L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-15-2022

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GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2022 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT difficoltà patite dalle loro dirette avversarie. Per quanto con maggiori disponibilità economiche, le 'big' della Serie B hanno parec- chi problemi da risolvere ed è difficile credere che tutto possa essere sistemato solo ricorrendo al mercato invernale o contando solo su serie fortunate nelle par- tite di ritorno. La Reggina - attualmente seconda in classifica - deve ritrovare fluidità di gioco. Il Genoa - chiusa l'era Blessin - pare in ripresa sotto la guida di Gilardino: durerà? Il Bari - che non ha nulla da perdere ed è una macchina da gol - può impensierire, ma non sem- bra avere una profondità di orga- nico sufficiente per puntare al primo posto. Il Parma è il classi- co gigante addormentato, ma 10 punti di distacco paiono davvero tanti. Ternana e Pisa rincorrono, ma non paiono avere un tasso tecnico abbastanza elevato per centrare la promozione diretta. Il Brescia, invece, soffre per le incertezze societarie e una rosa ridotta all'osso. Il Palermo (oggi lontanissimo, a -16) è atte- so da un super mercato di ripara- zione, ma sembra ormai tardi. Notizie da Cagliari? Liverani seguita a navigare a vista, ma i rossoblù (vista la profondità dell'organico) non possono ancora essere considerati fuori dai giochi. I l Frosinone è sorprendente- mente primo in classifica nel difficilissimo campionato di Serie B, ma i numeri della squa- dra allenata da Fabio Grosso (l'ex terzino sinistro Campione del Mondo nel 2006) giustifica- no assolutamente questo prima- to. I ciociari hanno sin qui fatto registrare un cammino impres- sionante, caratterizzato da 11 vit- torie, 3 pareggi e solo 3 sconfit- te. Il 'Benito Stirpe' è pratica- mente un fortino inespugnabile: tra le mura amiche, il Frosinone ha raccolto 20 dei 36 punti, segnando 12 gol e subendone solo 2. Proprio i numeri del rendi- mento difensivo sono il 'fiore all'occhiello' del percorso dei 'Canarini': con sole 10 reti subi- te, la retroguardia, capitanata dall'esperto Lucioni, è nettamen- te la meno perforata della cadet- teria e questo dato trova confer- ma nel fatto che il Frosinone sia addirittura la squadra di Serie B che concede meno tiri agli avversari. L'attacco ciociaro, per quanto non possa vantare i numeri 'da urlo' della difesa, sta comunque facendo registrare un buon rendimento: con 25 reti realizzate è il terzo miglior reparto del torneo (a pari merito con quello del Modena). MIX DI SPENSIERATEZ- ZA ED ESPERIENZA - Il Frosinone è la squadra con la rosa più giovane di tutta la Serie B (età media di 24,6 anni) e la spensieratezza che caratterizza questa 'linea verde' sta facendo la differenza, consentendo alla squadra di Grosso di approcciare con serenità ed entusiasmo ogni partita. La tecnica di Caso (23 anni), la potenza di Moro (21 anni, esordiente in B, ma ottimi nume- ri in C), la concretezza di Mulattieri (22 anni, scuola Inter, capocannoniere della squadra con 5 gol), l'affidabilità tra i pali di Turati (21 anni) e le geometrie di Boloca (23 anni) sono i princi- pali perni su cui poggia il gioco del Frosinone. A completare il quadro, la giusta dose di esperienza garanti- ta dai 'senatori': Lucioni (35 anni) è il comandante della dife- sa, Mazzitelli (27 anni) ha porta- to ritmo e qualità 'da Serie A', gli 'strappi' di Garritano (28 anni) sono una minaccia costante sulla fascia sinistra, Rohden (31 anni, già 3 gol per lui) sta viven- do una seconda giovinezza e ha ritrovato addirittura la maglia della Nazionale svedese. GIOCO PROPOSITIVO, DIFESA 'EUROPEA' - Il 4-3-3 di Grosso punta sulla propositi- vità (il Frosinone guida anche la classifica dei tiri realizzati) e, imperniato sul movimento costante, segue binari ben col- laudati: la squadra si muove all'unisono, facendo dell'occu- pazione dinamica degli spazi il marchio di fabbrica offensivo. In questo modo gli avversari perdo- no i punti di riferimento, mentre il portatore di palla ciociaro ha sempre uno 'scarico comodo' per appoggiare il pallone, o un varco attraverso cui procedere la propria avanzata. Come già detto, però, il Frosinone può vantare anche la miglior difesa del torneo: oltre alla bella stagione di Turati, que- sto dato è figlio