L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-26-2023

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31 GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO N i a f i n v i t a a p r e s e n t a r e c a n d i d a t u r e p e r i l p r o - g r a m m a V o y a g e o f D i s c o v e r y , giunto alla sua 21° edizione. Il programma è stato lanciato per la prima volta nel 2001 con un viaggio sia nel Nord che nel Sud Italia, prima di passare a un tour basato sulle regioni. Infatti, grazie a un maggior numero di partner- ship e sponsorizzazioni, Niaf è riuscita a raggiungere la maggior parte delle regioni italiane, riportando i giovani studenti italo-americani alle loro radici. M a f a c c i a m o u n p a s s o indietro, alle origini di questo programma e al suo impatto sulla vita di oltre mille stu- denti. L'idea è nata dall'Am- basciatore Peter F. Sec- c h i a , c h e è s t a t o A m b a s c i a t o r e d e g l i S t a t i Uniti in Italia dal 1989 al 1993. Venendo a conoscenza delle storie degli studenti universitari che si recavano in Italia per la prima volta, ha capito l'importanza di questa prima esperienza di viaggio nel Bel Paese e l'im- patto che ha sull'identità d e l l e p e r s o n e . N e l 1 9 9 9 , l'Ambasciatore Secchia ha iniziato a collaborare con National Italian Ameri- can Foundation per creare u n p r o g r a m m a c a p a c e d i mandare giovani studenti italo-americani a fare il loro primo viaggio in Italia, in modo che potessero esplora- re il loro patrimonio cultura- le e vivere la terra dei loro antenati. Grazie al generoso sostegno finanziario dell'Am- basciatore, il programma Ambassador Peter F. Secchia Gift of Discovery ha mandato 120 giovani italoamericani in Italia per la prima volta. Con quattro viaggi nell'e- state del 2001, gli studenti italoamericani hanno avuto la possibilità di legare con il Paese dei loro antenati, di coltivare un più profondo apprezzamento per le loro radici e di stimolare il deside- rio di preservare e proteggere i l l o r o p a t r i m o n i o p e r l e generazioni a venire. Ma c'è molto da fare: Niaf e l'Amba- sciatore Secchia hanno anche finanziato un viaggio per un gruppo di quaranta studenti italiani in città degli Stati U n i t i , c o m e N e w Y o r k , W a s h i n g t o n D . C . , P h i l a - delphia e Providence, Rhode Island. Gli studenti italiani hanno potuto conoscere il profondo impatto che gli ita- l o a m e r i c a n i h a n n o a v u t o negli Stati Uniti fin dall'arri- vo dei primi immigrati italia- ni. Nel 2007, il programma è stato ribattezzato da "Gift of Discovery", un viaggio di 10 giorni in Italia tutto pagato, a "Voyage of Discovery", che comprende un viaggio d'i- struzione di due settimane nella Regione d'Onore della Niaf, che cambia ogni anno. A b b i a m o p a r l a t o c o n Gabriella Mileti, direttrice dei Programmi speciali Niaf, che si assicura che il pro- g r a m m a s i s v o l g a s e n z a intoppi e che ogni studente ne benefici al meglio. Può dirci in che modo q u e s t o p r o g r a m m a è s t a t o i m p o r t a n t e n e l corso degli anni? È difficile spiegare a paro- le quanto questo programma sia stato importante e abbia cambiato la vita di tutti i par- tecipanti. Non sto esageran- do, è quello che sento dire dalle persone durante e dopo la fine del programma. Que- sto viaggio coinvolge giovani italoamericani che non sono mai stati in Italia e che sono in qualche modo legati all'I- talia attraverso i loro antena- t i . P o t r e b b e r o a v e r e d e i nonni che hanno antenati, ma potrebbero aver perso il legame e non avere dati per saperne di più. Questo pro- gramma mostra loro l'Italia nel presente, nel passato e nel futuro. E non solo fanno un'esperienza, ma la condivi- dono con persone simili a loro. All'inizio hanno dei punti in comune, ma poi tro- vano tradizioni, interessi ed emozioni diverse quando arrivano in Italia, perché il loro "modo" di essere italoa- mericani è diverso. Il primo giorno, in un certo senso, "forziamo" l'amicizia, ma alla fine del viaggio non c'è un occhio asciutto sull'autobus: lasciano l'Italia con ricordi di lunga durata e alcuni con un amore che sfocia in un matri- monio. Perché è importante per le persone di questa età? Q u e s t i s t u d e n t i , d i e t à compresa tra i 18 e i 23 anni, sono nel periodo universita- rio. È il momento della vita in cui si scopre se stessi. Il modo in cui è nato questo programma è emblematico. L'ambasciatore Secchia è entrato in contatto con per- sone in età universitaria e ha scoperto che un viaggio in Italia cambia la