Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1483435
www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022 S o n o p a s s a t i s e i a n n i d a i d e v a - stanti terremoti che hanno squar- ciato l'Italia cen- t r a l e , c a u s a n d o m o r t e , distruzione e dolore. Le per- s o n e h a n n o p e r s o l e l o r o case, i loro cari e, in molti casi, i loro mezzi di sostenta- mento; hanno perso la loro comunità, la loro rete sociale e il loro patrimonio familiare. Forse nulla si avvicina all'i- dea di perdita totale, comple- ta, quanto ciò che la gente di Amatrice, di Norcia, di Castelluccio ha vissuto in quelle ore drammatiche. E forse nulla lo simboleggia meglio dell'immagine cruda e straziante della facciata della Basilica di San Benedet- t o d o p o i l t e r r e m o t o , u n muro solitario con il vuoto alle spalle, dove solo pochi minuti prima la storia, la spi- ritualità e la devozione ave- vano riempito lo spazio di bellezza. Un muro solitario e delle macerie. Niente di più. Molti italiani, guardando quell'im- magine, si sono sentiti smar- riti. hanno sentito una fitta al cuore e un peso all'anima perché quell'immagine rac- c h i u d e v a l a t r a g e d i a d e i nostri connazionali, il loro dolore, ma rappresentava anche una perdita devastante per il nostro patrimonio arti- stico, qualcosa che appartie- ne a ciascuno di noi, in quan- t o i t a l i a n i . È n o s t r o , è intessuto in ogni fibra del nostro essere, o almeno così dovrebbe essere. Leggendola così, non sor- p r e n d e c h e l a r i n a s c i t a della Basilica di San Bene- detto sia diventata l'epitome e il simbolo della rinascita della città stessa, un inno alla resilienza, una fenice che risorge, un omaggio alla vita e all'eternità. Emanuela D'Abbraccio, conservatrice che ha lavorato alla ricostru- zione della Basilica, lo ha detto bene a La Repubblica, p a r l a n d o d e l s u o l a v o r o : "Recuperare queste pietre mi f a c a p i r e c h e l a v i t a p u ò t o g l i e r c i m o l t o , m a p u ò anche restituirci. È quasi una resurrezione". D'Abbraccio lavora da un anno al restauro della Basilica e ritiene che il suo crollo sia stato uno shock enorme per la gente di Nor- cia, perché la chiesa è "parte integrante del nostro tessuto sociale" e la sua perdita è s t a t a s c o n c e r t a n t e p e r l a gente del posto. M a i n q u e s t i g i o r n i l a Basilica è viva, piena di per- sone al lavoro: davvero come una fenice, sta risorgendo dalle sue ceneri. I lavori di restauro e ricostruzione sono iniziati nel dicembre 2021 e dovrebbero concludersi entro la fine del 2025, anche se gli esperti dicono che bisogna avere pazienza: se da un lato è bello avere una data certa, dall'altro potrebbe volerci più tempo a causa degli ingenti danni causati dal terremoto e del minuzioso lavoro di rico- noscimento e catalogazione delle pietre e delle murature emerse dalle macerie, che saranno poi utilizzate per ricostruire l'edificio. Il processo è diviso in due fasi: la prima, in corso e della durata complessiva di 30 mesi, si concentrerà sul recu- pero della struttura architet- tonica ed è supervisionata dal Ministero della Cultura ( M i C ) . L a s e c o n d a f a s e , sponsorizzata da Eni, una delle più importanti aziende energetiche italiane, si occu- perà del restauro di tutti i manufatti e le decorazioni superstiti: questa parte del progetto dovrebbe durare 24 m e s i . D ' A b b r a c c i o , c h e attualmente è impegnata nel recupero di tutti gli elementi architettonici e murari neces- sari alla ricostruzione della Basilica, afferma che non si tratta di un compito facile, perché molti di questi ele- menti "sono in pezzi e dob- biamo cercare ogni sezione in diversi bancali, selezio- nandoli in base a specifiche tipologie: dai piedistalli ai capitelli. E poi, c'è l'enorme varietà di materiali che sono stati utilizzati per costruire e ricostruire la Basilica nel corso dei secoli, dopo altri terremoti". D'Abbraccio ha detto che finora sono stati catalogati più di 4.800 pezzi, alcuni dei quali appartengo- n o a v e r s i o n i p i ù a n t i c h e della chiesa. C'è ancora molto da fare, certo, ma alcuni importanti traguardi sono già stati rag- giunti: l'antica cripta, ad esempio, è stata completa- mente restaurata ed è stata realizzata una speciale coper- tura per consentire i lavori anche in caso di maltempo. Il progetto nella sua inte- rezza costerà circa 12 milioni di dollari, ed è stato portato avanti con una triplice atten- zione: utilizzare il materiale originale per la ricostruzione, salvare e rinforzare le parti d e l l a s t r u t t u r a c h e s o n o sopravvissute al terremoto e garantire che le nuove por- zioni dell'edificio siano sicure e f o r t i i n m o d o d a p o t e r potenzialmente resistere alla furia di un altro terremoto. Dal punto di vista estetico e artistico, si è deciso di rima- nere fedeli all'aspetto che la Basilica aveva prima del crol- lo, cioè a quello acquisito nel XVIII secolo. È stato inoltre deciso che tutti gli affreschi e gli intonaci originali soprav- vissuti - stiamo parlando solo del 10% dell'intera costruzio- ne - saranno integrati nella nuova struttura, ma saranno comunque riconoscibili come indipendenti dalle porzioni restaurate. Queste ultime saranno costruite seguendo i progetti e utilizzando mate- riali compatibili con gli origi- nali. Tutti gli elementi figura- tivi distrutti dal terremoto, dalle statue agli altorilievi, saranno ricreati in uno stile semplificato, per evitare la pura imitazione dei dettagli barocchi che abbiamo perso. Fondamentale è, ovvia- mente, fare in modo che la "nuova" Basilica sia solida e possa resistere ad altri terre- moti, qualora dovessero veri- ficarsi. Per questo motivo, alcune parti dell'edificio par- ticolarmente importanti per la sua stabilità - archi, nerva- ture e campanile, per esem- pio - saranno costruite con mattoni, più leggeri e resi- stenti della pietra in caso di evento sismico. Per tutte le altre aree saranno utilizzate le pietre originali recuperate. La parte della vecchia chiesa rimasta in piedi sarà rinfor- zata e messa in sicurezza. Così, in soli tre anni, la Basilica di San Benedetto - che, tra l'altro, è il Santo Patrono d'Europa - potrà ria- prire le porte, accogliendo la sua gente, come ha fatto per secoli. Non è la prima volta che questa bella fenice risor- ge dalle ceneri e, come ogni volta, la sua rinascita porta con sé quella della comunità che rappresenta. La Basilica di San Benedetto e la rinascita di Norcia Lo splendore della Basilica di San Benedetto prima del terremoto. Potremmo rivederla così già nel 2025 (Photo: Christa Eder/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO