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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2023 L a R e g g i a d i C a s e r t a è una delle tante mera- viglie italiane e dal 1997 fa parte d e l p a t r i m o n i o m o n d i a l e dell'UNESCO. Progettata nel XVIII secolo dall'architetto napoletano Luigi Vanvi- telli, è considerata da molti il più splendido esempio di architettura barocca italia- n a , u n m i x p e r f e t t o d e l l a grandiosità e dell'opulenza della francese Versailles e dell'Escorial di Spagna. In effetti, Versailles era n e l l a m e n t e d i C a r l o d i Borbone quando, nel 1734, salì al trono del Regno di Napoli, alla tenera età di 18 anni. Re Carlo desiderava una residenza maestosa, che mostrasse la grandezza dei suoi regni e fosse un segno di piena indipendenza dalla Spagna, che aveva dominato il Sud per lungo tempo. La prima pietra della Reggia fu posata dal re stesso il 20 gennaio 1752, nel giorno del suo compleanno. Ci vorrà quasi un secolo prima che il c o m p l e s s o a r c h i t e t t o n i c o venga completato, nel 1845. Con i suoi 47.000 metri qua- drati di estensione, le sue 1.200 stanze - di cui solo 134 utilizzate dalla famiglia reale - e le sue 1.742 finestre, la Reggia è il più grande palaz- zo reale del mondo. Ma il palazzo è solo una parte di u n v a s t o c o m p l e s s o c h e c o n t a a n c h e 1 2 3 e t t a r i d i parco reale, con oltre 200 specie botaniche, e 3 km di V i a d ' A c q u a , u n a s f i l a t a m o z z a f i a t o d i f o n t a n e monumentali e giochi d'ac- qua. Indubbiamente la Reg- gia è quella che si conosce meglio: è caratterizzata da u n a p i a n t a r e t t a n g o l a r e , d i v i s a d a q u a t t r o c o r t i l i interni e da interni incredi- bilmente sfarzosi, come ci si aspetta da qualsiasi edificio barocco. Sono stati realizzati da alcuni dei più importanti artisti locali dell'epoca: ecco perché la Reggia, pur essen- do incredibilmente sontuo- sa, rimane anche elegante, u n e s e m p i o d i e q u i l i b r i o artistico e perfetta esecuzio- ne. Tra le aree più suggesti- ve, va ricordata la Cappella Palatina, considerata da alcuni un omaggio alla cap- pella della Reggia di Ver- sailles, che fu progettata e decorata personalmente da Vanvitelli. A l t r e t t a n t o s u g g e s t i v i sono i giardini della Reggia che, con la loro Via dell'Ac- qua, i laghetti per la pesca e i ruscelletti, risuonano anco- ra della tranquilla serenità di un tempo. Dal punto di vista stilistico, sono divisi in due blocchi distinti: un giar- dino all'italiana, splendida- mente strutturato e organiz- z a t o , e u n g i a r d i n o all'inglese, caratterizzato da u n d i s e g n o p i ù n a t u r a l e , ideato dal famoso botanico t e d e s c o J o h n A n d r e a s Graefer. Entrambi erano pieni di piante e fiori prove- nienti da ogni angolo della Terra. In un angolo lontano, quasi nascosto, del giardino all'inglese, si trova il Bagno di Venere, che prende il nome dalla presenza di una scultura in marmo di Carra- ra della dea, opera di Tom- maso Solari, realizzata nel 1762. Poco distante, un pic- colo edificio a forma di tem- pio, commissionato dalla r e g i n a M a r i a C a r o l i n a . Secondo alcuni, gli osserva- tori più attenti possono indi- viduare al suo interno sim- b o l o g i e m a s s o n i c h e e d esoteriche. Quando pensò alla Reg- gia, Carlo di Borbone aveva idee chiare in mente: non voleva solo un bel palazzo degno di un importante re europeo, ma voleva anche garantire un adeguato svi- luppo delle aree circostanti. È in quest'ottica che com- m i s s i o n ò l a c o s t r u z i o n e dell'Acquedotto Carolino, un acquedotto all'avanguar- dia di 41 km costruito per rifornire d'acqua non solo la reggia e i suoi giardini, ma anche la città di Caserta e il piccolo borgo di San Leu- cio, oggi protetto dall'UNE- SCO come la Reggia stessa. G r a z i e a l l ' a c q u e d o t t o e a l l ' i n t e r e s s a m e n t o d i r e C a r l o , l a z o n a s v i l u p p ò anche una prospera indu- s t r i a d e l l a s e t a e d i v e r s e aziende agricole. La Reggia di Caserta è un luogo ricco di storia, arte e bellezza, ma è bene ricorda- re anche alcune interessanti curiosità ad essa legate. Per esempio, è qui che gli italia- ni hanno visto per la prima volta un bidet. La leggenda n a r r a c h e , a l m o m e n t o dell'Unità d'Italia, i funzio- nari piemontesi incaricati di catalogare tutto il contenuto r i m a s e r o a b o c c a a p e r t a quando si imbatterono in uno strano aggeggio a forma di chitarra, il bidet! È il caso di citare ancora la regina Maria Carolina d'Asburgo, la stessa che volle i Bagni di Venere, per aver introdotto n e l B e l p a e s e q u e l l a c h e sarebbe diventata una con- ditio sine qua non in ogni casa italiana. Pare che abbia espressamente richiesto un bidet nel suo bagno perso- nale, e lo vediamo ancora oggi! Si tratta di una sempli- ce bacinella di metallo mon- t a t a s u u n a s t r u t t u r a d i legno intagliato. Infine, la Reggia ha un posto anche nella cultura p o p c o n t e m p o r a n e a , i n quanto ha fatto da sfondo a una serie di scene di Star W a r E p i s o d i o U n o : L a minaccia fantasma (1999) e Episodio Due: L'attacco dei cloni: i suoi ricchi interni s o n o s e r v i t i d a s e t p e r i l p a l a z z o d e l l a R e g i n a d i N a b o o , P a d m é A m i d a l a , m o g l i e d i D a r t h V a d e r , madre di Luke Skywalker e della Principessa Leila, e i n t e r p r e t a t a s u l g r a n d e schermo da Natalie Port- man. La Reggia di Caserta, la Versailles d'Italia Veduta della facciata principale della Reggia di Caserta (Photo: Dudlajzov/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO La Sala di Marte, nella Reggia di Caserta (Photo: Maxironwas/Dreamstime)