L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-12-2023

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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2023 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C coinvolta in questo pro- getto e cosa l'ha spinta ad accettare il ruolo? T o m V o l f h a p e n s a t o a questo progetto dopo aver fatto delle ricerche sulle let- tere personali di Maria per il suo documentario "Maria by Callas". Mi ha chiesto di partecipare allo spettacolo e, anche se il pensiero di salire sul palco per la prima v o l t a m i i n t i m o r i v a , h o accettato. Queste lettere e questi ricordi sembrano toc- care la sua anima e volevo c o n d i v i d e r l i c o n i l pubblico. Come è strutturato lo spettacolo? Lo spettacolo è una rac- colta di lettere di Maria in tre periodi significativi della sua vita: l'eccitazione giova- nile di una carriera in erba, l ' e q u i l i b r i o t r a i r i s u l t a t i artistici e le sue relazioni e, nell'ultima parte, la gestio- ne della tristezza con estre- ma eleganza. La mia inter- pretazione delle parole di Maria si intreccia magnifi- camente con gli intermezzi dell'Orchestra. Il tutto si unisce per creare un'espe- rienza emotiva. Qual è stata la parte più difficile dello spetta- colo e perché? L a p a r t e p i ù d i f f i c i l e è stata sicuramente quella di s t a r e i n s c e n a p e r q u a s i u n ' o r a e m e z z a , p e r c h é è una cosa totalmente nuova per me. Il rapporto con il p u b b l i c o è m o l t o d i v e r s o r i s p e t t o a l c i n e m a : o g n i spettacolo è unico, è come u n a r i s p o s t a d i r e t t a a l l e persone presenti in teatro, è un rapporto sincero e arti- gianale. Non avevo mai vis- suto una cosa del genere. Lei indossa sul palco uno degli abiti della Cal- las. Come ci si sente a indossare qualcosa che le è appartenuto? Che privilegio! Mi ha aiu- tato molto a "entrare nella sua pelle", per così dire. La prima volta che l'ho indos- sato, mi sono commossa per aver addosso qualcosa che le apparteneva. E mi dà la f o r z a d i s t a r e s u l p a l c o , sento che lei è con me in qualche modo. Come si è preparata p e r q u e s t o r u o l o ? H a l e t t o e s t u d i a t o m o l t o sulla Callas? Qualche anno fa ho inter- pretato una cantante d'ope- ra in "Mozart in the Jungle". Per prepararmi alla parte, ho studiato l'atteggiamento di diverse cantanti, tra cui Maria Callas. Così, quando m i è s t a t o o f f e r t o q u e s t o ruolo, conoscevo già la Cal- las artista, il personaggio sul palco, ma ho dovuto sca- vare nella Maria umana. Le lettere mi hanno dato acces- so alla parte di lei che non era sotto gli occhi di tutti. Che idea si è fatta di lei, sia come artista che come donna? Mi affascina la sua dua- lità. Naturalmente ho molto rispetto per l'artista che era: t a l e n t u o s a , m e t i c o l o s a , l a b o r i o s a , f o r t e e s e n z a compromessi. Ma mi sono affezionata alla donna che era in privato, in tutta la sua complessità, fragilità e sen- sibilità. Cosa prova all'idea di essere su un palco negli Usa per la prima volta? Sono molto emozionata e un po' nervosa. In realtà, Maria è nata a New York nel 1923, quindi farò l'ultimo spettacolo lì esattamente 1 0 0 a n n i d o p o . L o t r o v o magico e poetico. Non vedo l'ora di incontrare il pubbli- c o a m e r i c a n o p e r q u e l momento speciale. C o s a l e p i a c e f a r e quando è a New York, se riesce ad avere un po' d i t e m p o p e r f a r e l a turista? Onestamente, mi piace passeggiare perché l'energia di New York è molto forte. In Europa di solito abbiamo un ritmo più rilassato. Qui tutto e tutti sono più veloci, mi piace osservare questo c a m b i a m e n t o . E s p e r o d i avere il tempo di visitare uno o due musei, il MoMA o il Guggenheim. Monica Bellucci dice della Callas: "ho molto rispetto per l'artista che era: talentuosa, meticolosa, laboriosa, forte e senza compromessi. Ma mi sono affezionata alla donna che era in privato, in tutta la sua complessità, fragilità e sensibilità" Un ritratto in bianco e nero di Monica Bellucci, scattato dal regista Tom Volf (Photo: Tom Volf)

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