L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-17-2022

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17 GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA P ietrapertosa è un piccolo paese della provincia d i P o t e n z a , i n B a s i l i c a t a , c o n 1.200 abitanti. E' splendida- mente collocata sulle Dolo- miti Lucane, una catena m o n t u o s a c h e c o n d i v i d e nome e bellezza con le più famose cugine del Nord. Il suo nome deriva dall'impo- n e n t e p i c c o r o c c i o s o c h e accoglie chiunque visiti il paese: la natura vi ha prati- cato un foro che lo attraver- sa da parte a parte, una "pie- tra forata", o pietra perciata, che si è poi trasformata in Pietrapertosa. I l p r i m o i n s e d i a m e n t o risale all'VIII secolo a.C. e la s u a s t o r i a s e g u e i n g r a n parte quella dell'area in cui si trova. Fino al III secolo a.C. fu una colonia greca, come dimostra la forma del villaggio: quella di un anfi- teatro. Poi divenne, come il resto della regione lucana, parte dei possedimenti di Roma. I secoli delle Invasio- ni barbariche, tra il V e il IX, non furono facili per Pietra- pertosa, che fu saccheggiata da Goti, Longobardi e Bizan- tini. È interessante notare che un capo bizantino del v i l l a g g i o s i r i b e l l ò a l s u o g o v e r n a t o r e e c h i a m ò i n aiuto i Saraceni: così Pietra- pertosa divenne araba per circa 20 anni, fino all'arrivo dei Normanni nell'838. Nel corso dei secoli Pietraperto- sa cambiò padrone, come il resto del Sud: dagli Svevi agli Angiò, dagli Aragonesi a una serie di signori locali. Negli anni difficili del Risor- g i m e n t o , P i e t r a p e r t o s a dimostrò coraggio e resilien- za e partecipò ai moti carbo- nari per cercare l'indipen- denza dal dominio straniero. All'inizio del XX secolo, la s t o r i a d i P i e t r a p e r t o s a s i m e s c o l ò c o n q u e l l a d e g l i Stati Uniti, perché molti dei suoi abitanti cercarono for- tuna oltreoceano. A Pietrapertosa ci sono m o l t e c o s e d a a m a r e , s i a nell'architettura e nelle tra- dizioni che nei suggestivi paesaggi che la circondano. L ' i n s e d i a m e n t o u r b a n o è a n c o r a c l a s s i c a m e n t e m e d i e v a l e n e l l a f o r m a e nella struttura, soprattutto le strade e i vicoli del suo centro, che conducono al maestoso castello del paese, chiamato Arabat, l'antico nome datogli dai Saraceni. Q u i l e c a s e s o n o s t a t e costruite in linea e armonia c o n i l t e r r i t o r i o e c o n l a forma del terreno, con la roccia a picco sulla monta- g n a c h e d i v e n t a m u r o d i cinta della casa. Uno degli eventi più tra- dizionali di Pietrapertosa si svolge nella tarda primavera e si chiama Festa di Mag- gio, anche se si svolge a giu- gno. Il suo fulcro è lo sposa- lizio degli alberi, in cui parti d i d u e a l b e r i d i v e r s i , u n cerro e un agrifoglio, vengo- no uniti in un matrimonio simbolico. L'evento, che ha radici molto antiche, si svol- g e t r a d i z i o n a l m e n t e i l 1 3 g i u g n o ( S a n t ' A n t o n i o d a Padova) e vuole onorare gli alberi come simbolo di pro- sperità. Essendo situata nel Parco di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti Lucane, Pietraper- tosa può essere un perfetto punto di partenza per diver- si percorsi di trekking, se amate scoprire la natura a piedi. Ma forse Pietraperto- sa è soprattutto legata al Volo dell'Angelo, con il quale si può volare, salda- mente attaccati a un cavo d'acciaio, tra Pietrapertosa e la vicina frazione di Castel- mezzano: un percorso moz- zafiato di 1 km, sospesi a 400 metri di