prospettiva e questo è più vero quando ci si sta formando. Una volta compiuti i 18 anni, si è adulti e questo sicuramente rende le cose più facili anche per noi organizzatori. Può dirci come si svol- ge questo programma? Ogni anno Niaf collabora con una regione italiana, che v i e n e p r e s e n t a t a a n c h e durante i nostri Galà annuali e sui nostri canali social. Ini- ziamo sempre con quattro giorni a Roma e poi ci spo- stiamo nella regione. Sceglia- mo una città principale come base e facciamo escursioni giornaliere in diverse cittadi- ne, fabbriche e musei. Questo itinerario di solito compren- de la storia della regione e il contributo attuale che essa sta dando all'Italia. Gustiamo la cucina locale, visitiamo gli artigiani locali e conosciamo prodotti che non si trovano in A m e r i c a . C i p i a c e a n c h e i n c o r p o r a r e i c o n t r i b u t i moderni che l'Italia sta dando al mondo, come la visita alle sedi delle principali aziende, e offriamo anche una giorna- ta di servizio alla comunità. Nel 2013 abbiamo iniziato con questo elemento aggiun- tivo perché vogliamo restitui- re qualcosa alle comunità locali che visitiamo. Il servi- zio comprende la pulizia di giardini pubblici, la tinteggia- tura di edifici, il lavoro con i bambini disabili e la pulizia delle spiagge. Collaboriamo con le organizzazioni non profit locali per individuare un progetto e trascorriamo del tempo nella natura. In questo modo possiamo avere una prospettiva a 360 gradi del luogo. Può dirci qualcosa di p i ù d e l l ' i m p a t t o s u l l e comunità locali? La risposta che riceviamo è molto positiva e accoglien- te, soprattutto nelle piccole città. Sono accoglienti e rico- n o s c e n t i , e a l l a f i n e t u t t i diventano amici. Gli italiani stessi sono colpiti dal fatto che il gruppo conosca così bene le piccole città e gli arti- sti locali. Qual è il suo ricordo più bello? È difficile individuare un ricordo, ma entrare nella fab- brica della Ferrero è stato fantastico, adoro tutto ciò che è Ferrero. Abbiamo visto la linea di produzione del Kin- der Bueno e ci è stato per- messo di prendere cioccolato dal nastro. Un altro ricordo viene dalla Toscana. Abbia- mo portato gli studenti al C a s e i f i c i o d e l P e c o r i n o Toscano, siamo arrivati la mattina presto e abbiamo portato il latte. Abbiamo visto come trasformano il latte in pecorino, lo abbiamo assag- giato fresco e stagionato e abbiamo imparato perché cambia. P e r c h é g l i s t u d e n t i dovrebbero iscriversi? È un'esperienza che rima- ne per tutta la vita. Non avete nulla da perdere! Gina Von Esmarch ha partecipato al programma e ha condiviso alcuni pensieri e ricordi di quell'esperienza: "Quando avevo 17 anni, i miei nonni mi consegnarono una domanda di partecipazione a un viaggio in Italia, tutto pagato. Essendo una sanfran- cescana di quarta generazio- ne di origine italiana, era un'opportunità incredibile, soprattutto se si considera che mia madre, le mie zie e i miei zii non erano mai stati in Italia. Ho presentato il sag- gio richiesto e sono stata accettata tra i 20 studenti che hanno trascorso un mese in giro per l'Italia. Era la prima volta che mi allontanavo da casa da sola, che salivo su una Vespa e assaggiavo l'Asti Spumante. Man mano che il viaggio procedeva, la mia sete di imparare la lingua italiana cresceva; decisi persino che il mio campo di studi all'Uni- versità di San Diego sarebbe stato quello delle Relazioni Internazionali. Durante que- sto viaggio, decisi anche di trascorrere il mio terzo anno di studi universitari all'este- ro, a Firenze, e alla fine decisi di concentrare il mio corso di laurea su Lingua italiana e Storia dell'arte. Mi sono fatta d e g l i a m i c i c o n c u i s o n o ancora in contatto e ho cono- sciuto il giovane che sarebbe d i v e n t a t o m i o m a r i t o . C i siamo conosciuti durante un viaggio sponsorizzato per gio- vani adulti di origine italiana, mentre eravamo in aereo, diretti in Italia, e - pur non frequentandoci durante il viaggio - abbiamo iniziato a frequentarci poco dopo il nostro ritorno. Ora siamo sposati da 25 anni". Per informazioni sui requi- siti, icriteri di selezione e i termini di invio delle doman- de per Voyage of Discovery, v i s i t a t e i l s i t o d i N i a f : https://www.niaf.org/pro- grams/voyage-of-discovery/ Il programma 'Voyage of Discovery' di NIAF mette in contatto i giovani con le origini italiane Special experiences are key to discovering the authenticity of Italian products (Photo: NIAF)

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