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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI L aghi e fiumi in forte soffe- renza, quasi in secca come la scorsa estate, mentre in montagna è scarsa la neve accu- mulata. È quanto sta accadendo in Italia, complici l'aumento delle temperature e le scarse pre- cipitazioni. Il risultato è una nuova ondata di siccità, o meglio un'emergen- za siccità in realtà mai finita, denuncia Legambiente, con corsi d'acqua che hanno raggiunto uno stato di severità idrica "media" in tre delle 7 autorità di distretto secondo gli ultimi bollettini. Ossia il distretto idrografico del Fiume Po, quello dell'Appennino settentrionale e dell'Appennino centrale. Preoccupante la carenza di neve, con il 53% in meno sull'arco alpino, e in particolare il bacino del Po, con un deficit del 61%. (Fonte, Cima Research Foundation). "Il 2023 è appena iniziato, ma sta mostrando segnali preoccu- panti in termini di eventi climati- ci estremi, livelli di siccità. Bisogna da subito ridurre i pre- lievi nei diversi settori e per i diversi usi prima di raggiungere il punto di non ritorno. Serve una strategia idrica nazionale che abbia un approccio circolare – spiega Giorgio Zampetti, diretto- re generale di Legambiente – e che permetterebbe di rendere più competitiva e meno impattante l'intera filiera. Non dimentichia- mo che la transizione ecologica deve passare per il comparto idrico, oggi in forte sofferenza a causa soprattutto della crisi cli- matica. Una siccità prolungata comporta danni diretti derivanti dalla perdita di disponibilità di acqua per usi civili, agricoli e industriali ma anche perdita di biodiversità, minori rese delle colture agrarie e degli alleva- menti zootecnici, e perdita di equilibrio degli ecosistemi natu- rali. Da non sottovalutare, inol- tre, il contributo che la neve apporta all'approvvigionamento idrico. La scarsa copertura nevo- sa unita alla fusione anticipata delle nevi condizioneranno pesantemente le capacità dei bacini idrografici nei prossimi mesi primaverili e estivi". Legambiente ricorda che l'Italia – con oltre 33 miliardi di metri cubi di acqua prelevata ogni anno – è un Paese a stress idrico medio-alto secondo l'Oms, poiché utilizza il 30-35% delle sue risorse idriche rinnova- bili, con un incremento del 6% ogni 10 anni. Una tendenza che, unita a urbanizzazione, inquinamento ed effetti dei cambiamenti climatici, come le sempre più frequenti e persistenti siccità, mette a dura prova l'approvvigionamento idri- co della Penisola. Allarme siccità: sulle Alpi la neve è diminuita del 53%, il Po del 61% Il Tarvisio in Friuli (© Alberto Masnovo | Dreamstime.com) Il regalo di San Valentino arriva dallo Spazio: a Matera 'piove' raro meteorite di 70 grammi Èstato ribattezzato il bolide di San Valentino, ma il frammento di un meteorite che ha attraversa- to i cieli della Puglia e della Basilicata prima di finire sul pavimento di un'abitazione di Matera il 14 febbraio, porterà nel nome anche la Città dei Sassi. Il ritrovamento non solo è il secondo meteorite mai recupera- to in Italia grazie all'analisi della traiettoria resa possibile dal pro- getto Prisma (Prima rete italiana per la sorveglianza sistematica di meteore e atmosfera), promosso dall'Istituto nazionale di astrofi- sica (Inaf) e sostenuto da Fondazione Crt, e materialmente da una rete di videocamere all- sky, installate in diverse località del territorio italiano, dedicate all'osservazione di meteore molto brillanti – i cosiddetti "bolidi" – con il fine di determi- nare le orbite eliocentriche dei meteoroidi che li provocano e delimitare le aree per la raccolta di possibili meteoriti associate all'evento. Ma per consistenza e peso, circa 70 grammi, è il più grande tra i 100 di dimensioni diverse raccolti che vanno da pochi secondo recupero di una meteo- rite con la traiettoria triangolata durante la