della storia, un luogo che riemer- ge nelle leggende e nei feuil- leton - opere di narrativa che rispondono al gusto popola- re e che vengono stampate a puntate su giornali e riviste". "Alcune storie sono leg- gende, altre sono fatti di cro- n a c a " , s p i e g a D e i u r i . " I l quarto e il quinto capitolo sono dedicati a personaggi reali e letterari legati a Trie- ste". La città ha prodotto scrit- t o r i b r i l l a n t i c o m e I t a l o S v e v o , U m b e r t o S a b a e Claudio Magris. Ma tra gli autori triestini più venerati ci sono Rainer Maria Rilke e James Joyce, che a Trieste vissero e trovarono ispira- z i o n e . J o y c e d i v e n n e i l m i g l i o r a m i c o d i S v e v o e soggiornò, si ubriacò e scris- se a Trieste per 16 anni. Oggi lo scrittore tedesco di gialli Veit Heinichen vive nel borgo di Duino, vicino al castello che si affaccia sul mare. Il castello di Duino ha ospitato Rainer Maria Rilke nel 1912. F a n t a s m i e v a m p i r i i n lutto abitano i castelli e i magnifici palazzi di Trieste. Anche un maestro dell'hor- r o r g o t i c o c o m e i l c o n t e estone Stanislao Eric von Stenbock ha citato Trieste nel suo classico racconto del macabro, La vera storia di u n v a m p i r o . " I l s u o l i b r o u s c ì t r e a n n i p r i m a d e l famoso romanzo Dracula di Bram Stoker", spiega Deiuri. "Stanislaus Eric von Sten- b o c k c i t a v a T r i e s t e c o m e meta occasionale del Conte Vardalek, un vampiro il cui n o m e d e r i v a d a l f o l k l o r e slavo". Secondo Deiuri, gli ameri- cani potrebbero essere inte- r e s s a t i a u n a s t o r i a c h e richiama il personaggio folk- loristico del cavaliere senza testa presente nelle leggen- de, nella letteratura e nel cinema europei e nordame- ricani. "Pensate al famoso r a c c o n t o d i W a s h i n g t o n Irving, La leggenda di Sleepy Hollow", dice. "Quel perso- naggio mi ricorda il fanta- sma senza testa del nostro C a s t e l l o d i S a n G i u s t o " . Secondo la leggenda, i solda- ti fantasma si aggirano nel cortile, nelle sale e nei sot- terranei del castello nelle notti di luna piena. Il loro c a p i t a n o , B a b u d e r , c h e aveva un aspetto infernale ed era vestito con un'arma- tura, porta la testa sotto il braccio. La leggenda narra che fu decapitato dopo aver tentato di rubare un tesoro. Ma esiste un'altra versione della storia: Babuder appare s e n z a t e s t a p e r c h é l ' h a nascosta da qualche parte. Chi la trova, troverà anche un tesoro sepolto con essa". La signora Deiuri afferma che Trieste vanta una lunga tradizione massonica. "Le logge massoniche triestine nacquero dopo che l'impera- t o r e C a r l o V I d ' A s b u r g o dichiarò Trieste porto franco nel 1719", spiega. Dopo la Rivoluzione francese, i mas- soni furono accusati di ado- rare Lucifero. "E le Case del Diavolo a Trieste erano le loro case. Gli spiriti li perse- guitavano una volta che i fratelli erano morti", dice. D e i u r i r i t i e n e c h e n e i momenti di crisi sociale o di cambiamento significativo, i temi legati al mistero rie- mergano sempre, e c'è un rinnovato interesse per la Weird Fiction, un sottoge- nere della narrativa che uti- l i z z a a s p e t t i d e l f a n t a s y , dell'horror e del soprannatu- rale. Trieste è stata mitizzata come un crocevia che riflette le tensioni europee e mesco- la culture ed etnie diverse. Tradizionalmente si sente p a r l a r e t e d e s c o , i t a l i a n o , slavo e ungherese. E persino il dialetto triestino incorpora tracce di tedesco, italiano, sloveno, greco e croato. La signora Deiuri non può fare a meno di citare Nella D o r i a C a m b o n e S i r Richard Francis Burton. La prima fu la più famosa s p i r i t i s t a d i T r i e s t e c h e animò un salotto di attività intellettuali. Tra i suoi ospiti c ' e r a n o g l i s c r i t t o r i I t a l o Svevo, Gabriele D'Annunzio e Tommaso Marinetti. Que- st'ultimo è stato console bri- tannico, esploratore, scritto- re, orientalista e spadaccino, visse a Trieste per 18 anni f i n o a l l a m o r t e n e l 1 8 9 0 . Entrambi mantennero un delicato equilibrio di eccen- tricità, ispirazione, dramma, mistero ed emozione. La città di frontiera che incarnava la prospera multi- c u l t u r a l i t à d e l l ' i m p e r o austro-ungarico è ancora oggi un misterioso "nulla", per riprendere un'espressio- ne del famoso giornalista e scrittore di viaggi, il gallese Jan Morris. Eppure, Trieste è u n l u o g o u n i c o n e l s u o genere, dove tutto è possibi- le. Deiuri dice che "in questi tempi incerti, la riscoperta del passato aiuta a immaginare un futuro. La gente incontra i propri demoni interiori nei personaggi di certe strane storie per disinnescarli" Il Faro della Vittoria, uno dei luoghi stregati di Trieste (Artwork and copyright: Lisa Deiuri)

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