L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-23-2023

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31 GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S i c h i a m a G i a n - f r a n c o F e r r é . Design Princi- p l e s l a m o s t r a c h e d a l l ' 8 f e b - b r a i o a l 1 5 m a g g i o p o t r à essere visitata all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. L'esibizione dedi- cata al celebre stilista mila- nese scomparso nel 2007 è stata curata e inaugurata da Paola Bertola, docente di Design al Politecnico di Milano, e Rita Airaghi, s t e e r a d v i s o r d e l C e n t r o Ricerche Gianfranco Ferré. La mostra mira a esplorare l'approccio unico di Gian- franco Ferré al fashion desi- gn attraverso una selezione di disegni e di capi iconici, offrendo al visitatore un'e- sperienza immersiva arric- chita dal legame digitale con l'archivio Ferré attraverso i m m a g i n i e v i d e o c h e approfondiscono il racconto della mostra. Gianfranco Ferré è stato tra i grandi maestri della moda italiana, in particolar m o d o p e r v i a d e l s u o approccio unico al design. L a u r e a t o i n A r c h i t e t t u r a al Politecnico di Milano nel 1969, Ferré ha attinto dal patrimonio della composi- zione architettonica, fon- dendo un rigoroso processo tecnico con una ricca poeti- ca e ha costruito così un lin- g u a g g i o o r i g i n a l e l u n g o q u e l l e d u e d i m e n s i o n i che Blaise Pascal aveva defi- nito "esprit de géométrie" (conoscenza geometrica) ed "esprit de finesse" (cono- scenza artistica). "'Design Principles' è la prima iniziativa dall'isti- tuzione del Centro di Ricer- ca al Politecnico di Milano e ha rappresentato per questo un'occasione di riflessione sui principi progettuali sot- tesi al lavoro di Gianfranco Ferré, così rappresentativi della cultura politecnica e di quella continua tensione ad armonizzare cultura tecnico- scientifica e cultura artisti- ca. Questa mostra ci offre anche l'opportunità di con- dividere alcune primissime sperimentazioni di ricerca che condurranno nel prossi- mo triennio allo sviluppo di un ambizioso progetto di archivio aumentato", ci spie- ga Paola Bertola, docente di Design al Politecnico di Milano. "Ferré è stato uno degli interpreti di una fase fondamentale dello sviluppo n e l l a c u l t u r a i t a l i a n a d e l p r o g e t t o n e l l a m o d a e i n generale della cultura italia- na del progetto che in Italia i n i z i a n e l s e c o n d o d o p o - guerra e trasforma il Paese in una delle eccellenze rico- nosciute a livello internazio- nale e a livello di cultura p r o g e t t u a l e e d i d e s i g n . Ferré rappresenta, in questo senso, una figura fondamen- t a l e e d e m e r g e t r a i s u o i contemporanei per alcune caratteristiche che questa mostra mette in luce. Lau- reato in architettura, non è stato solo un designer capa- ce di esprimere questa fase molto ricca del design italia- n o m a è r i u s c i t o a n c h e a codificare questo percorso che è un aspetto che non tutti i designer riescono a fare nella loro esperienza". I disegni e le camicie in mostra fanno parte dell'ar- chivio dello stilista, ricono- sciuto patrimonio "di parti- colare interesse culturale" da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Cultura- li – Soprintendenza Archivi- stica per la Lombardia, e oggi parte del sistema Archi- vi Storici del Politecnico di Milano. La mostra è suddivisa in due parti: da una parte il Drawing Wall, la rassegna di disegni esposti, è un viaggio n e l l a v i s i o n e d e l f a s h i o n design di Ferré, inteso come processo dinamico, continua ricerca di sintesi tra arte e scienza, ispirazione e rigore compositivo, contenuti cul- turali e innovazione tecni- c a . D a l l ' a l t r a i c a p i i n mostra condurranno il visi- tatore in un percorso espe- rienziale nella ricerca stili- s t i c a d i F e r r é , l u n g o u n itinerario in cui i principi del design si materializzano n e l l e i n f i n i t e v a r i a z i o n i sull'archetipo della camicia bianca, vera e propria icona dell'opera creativa dello sti- lista. Come è nata l'idea di questa esibizione? Paola Bertola: Un anno fa la famiglia Ferrè decise di donare l'archivio di Gian- franco Ferré e l'ex Fondazio- ne Gianfranco Ferrè con la sua sede al Politecnico di Milano sulla base di un pro- getto elaborato da un grup- po di ricerca guidato da me e dalla professoressa Rita Airaghi. Questo progetto ha l'obiettivo di trasformare il patrimonio storico dell'ar- chivio Ferré in un centro di ricerca e questa mostra