L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-3-2022

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25 GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Il proverbio "il vino fa buon sangue" ha origini molto antiche (Photo: Artur Balytskyi/Dreamstime) I l b u o n v i n o f a buon sangue: gli italiani amano dirlo mentre si versano un a l t r o b i c c h i e r e d i rosso sostanzioso, spesso a cena con gli amici. Ma da dove deriva questa espressio- ne popolare e c'è del vero in essa? Secondo un articolo pub- blicato sul blog Wine Shop, questo proverbio è secondo per popolarità, tra gli amanti del vino, solo al famosissimo latino in vino veritas, "trove- rai la verità nel vino". E se siete stati alticci almeno una volta nella vita, sapete quanto sia facile dire la propria opi- nione dopo uno o due bic- chieri... Ma il nostro buon vino fa buon sangue e in vino veritas hanno molto di più in comu- ne che non il fatto di parlare di vino: entrambi hanno radi- ci piuttosto antiche. Sembra che il buon vino fa buon san- gue possa essere una variante di un'altra espressione latina, vinum laetificat cor hominis, ovvero "il vino rende felice il cuore dell'uomo", contenuta nel Salmo 104, 15. Natural- mente, per trovare queste parole esatte è necessario avere a portata di mano la Vulgata, cioè la versione lati- na della Bibbia, tradotta dal greco da San Girolamo nel IV secolo d.C. Contrariamente a quanto molti credono, i libri originali della Bibbia furono scritti, molto probabilmente, in aramaico, poi tradotti in greco ed ebraico. Ma il latino era la lingua più parlata in gran parte dell'Impero, dove il Cristianesimo era diventato la religione principale, quindi esistevano versioni latine della Bibbia basate sulle tra- duzioni dei libri "ufficiali" greci ed ebraici. Il problema era che ogni traduttore dava un tocco personale al proprio lavoro, spesso complicando le cose quando si trattava di interpretare le idee bibliche, cosa che il Papa non apprez- zava. Fu infatti la gerarchia ecclesiastica romana a chie- dere a Girolamo di realizzare una traduzione ufficiale in latino della Bibbia, in modo che i fedeli potessero farvi riferimento in modo univoco. Fu chiamata Vulgata, che possiamo tradurre approssi- mativamente come "per il popolo", perché l'opera di Girolamo voleva diventare il libro di riferimento per tutti i cristiani. E così è stato, se si pensa che ancora oggi tutte le traduzioni mondiali si basano su di essa e che la Vulgata rimane la versione ufficiale latina della Bibbia. Perché parliamo di storia dei testi, vi chiederete, e non di vino? Abbiate pazienza, vi a s s i c u r o c h e t u t t o h a u n senso! La Vulgata ha goduto di grande popolarità tra i fedeli per molti, molti secoli e que- sto è importante da sapere, perché sono state persone n o r m a l i c o m e v o i e m e a estrarre la frase vinum laeti- f i c a t c o r h o m i n i s - c h e , abbiamo visto, proviene dai Salmi - dal contesto biblico e a iniziare a usarla nella vita quotidiana. Probabilmente erano d'accordo con ciò che le antiche comunità ebraiche, che scrissero i Salmi, pensa- vano del vino: che potesse avere un effetto positivo sulla salute o, secondo altri, che bere rendesse felici, e quindi anche il cuore sarebbe stato felice. O r a , a m e s e m b r a c h e entrambe le versioni possano essere vere: bere vino può certamente rendere felici, e g l i E b r e i , p r o p r i o c o m e i Greci e i Romani, credevano che il vino avesse caratteristi- che medicinali, tanto che il suo consumo era spesso pre- scritto dai medici, soprattutto per migliorare la circolazione s a n g u i g n a e l a s a l u t e d e l cuore. È facile capire, quindi, come sia avvenuto il breve passo da "il vino rende felice il cuore dell'uomo" a "il buon vino fa buon sangue". E sapete una cosa? I nostri a n t e n a t i p o t r e b b e r o a v e r avuto ragione fin dall'inizio, perché una ricerca condotta circa 20 anni fa in Inghilterra h a d i m o s t r a t o c h e a l c u n i componenti presenti nei semi d'uva agiscono come vasodi- latatori naturali e apportano benefici sia al cuore che al s a n g u e . Q u e s t e s o s t a n z e , chiamate oligomeri pro- cianidolici, sono presenti in g r a n d i q u a n t i t à n e l v i n o , quindi non è necessario più di un bicchiere al giorno per beneficiare dei loro effetti. Non sono la stessa cosa del resveratrolo, sostanza altret- tanto benefica che si trova nella buccia dell'uva, ma che nel vino è presente in quan- tità molto ridotte. Insomma, sembra proprio che il buon vino faccia buon sangue! Curiosità italiane: perché si dice che "il vino fa buon sangue"? D i v i e t o ( d e e - v e e - a i - t o h ) significa "proi- b i z i o n e " o "interdizione". Deriva dal verbo divietare, attestato per la prima volta nel XIV secolo, che oggi non usiamo più, preferendo la versione più breve vietare. Naturalmente, sia la vecchia che la "nuova" versione del verbo hanno lo stesso signi- ficato, "proibire". D i v i e t o è u n a p a r o l a i n c r e d i b i l m e n t e c o m u n e nella nostra bella lingua, ed è molto importante se avete intenzione di guidare in Ita- lia perché si trova in molte espressioni legate al Codice della strada. Per esempio, vi capiterà di imbattervi in un cartello di divieto di sosta, che indica una zona vietata al parcheggio, o in un divie- to di sorpasso, e significa che il sorpasso è vietato. Ma il divieto può essere usato anche in altri contesti, sempre con lo stesso signifi- cato. Per esempio, se vivete in un condominio, potrebbe esserci un divieto di fare rumore dopo le 22.00 oppu- r e , q u a n d o f a t e t r e k k i n g sulle Alpi, potreste trovare dei cartelli che indicano che nella zona c'è un divieto di caccia o un divieto di pesca, che significa che la caccia o la pesca non sono permesse. Come si vede, la parola divieto è davvero onnipre- sente nella nostra lingua ed è molto utile conoscerla, per evitare di finire nei guai con le forze dell'ordine! In effet- ti, c'è un senso di ufficialità associato a questo termine, q u i n d i q u a n d o l o v e d e t e scritto da qualche parte o qualcuno vi dice che c'è un d i v i e t o d i f a r e q u a l c o s a , assicuratevi di seguire sem- p r e l e r e g o l e . Q u a n d o i l vostro amico italiano vi dice c'è un divieto di circolazione in centro, non andateci con la macchina o verrete multa- ti. Siete stati avvertiti! F a i a t t e n z i o n e , c ' è u n divieto di sosta! Careful, it's a no parking zone! Nel mio condominio c'è u n d i v i e t o p e r i r u m o r i molesti dopo le 10 di sera. Niente feste! Loud noises are forbidden in my building after 10 pm, so no parties! Il divieto di caccia è este- so a tutta la valle Hunting is forbidden in the whole valley. P a r o l a d e l g i o r n o : d i v i e t o : u n a parola che a noi italiani non piace! © Zorandim | Dreamstime.com

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