L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-6-2023

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GIOVEDÌ 6 APRILE 2023 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO La devozione popolare fa parte del rito pasquale (© Francesca Sciarra | Dreamstime.com) Processione pasquale con la Madonna Addolorata (Ph© Francesca Sciarra | Dreamstime.com) I  riti della Settimana Santa a Sassari sono sacre rappresen- tazioni da salvaguardare e valorizzare. Ricalcano modelli derivati dalle tradizioni religiose iberiche, eredità della presenza spagnola in città durata quattro secoli. Le Arciconfraternite di Santa Croce e del Gonfalone, dell'Orazione e Morte, dei Servi di Maria e le Confraternite del Santissimo Sacramento e dei Santissimi Misteri, di antichissi- me origini, organizzano nella settimana precedente la Pasqua, le funzioni religiose, le veglie, le adorazioni e le processioni che attraversano il vecchio centro cit- tadino in un'atmosfera di grande suggestione. Quest'anno le iniziative hanno preso il via venerdì 24 marzo e si sono svolte nel centro storico, cuore pulsante di tradi- zioni che si rinnovano immutate da secoli. Il programma e l'orga- nizzazione è a cura del Settore Cultura del Comune di Sassari e delle Confraternite Riunite in collaborazione con l'Arcidiocesi di Sassari. Una tradizione da sal- vaguardare ma anche un'occa- sione per approfondire la cono- scenza delle tradizioni cittadine: la sezione "Sacro e Profano" del Museo della Città - Palazzo di Città racconta le suggestioni della Settimana Santa attraverso parole e immagini dedicate agli antichi riti. È inoltre possibile I riti pasquali a Sassari ricalcano le tradizioni iberiche, eredità di 4 secoli di dominazioni ammirare l'opera "La Processione dei Misteri" di Eugenio Tavolara, gruppo costi- tuito da venticinque pupazzi di legno intagliato e policromato realizzato nel 1928. L'opera mette in scena la sequela dei confratelli, il simulacro della Madonna Addolorata e le donne in preghiera che caratterizzano le processioni. Il Comune di Sassari, insieme ad altre venticinque città italiane (tra cui Alghero e Castelsardo), ha sottoscritto nel 2017 il Protocollo d'intesa promosso dall'associazione Europassione per l'Italia, per il riconoscimento dei riti della Settimana Santa come Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Per la città di Sassari, già insignita del ricono- scimento Unesco per la Discesa dei Candelieri con la Rete delle grandi macchine a spalla, il rico- noscimento sarebbe un valore aggiunto, un ulteriore passo avanti nel processo di salvaguar- dia e valorizzazione e promozio- ne delle proprie specificità cultu- rali. Messina rievoca la Passione di Cristo con la suggestiva 'Processione delle Barette' T radizione popolare e storia a Messina si sposano negli appuntamenti per la Settimana Santa, promossi e patrocinati dall'Amministra- zione comunale in collaborazio- ne con le storiche Confraternite del S.S. Crocifisso e Chiesa della Madonna della Mercede in San Valentino, l'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela e la Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome. Le origini della processione si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione reli- giosa pasquale a Messina. Il ter- mine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un'immagine dell'Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deli- berò di promuovere una proces- sione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svol- geva ill Giovedì Santo, alle "due ore di notte", le 21 attuali, e venivano portate in processione l'Addolorata, una grande croce seguita da 5 bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando riprese con notevoli sacrifici. Nel 1801 venne sposta- ta al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l'Ultima Cena. Un altro terremo- to nel 1908 interruppe la per 14 anni. Ripresa nel 1923, venne interrotta nel 1940 per la guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del Ss. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del '45 sancì la ripresa. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l'o- dierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all'organizzazione della Processione. A tale eve- nienza risposero i Battitori. Eredi degli antichi custodi, ave- vano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli nella Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni.

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