di una precisa scelta tattica di Grosso: i 'Canarini', infatti, non sono una compagine che difende arroccata a protezione della propria porta, ma cercano di adottare uno stile 'europeo', schierando una retro- guardia sempre molto alta e aggressiva, senza timore di accettare duelli 'uno contro uno' e di lasciare molto campo alle spalle dei centrali difensivi. PROGETTO SERIO - Il Frosinone è comparso sui radar del 'calcio che conta' nel 2015, dopo il doppio salto - dalla C alla A - sotto la guida di Roberto Stellone. La parabola dei ciociari non è comunque stata effimera: dal 2015 i 'Canarini' hanno disputato un'altra annata in Serie A e tutti i tornei di vertice in Cadetteria. La stagione 22/23 è comincia- ta un po' a fari spenti: la squadra dello scorso anno è stata rivolu- zionata, ma Grosso (arrivato in Ciociaria due stagioni prima, per sostituire Alessandro Nesta) ha saputo sfruttare i talenti messigli a disposizione dalla società - dando fiducia a giovani ambizio- si e alimentando la voglia di rivincita dei più esperti -, assem- blando una formazione che non smette di stupire. Il progetto della società è serio: gli investimenti ci sono, ma non sono mai 'esagerati' e si prosegue a lavorare con lungimi- ranza, scegliendo calciatori affa- mati e - soprattutto - funzionali al disegno tattico dell'allenatore. La proprietà è attiva e avveduta anche nella gestione extra- campo: i tempi dello stadio 'Matusa' - impianto di un'altra epoca, situato tra i palazzi del centro città - sembrano davvero lontani. Oggi il Frosinone gioca al 'Benito Stirpe', un 'gioiellino' di 16mila posti coperti e può avvalersi di un centro sportivo all'avanguardia (e un'altra strut- tura è in procinto di essere rea- lizzata a Fiuggi). LE AVVERSARIE - Ad oggi la squadra di Grosso pare lanciatissima verso la promozio- ne diretta: oltre ai loro meriti, infatti, in questa prima parte di stagione, i 'Canarini' hanno anche potuto contare sulle grosse Il Frosinone vola nel difficilissimo campionato di Serie B: chi potrà frenare la corsa della rosa più giovane? STEFANO CARNEVALI Minas. Anche per gli umbri è arrivata la terza vittoria in altret- tante gare e con lo stesso risulta- to della semifinale dominata da Trento: un roboante 0-3 (19-25, 19-25, 17-25) che ha restituito la differenza di forza tra le due squadre. In effetti, il match non è mai stato in discussione: la profondità della rosa perugina è stata tale che le rotazioni non hanno mai abbassato la qualità del sestetto in campo. Gli umbri hanno dominato con il servizio e chiuso la pratica con l'efficacia dell'attacco guidato dal cecchino Semeniuk. I primi due set una formalità sin dall'inizio, nel terzo il Minas ha resistito ma poi è crollato in modo fragoroso. DERBY SEGNATO - Perugia continua una stagione strepitosa. La Sir Safety è una corazzata che, dopo aver centra- to gli obiettivi Supercoppa e Mondiale per Club, potrebbe puntare ad uno storico 'grande slam' (aggiungendo Coppa Italia, Scudetto e Champions League). Gli uomini di Anastasi, come logico, partivano con i favori del pronostico nella finale del Mondiale per club, ma Trento ha venduto 'cara la pelle' costringendo gli umbri a disputa- re una grande partita. La Itas, con un super servizio ha messo costantemente sotto pressione la difesa avversaria, 'scappando' più volte in avanti. Perugia, però, è caratterizzata da una straordi- naria resilienza e, con il consueto apporto dalla lunga panchina, non ha mai perso contatto con la gara, riuscendo a rientrare dopo la sconfitta nel primo set (20-25) e vincendo la seconda, 'tiratissi- ma' sezione di gara (25-23). La svolta è stata nella terza partita: ancora equilibratissima, ancora contraddistinta dalla rimonta di Perugia dopo l'ottimo avvio di Trento. Leon è stato l'eroe del terzo set: sue le giocate che hanno 'segnato il solco' e affos- sato le speranze dell'Itas. Finendo 27-25 per Trento è stata una 'mazzata' sul morale. L'ultimo set ha visto il dominio perugino: Trento, smarrite le sicurezze dei set precedenti, è via via calata anche dal punto di vista fisico; Perugia, di contro, non ha avuto più incertezze, imponendosi 25-19. La Sir Safety è così diventata Campione del Mondo per la prima volta nella storia. SEGUE DA PAG 42 L'allenatore del Frosinone Fabio Grosso (© Ettoregriffoni | Dreamstime.com)

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