L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 6 APRILE 2023 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT I l Napoli, dominatore della Serie A, e il Milan - incappa- to in una stagione di alti e bassi, dopo lo Scudetto dello scorso anno - si dovranno incro- ciare tre volte in aprile: dopo la gara di campionato al 'Maradona' (3 aprile), ci sarà la doppia sfida valevole per i quarti di finale di Champions League (12 e 18 aprile): un vero e pro- prio 'trittico' da brividi. DISTANZA ABISSALE (?) - Alla luce dell'enorme divario nella classifica di Serie A (il Napoli era addirittura a +23 sui rossoneri), del gioco spettacolare espresso dai partenopei e della evidente completezza dell'orga- nico azzurro, ci si interrogava se l'effettiva distanza tra Napoli e Milan fosse abissale. Infatti, se lo scontro diretto dell'andata era stato vinto oltre i propri meriti dagli uomini di Spalletti, il delu- dente rendimento della compagi- ne di Pioli non poteva che ali- mentare la suggestione di una marcata superiorità napoletana. GARA IMPORTANTISSI- MA - La sfida della 28esima giornata, così, risultava impor- tantissima, anche in ottica Champions. Il Napoli, per quan- to leader assoluto della classifica di Serie A, aveva la necessità di fornire una prova convincente per preparare al meglio i quarti di finale della massima rassegna europea, fugando ogni dubbio circa la propria predisposizione a soffrire il Milan. I rossoneri, invece, oltre ad essere a caccia di punti utili per centrare il quarto posto in campionato (ormai obiettivo minimo della stagione), avevano l'assoluto bisogno di dimostrarsi all'altezza del lancia- tissimo avversario, in modo da arrivare con qualche speranza in più al match di Champions. ASSENZE E RITORNI - Il convincente) e Pessina (prima rete di un giocatore del Monza in Nazionale), senza mettere in mostra una continuità di gioco realmente convincente, ma attuando alcune intuizioni tatti- che che hanno il sapore della svolta. Mancini ha finalmente propo- sto una mediana giovane e dina- mica (Pessina, Cristante, Tonali), mettendo 'in soffitta' il doppio regista e il gioco di palleggio stretto, provando a puntare tutto su velocità e verticalità. L'avversario era modesto e la prestazione italiana non è stata assolutamente estasiante, ma tutto lascia intendere che questa sia la strada giusta per il futuro immediato: di centrocampisti abili, giovani e brillanti ce ne sono (oltre agli attuali convocati, scalpitano Locatelli, Miretti, Fagioli e Frattesi) e in avanti, a Obiettivo Serie A. Impresa del Milan a Napoli Cosa cambia in ottica Champions? impensierire Maignan (se si esclude una girata di Simeone al 7', finita comunque fuori). REAZIONE CONTROL- LATA - Come prevedibile, la capolista è rientrata in campo agguerrita, provando a velocizza- re la manovra e a mettere il Milan sotto pressione. In avvio di ripresa, però, è salita in catte- dra la retroguardia rossonera che - protetta dal mostruoso lavoro di Krunic, Tonali e Bennacer - non si è mai fatta trovare imprepara- ta. Così, controllando la reazione napoletana, è stato il Milan ad avere le migliori occasioni (Giroud sciupone) per poi segna- re ancora due volte (pezzi di bra- vura prima di Leao, poi di Saelemaekers). RISULTATO ROBOANTE - Il 4-0 finale è stato roboante: fino a questa sfida, il Napoli van- tava la miglior difesa del torneo (ben 15 clean sheet), aveva perso solo due partite (sempre di misu- ra, contro Inter e Lazio) e non era mai stato completamente messo sotto nel gioco. CONSEGUENZE - Resta da capire come l'esito sorprendente di questa partita si riverbererà sulle sfide di Champions. Il Milan sarà galvanizzato dalle 4 reti rifiliate a una squadra pres- soché imbattibile e, con la testa sgombra, all'improvviso ha gua- dagnato credito in ottica passag- gio del turno (prima del 4-0 del 'Maradona', le speranze si basa- vano per lo più sulla tradizione europea del club meneghino, ora ci sono argomenti tecnici) e potrebbe aver ritrovato quello 'spartito' tattico e motivazionale che lo aveva condotto allo Scudetto l'anno scorso. Il Napoli ha subito una batosta. Spalletti ha parlato di "partita sbagliata" e detto di non sapere se la caduta dei suoi sia in "una buca o in una voragine". La sensazione è che il Milan possa aver aperto una crepa nelle certezze del Napoli, rendendo incerto l'imminente incrocio di Champions. Di contro, i parteno- pei non si lasceranno sorprendere un'altra volta e, dopo