è il primo momento pubblico di elaborazione di questi prin- cipi fondamentali che hanno ispirato il lavoro di Gian- f r a n c o F e r r é e c h e s o n o strettamente legati alla cul- tura politecnica che lui ha assorbito perché si è laureto p r o p r i o a l P o l i t e c n i c o d i M i l a n o i n a r c h i t e t t u r a . Abbiamo voluto avere que- sto primo momento pubbli- co partendo da quei principi, con la consapevolezza che il centro di ricerca si svilup- perà da questi principi in poi, guardando al futuro, perché nasce proprio con l'i- dea di sviluppare attività di ricerca nell'ambito dell'inno- vazione digitale delle indu- strie creativo-culturali tra cui anche la moda, che è uno dei settori più importanti. Quali sono le caratte- r i s t i c h e d i q u e s t a mostra? P a o l a B e r t o l a : È u n a mostra-bomboniera, piccola ma grande in termini di con- tenuti. Si può utilizzare il termine aumentata, come si dice in gergo digitale, perché i materiali del nostro archi- vio sono accessibili attraver- so dei QR code che portano a n a r r a z i o n i m o l t o p i ù ampie rispetto a quanto è fisicamente esposto e questo consente di approfondire in m a n i e r a p i ù d e t t a g l i a t a i principi e il processo che hanno caratterizzato il lavo- ro di Gianfranco Ferré. Rita Airaghi: Non è stato facile abbinare la cultura della Fondazione e renderla omogenea con l'attitudine di pensiero e di abitudini di lavoro del Politecnico. Que- s t o l a v o r o s i è s v o l t o c o n grande soddisfazione ed è stato utilizzato il materiale che la Fondazione aveva già preparato ma è stato rivisto e p r e d i s p o s t o p r o p r i o i n questo ottica di memoria per il futuro che caratterizza le s c e l t e d i p a r t e n z a d e l l a mostra. Oltre alla parte digita- le, ci sono anche pezzi fisici? P a o l a B e r t o l a : S ì . L a nostra ambizione è quella di poter realizzare un conti- nuum tra la realtà fisica e la sua esplorazione e l'amplia- mento nell'ambito del digi- tale. Ci sono dei pezzi molto b e l l i v i s i b i l i i n p r e s e n z a nella galleria che sono alcu- ne camicie bianche di Gian- franco Ferré che sono state un archetipo che ha esplora- to utilizzando queste dimen- s i o n i p r o g e t t u a l i c h e n o i chiamiamo appunto design principles. A partire dallo stesso archetipo poi, ha ela- borato delle variazioni gio- cando con gli elementi com- positivi base della camicia ma ottenendo esiti molto differenti in funzione della materia utilizzata, della fab- bricazione, dei volumi, dei dettagli. Accanto alle cami- cie c'è una selezione di dise- g n i c h e e s p l o r a n o q u e s t i principi e quindi esaltano v i a v i a o g n u n a d i q u e s t e dimensioni. Rita Airaghi: È interes- sante analizzare il contenuto dei QR code perché parten- do dei numeri della presenza fisica, ovvero 10 camicie e una sessantina di disegni, nell'apparato di documenta- zione che c'è nei QR code, arriviamo a qualche centi- naio di immagini e di infor- mazioni con foto, disegni, documentazione e approfon- dimento di quello che è fisi- camente presente. Questa è una delle caratteristiche più importanti di questa mostra, perché in genere le mostre d i m o d a s o n o r i s t r e t t e a q u a n t o v i e n e e s p o s t o . L a nostra volontà era proprio quella di arricchire e allarga- re quanto fisicamente c'è con tutto quello che è pre- sente nell'archivio e che è attinente a questi argomenti. C o m e p u ò e s s e r e i n t e r p r e t a t a q u e s t a mostra? Attraverso gli abiti e i suoi disegni, Gianfranco Ferré ha lasciato anche una serie di note che permettono di rac- contare metodologicamente il suo percorso; questa capa- cità di codifica è stata svi- luppata anche grazie al suo percorso di studi e fa pro- prio parte di una sua volontà di esplorare anche in manie- ra critica questo rapporto tra la dimensione razionale e la tecnica raffinata ma anche una dimensione creative più l i b e r a , p o e t i c a , c o n u n a ricerca culturale più attenta anche a ispirazioni che ven- gono da altre culture, dalla ricerca storica, artistica. Una sorta di doppia anima tra una dimensione razionale e creativa che in lui trovarono espressioni nuove e, questa, è proprio una evoluzione nel suo lavoro che emerge nella mostra. La tecnica e la creatività di Gianfranco Ferré in mostra a LA "The Color" (1989), uno dei bozzetti di Ferré presenti alla mostra (Photo courtesy of IIC Los Angeles) LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES

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