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25 GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2022 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA Napoli ha più chiese e luoghi sacri di Roma: guarda quelle cupole! (Photo: Andremichel/Dreamstime) N el XVIII seco- l o , i n p i e n a epoca baroc- c a , N a p o l i , una delle più b e l l e c i t t à i t a l i a n e , e r a c o n o s c i u t a c o m e l a c i t t à delle cinquecento cupole, per il numero di chiese che si potevano ammirare nel suo centro storico. I n e f f e t t i , i l c a p o l u o g o campano conta circa mille chiese ed edifici religiosi sul suo territorio, più della città santa per definizione, Roma, che ne ha "solo" novecento. N o n è u n a d i f f e r e n z a enorme, certo, ma si sa che noi italiani siamo appassion- ati di campanilismo, l'abitu- dine di idolatrare la propria città fino all'eccesso, quindi c ' è d a s c o m m e t t e r e c h e i napoletani siano piuttosto orgogliosi della superiorità d e l l a l o r o c i t t à i n q u e s t o campo! Le prime chiese di Napoli furono costruite poco prima dell'Editto di Milano del 313 d.C., quando l'imperatore Costantino dichiarò la lib- ertà di culto per i cristiani nell'Impero Romano. Anco- r a o g g i , p o s s i a m o v e d e r e tracce di questi primi luoghi di culto paleocristiani negli ipogei di molte chiese napo- letane. È il caso, ad esempio, d e l l a B a s i l i c a d i S a n Pietro ad Aram, costruita originariamente nel XII sec- olo e ampliata nel XVII, o delle chiese di San Giorgio Maggiore e San Giovan- ni Maggiore. Altre riman- gono vive inglobate nell'ar- chitettura di edifici creati in secoli più vicini a noi. Altre a n c o r a s o n o s o t t o t e r r a , i n t a t t e , n e l l e c a t a c o m b e della città, proprio come a Roma. N a p o l i è , a n c o r a o g g i , profondamente legata alla s u a s p i r i t u a l i t à e a l l e p r a t i c h e r e l i g i o s e , e l o è s e m p r e s t a t a . N o n s o r - prende, quindi, vedere tante chiese che adornano le sue strade. Non tutte sono in uso, non tutte sono in con- d i z i o n i o t t i m a l i , p r o p r i o c o m e q u e l l e d i u n a l t r o luogo incredibile della nos- tra bella penisola: Palermo. Eppure, anche quelle abban- donate da secoli - forse per- ché le ricche famiglie che le avevano commissionate non esistono più o, più prosaica- m e n t e , p e r c h é i l n u m e r o e s i g u o d i f e d e l i n o n n e richiede più l'uso - rendono omaggio alla grandezza degli artisti e degli architetti che le hanno create e, soprattut- to, alla fede dei napoletani. Anche nel loro stato fatis- cente, affascinano e attrag- gono: sono ancora un luogo di fede profonda e pura. Ma sono ancora di più le chiese che colpiscono per la loro maestosità e bellezza, e che possiamo visitare ancora oggi. Ricordiamo, ad esem- pio, l'unico esempio ancora esistente di chiesa altome- dievale a Napoli, San Gio- vanni a Mare, ma anche esempi di architettura goti- c a , c o m e S a n L o r e n z o Maggiore o San Pietro a Majella. N o n s i p u ò p a r l a r e d i chiese a Napoli senza men- zionare la splendida Cap- pella di Sansevero, un tempo cappella privata della famiglia Sansevero, che la fece costruire nel XVIII sec- olo. Il suo committente, Rai- m o n d o d i S a n s e v e r o , e r a infatti un personaggio parti- c o l a r e : r i t e n u t o u n a l c h i m i s t a , s i d i c e v a c h e fosse riuscito a pietrificare per magia i vasi sanguigni di u n c o r p o u m a n o . O g g i c o n o s c i a m o l a C a p p e l l a anche perché ospita il Cristo Velato, una scultura mar- morea del Cristo Morto così bella che si pensava fosse stata creata anch'essa con la magia. Naturalmente non p o s s i a m o d i m e n t i c a r e i l Duomo di Napoli, la Catte- d r a l e d i S a n t a M a r i a A s s u n t a , un equilibrato mix di stili architettonici, dal gotico medievale al neogoti- co ottocentesco: la chiesa è nota per ospitare il famoso T e s o r o d i S a n G e n n a r o , ovvero tutti i gioielli e gli ori che il popolo napoletano ha donato al santo o che i ricchi fedeli facevano commission- are in suo onore. È qui che ogni anno, due volte all'an- no, avviene il miracolo del sangue di San Gennaro. L'ultima curiosa chiesa n a p o l e t a n a c h e v o g l i a m o citare è la barocca Santa Maria delle Anime del P u r g a t o r i o a d A r c o (XVII secolo), commissiona- ta da un gruppo di ricche famiglie napoletane perché diventasse il loro luogo di sepoltura. La chiesa, già di per sé bella, colpisce soprat- tutto per una cosa: i teschi e le ossa che decorano la fac- ciata, un chiaro indizio della destinazione dell'edificio. Lo sapevi che Napoli ha più chiese di Roma? Q uindi (kween- d e e ) d e r i v a d a l l ' e s p r e s - sione volgare latina eccum inde, "qui da questo punto", che poi si è trasformata in cum inde, attraverso una serie di mutazioni linguis- tiche fondamentali che cam- biano il modo in cui pronun- ciamo le parole quando le pronunciamo velocemente. Ah, la bellezza e i misteri d e l l e l i n g u e e d e l l a l o r o evoluzione! Q u e s t o t e r m i n e m o l t o comune può essere tradotto in inglese in molti modi, tra cui "therefore", "according- ly", "hence" e "thus". Per esempio, possiamo dire Ho f i n i t o t a r d i d i l a v o r a r e , quindi non sono andato a fare la spesa. È noto che C a r t e s i o s c r i s s e i n l a t i n o Cogito ergo sum, che noi traduciamo in italiano come Penso, quindi sono. S p e s s o , p e r ò , s i p u ò tradurre anche con "so" in inglese, ma soltanto quando i n t r o d u c e u n a f r a s e c h e mostra la conseguenza della precedente, proprio come in "The test was way too long, s o I c o u l d n ' t f i n i s h i t i n time": in italiano tradurrem- mo quel "so" con quindi (Il test era troppo lungo, quin- di non sono riuscito a finirlo in tempo). È interessante notare che quindi ha avuto una gamma di significati molto più var- iegata durante il Medioevo e i l R i n a s c i m e n t o , q u a n d o poteva essere anche un loca- t i v o , c i o è p o t e v a e s s e r e u s a t o p e r i n d i c a r e l a p o s i z i o n e d i q u a l c o s a , o poteva avere un significato t e m p o r a l e , p e r i n d i c a r e q u a n d o q u a l c o s a a v e v a luogo. Strano, per le orec- chie moderne: decisamente antiquato! Ho sentito parlare molto b e n e d i q u e l r i s t o r a n t e quindi ho prenotato lì I h e a r d a l o t o f g o o d things about that restaurant, therefore I booked there E' stato molto maleduca- t o , q u i n d i a g i r ò d i c o n - seguenza H e ' s b e e n v e r y r u d e : therefore I will act accord- ingly. Credevo che mi chiamassi tu, quindi non ho telefonato! I thought you were call- ing me, so I didn't ring you myself! Parola del giorno: quindi - quando devi giustificarti! © Teodor Lazarev | Dreamstime.com