fase di bolide: il 4 gennaio 2020 fu infatti recupera- ta la meteorite Cavezzo, residuo del meteoroide che generò il bolide osservato da 8 camere di Prisma il 1 gennaio 2020, in piena Pianura Padana. Il bolide di San Valentino è stato ripreso dalle camere di Castellana Grotte, Tricase e Vasto ha iniziato a brillare a una quota di circa 90 km poi ha seguito una traiettoria discen- dente inclinata di circa 60 gradi rispetto al terreno, muovendosi con una velocità iniziale di 16- 17 km/s da Bari verso Matera. Una volta terminata la fase di bolide, il residuo del meteoroide con una massa stimata dell'ordi- ne di 400-500 grammi, ha inizia- to la fase di volo buio prose- guendo verso il suolo sballottato dai venti dell'atmosfera. A tro- varlo l'indomani, sul balcone di casa, nella periferia nord di Matera, una famiglia che aveva udito un forte botto. Il meteorite di oltre 70 grammi, era caduto verticalmente a 300 km/h scheg- giando una piastrella. Il meteorite recuperato a Matera (Crediti: Prisma/Inaf) I l caldo anomalo e la prolunga- ta assenza di precipitazioni manda la natura in tilt con i ciliegi già in fiore e le prime fave pronte per la raccolta, mesi prima dell'appuntamento del primo maggio, nelle campagne dove per la siccità sono a rischio le semine primaverili. E' quanto emerge dal monitoraggio delle Coldiretti sugli effetti del vasto campo di alta pressione destina- to a durare per giorni con alte temperature senza precipitazioni. Le coltivazioni ingannate dal clima sono in anticipo con gli ortaggi in maturazione precoce e le piante da frutto che iniziano a fiorire fuori stagione con il rischio che il probabile ritorno del freddo e del gelo distrugga poi i raccolti. Con il caldo si estende l'allar- me siccità dopo un 2022 che ha registrato il 30% di pioggia in meno, l'assenza nel 2023 di pre- cipitazioni significative con una temperatura a gennaio superiore di 0,96 gradi rispetto alla media storica lungo la Penisola, secon- do l'analisi Coldiretti su dati Isac Cnr. L'anomalia è piu' evi- dente al nord dove lo scorso anno sono cadute il 40% di pre- Caldo anomalo: 1/3 del made in Italy a rischio cipitazioni in meno e la tempera- tura a gennaio 2023 è risultata di ben1,41 gradi superiore alla media. Lo stato di magra del più grande fiume italiano è rappre- sentativo delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d'ac- qua del settentrione con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 39% del lago di Garda al 39% di quello Maggiore fino al 21% di quello di Como ma si registra lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell'arco alpino ed appenninico. La situazione è peggiore di quella dello scorso anno quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti per siccità. Quest'anno verranno coltivati quest'anno in Italia quasi 8mila ettari di riso in meno per un totale di appena 211mila ettari, ai minimi da trenta anni, secondo sulla base delle previsioni di semina. Dal bacino del Po – precisa Coldiretti – dipende 1/3 del Made in Italy a tavola che si pro- duce proprio della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell'allevamento nazio- nale. micron a due-tre grammi. Una grandezza e una "purezza' che renderà possibile un iter di anali- si e indagini che durerà un anno e coinvolgerà organismi scienti- fici nazionali e internazionali. Nei Laboratori del Gran Sasso ad esempio si misureranno gli iso- topi. Seguiranno le indagini petrografiche e di microscopia ottica ed elettronica. Coinvolta anche l'inglese Open University per le indagini con isotopi a ossi- geno. I meteoriti attraversano quasi inalterati i circa 4,5 miliar- di di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovar- ne uno appena caduto, come quello rinvenuto a Matera, aiuta moltissimo gli scienziati a rico- struire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa. Per la rete Prisma si tratta del