il 'tonfo' del 'Maradona', avranno tutto il tempo per studiare contromosse tattiche, per impedire al Milan di imbrigliare le loro trame di gioco. Di più: è impensabile che, dopo un singolo Ko (per quanto brutto e capitato proprio nel peg- gior momento possibile), le cer- tezze e il super-gioco del Napoli possano crollare. Il bagaglio tecnico della squa- dra di Spalletti è immenso e se il recupero di Osimhen fosse con- fermato… Di certo, dopo la 28esima di campionato, tutto lascia supporre che Milan-Napoli di Champions sarà incerta e bel- lissima. sostegno di Retegui - attualmen- te il miglior centravanti a dispo- sizione del Ct -, si attendono i ritorni di Chiesa e Zaniolo, oltre alla consacrazione di Zaccagni e alla crescita di Gnonto. L'importante è che Mancini si sia convinto della necessità di cambiare definitivamente il volto tattico della Nazionale. PERCORSO FUTURO - L'Italia deve arrivare tra le prime due del girone. Se così fosse, sarebbe sicuramente in Germania. Ma anche in caso di malaugurato fallimento nel per- corso di qualificazione, ci sareb- be un salvagente: quello scaturi- to dalla Nations League. Essendo in finale della competi- zione Uefa, infatti, abbiamo già la certezza di poter accedere a un eventuale playoff per l'accesso all'Europeo. Si tratta di un'even- tualità che - anche visti gli esiti degli ultimi spareggi mondiali - nessuno si augura, ma che è bene tener presente. Matteo Pessina (© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) CONTINUA DA PAG. 42 Napoli doveva fare i conti con la pesantissima assenza di Osimhen (tornato malconcio dalla Nazionale, ma non in dubbio per la gara di Coppa), ma Spalletti ha scelto di non snaturare l'im- postazione della squadra, sosti- tuendo il nigeriano con la sua riserva naturale: Simeone. Pioli, invece, dopo l'altalenate parente- si con la difesa a 3 (che aveva garantito compattezza difensiva, sacrificando il rendimento offen- sivo), ha optato per il ritorno al 4-2-3-1, ancorché con un centro- campo atipico (Tonali e Krunic in mediana, Bennacer sulla tre- quarti). MILAN RITROVATO, NAPOLI SMARRITO - Le scelte tattiche hanno giovato al Milan: Leao, nuovamente sulla sinistra, si è subito trovato a pro- prio agio e Bennacer ha scher- mato benissimo Lobotka, il metronomo del Napoli. Allo stesso modo, Tonali e Krunic hanno stravinto i duelli con Anguissa e Zielinski. Il Milan ha scelto di non aggredire alto - abbandonando uno dei marchi di fabbrica della passata stagione -, ma ha preferito riempire gli spazi, con il costante ripiega- mento degli attaccanti. In diffi- coltà in mediana e 'tamponato' sulle fasce da Leao e Diaz, il Napoli si è smarrito: il pallino del gioco è sì rimasto a lungo in mano ai partenopei, ma sono mancate rapidità e precisione. Kim e Rrahmani sono stati spes- so chiamati a costruire (fonda- mentale non nelle loro corde), Kvaratskhelia è rimasto isolato a sinistra e l'assenza dell'atletismo di Osimhen ha impedito la carta dei lanci in profondità. Va detto che i rossoneri hanno di colpo ritrovato quella concentrazione e quella compattezza di squadra che - decisive lo scorso anno - in questa stagione sono mancate (confermando la debolezza men- tale dei giovani rossoneri): prova sia la grande partita difensiva dell'11 di Pioli che - a conti fatti - non ha concesso palle gol 'puli- te' al tecnicissimo avversario. ROSSONERO PERFETTO - Frustrato il paleggio napoleta- no, ingabbiato Kvaratskhelia e inariditi i rifornimenti per Simeone, il Milan ha saputo risultare letale nelle ripartenze, disputando un primo tempo per- fetto. Il mattatore è stato Diaz (gol, assist e giocate sensaziona- li), seguito da Leao che, per una notte, è tornato inarrestabile nelle - ancora troppo poche - occasioni in cui si è acceso. Proprio sull'asse spagnolo-porto- ghese è arrivato il primo gol (dribbling funanbolico di Diaz seguito da un filtrante col conta- giri e finalizzazione in pallonetto di Leao). Il raddoppio - firmato dal '10' rossonero - è stato un mix di tec- nica e freddezza: recuperata una palla sporca a seguito di un cross di Bennacer, Diaz ha 'sterzato' davanti a Mario Rui, in piena area, fulminando poi Meret. Il primo tempo del Napoli è stato decisamente povero: sorpresa dal Milan e bloccata nelle trame di gioco abituali, la squadra di Spalletti non è mai riuscita a Alex Meret (© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) STEFANO CARNEVALI

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