altezza. Se l'adrenalina non fa per v o i , n o n p r e o c c u p a t e v i , potrete rilassarvi e gustare la cucina locale: se vi trovate in città nel periodo di Carne- v a l e , n o n d i m e n t i c a t e d i assaggiare la rafanata, una sorta di frittata a base di uova, formaggio e rafano. In q u e s t o p e r i o d o d e l l ' a n n o sono protagoniste le casta- gne, mentre a dicembre, nel giorno di Santa Lucia, potre- te assaggiare la cuccia, un piatto tradizionale a base di grano arricchito con ceci e fave. Se amate la carne, allo- ra non perdetevi Pietraper- tosa: la zona è rinomata per la qualità dei suoi salumi, tra cui i cotechini. In questo angolo di Basilicata c'è dav- v e r o m o l t o d a f a r e e d a godere, anche volando tra le montagne. I n inglese la chiamia- mo Indian summer, in italiano estate di S a n M a r t i n o . E n t r a m b i i c a s i s i riferiscono a quel periodo i n s o l i t a m e n t e c a l d o c h e spesso si verifica nel mese di novembre. Lungi dall'es- sere una certezza, l'estate di San Martino è circondata da molte leggende, ma la più curiosa è probabilmente quella legata al suo nome. San Martino è una figura importante della cristianità, è noto per aver abbandona- t o l ' e s e r c i t o r o m a n o p e r diventare un miles Christi, un soldato di Cristo. Le sue agiografie raccontano che si r e s e c o n t o d e l l a s u a f e d e q u a n d o i n c o n t r ò , m e n t r e lasciava la città di Tours sul suo cavallo, un povero senza v e s t i t i , e s t r e m a m e n t e infreddolito. Senza pensarci due volte, Martino si tolse il mantello di lana, lo tagliò e n e d i e d e m e t à a l p o v e r o . Dopo l'evento, quel giorno il sole tornò nel cielo e lì rima- se, riscaldando i giorni di metà novembre in cui si cre- deva fosse avvenuto il fatto (San Martino si festeggia l'11 del mese). Quella notte, Martino sognò Cristo, che gli spiegò di essere il mendi- cante a cui aveva donato il suo mantello. Ecco perché la n a t u r a , s p e s s o , d e c i d e d i r e g a l a r c i c a l o r e i n u n momento insolito: per cele- brare la conversione di Mar- tino e il suo atto di carità. È interessante notare che la scienza ci offre una spie- gazione ragionevole dell'e- state di San Martino, alme- no nei Paesi mediterranei. Gli esperti meteo dicono che questi giorni insolitamente caldi potrebbero essere cau- sati dall'espansione dell'an- ticiclone spagnolo più in là nel Mediterraneo, cosa che non accade ogni anno, ma ciclicamente. L'estate di San Martino è celebrata anche nella lette- ratura italiana: la famosa p o e s i a d e l p r e m i o N o b e l G i o s u é C a r d u c c i S a n Martino è dedicata a questo periodo speciale, e ci sono r i f e r i m e n t i a n c h e i n N o v e m b r e d i G i o v a n n i Pascoli. E poiché l'estate si s v o l g e t r a d i z i o n a l m e n t e nelle settimane intorno al g i o r n o d i S a n M a r t i n o , a metà novembre, possiamo citare anche un paio di vec- chi proverbi che alludono a ciò che si potrebbe fare in questi giorni più caldi: A San Martino, tappa il barile e a s s a g g i a i l t u o v i n o , o p p u r e O c a , c a s t a g n e e v i n o p e r f e s t e g g i a r e S a n Martino. La tradizione del mese: l'estate di San Martino Un affresco della scuola del Ghirlandaio, con San Martino che condivide il suo man- tello con un povero (Photo: Conde/Dreamstime) Una veduta mozzafiato di Pietrapertosa, che mostra la bellezza del luogo dove sorge, nelle Dolomiti Lucane (Photo: Rudi1976/Dreamstime) Il borgo italiano del mese: Pietrapertosa

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