L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-20-2023

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GIOVEDÌ 20 APRILE 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI La civiltà romana continua a stupire: a Pozzuoli, sul fondo del mare, gli altari del tempio sommerso dei Nabatei l'archeoparco sommerso di Baia, affondata per effetto del bradisismo nelle acque del Golfo di Napoli (Ph© Jeremy Brown | Dreamstime.com) Parco archeologico di Paestum (Ph© Duccio | Dreamstime.com) I l mare li ha sommersi ma li ha anche protetti nel corso dei secoli. Sono stati appena disvelati i due altari marmorei nabatei recentemente localizzati e documentati sul fondo del mare di Pozzuoli, nel cuore dell'antico porto commerciale della Puteoli romana: Baia oggi prezioso scrigno archeologico sott'acqua. "Si tratta di un risultato straordinario, frutto della colla- borazione tra gli organi periferi- ci del Ministero della cultura, le realtà accademiche e scientifiche del territorio e il nucleo subac- queo dei Carabinieri di Napoli. L'antica Puteoli rivela un altro dei suoi tesori, la cui esatta col- locazione finora era ignota, che testimonia la ricchezza e la vastità degli scambi commercia- li, culturali e religiosi nel bacino mediterraneo nel mondo antico. Il passato di Roma non smette di stupire e sono felice che ciò avvenga nella Giornata Nazionale del Mare, che non poteva aver miglior celebrazio- ne", ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. I due altari in marmo di età romana, databili alla prima metà del I secolo d.C., sono inseriti all'interno del grande Tempio dei Nabatei, oggi sommerso per effetto del bradisismo. I Nabatei, popolazione dedita al commercio tra l'Oriente, l'Oceano Indiano e Roma, erano stanziati nelle aree desertiche della Penisola Arabica, ma ave- vano, sin dalla prima età impe- riale, impiantato una loro base all'interno del porto puteolano, il più grande scalo commerciale del Mediterraneo romano. Di questa enclave mercantile, l'uni- ca al di fuori della madrepatria, si conoscevano finora basi e lastre iscritte con dediche - in latino - al dio tutelare Dusares, rinvenute sui fondali di Pozzuoli a più riprese tra il XVIII secolo e gli anni Ottanta del Novecento, e poi confluite nelle collezioni dei Musei di Napoli e del Castello Aragonese di Baia. Rimaneva approssimativa la collocazione del santuario di riferimento, oggi individuata con strumenti topografici di precisio- ne che hanno consentito di inse- rire il Tempio nel quadro topo- grafico più ampio del vicus Lartidianus. Il rinvenimento degli altari, simili a quello custodito nel Castello di Baia, si inserisce all'interno di una proficua atti- vità di ricerche messe in campo a partire dalla fine del 2021, nel- l'ambito di una convenzione tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Napoli e C entinaia di reperti ed ex voto in un tempietto sul mare, potrebbe gettare nuova luce sulla storia dell'anti- co insediamento dedicato a Poseidone tanto da riscrivere la storia del santuario, scoperto già nel 2019 lungo le mura della città antica di Paestum, e dell'in- tero insediamento, fondato nel 600 a.C. dai greci di Sibari e diventato, secoli dopo, colonia romana. "Il ritrovamento di cen- tinaia di ex voto, statue e altari conferma lo straordinario valore di questo sito e le sue grandi potenzialità sulle quali stiamo lavorando. Poco più di un mese fa - ha detto il ministro della cul- tura, Gennaro Sangiuliano - mi sono recato a Paestum proprio per verificare lo stato del Parco archeologico e capire tutto quel- lo che si può fare, anche in ter- mini di finanziamenti, per raffor- zare le attività di conservazione e di sviluppo dell'area. Ogni scavo che riporta alla luce le testimo- nianze storiche del passato dimo- stra l'immensa ricchezza del patrimonio archeologico della nostra nazione di cui c'è ancora molto da scoprire". l'Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, con il coinvolgimento della Scuola Superiore Meridionale per il coordinamento delle attività subacquee, e con il prezioso sup- porto logistico dei Carabinieri Subacquei – Nucleo di Napoli. Le ricerche, condotte da Michele Silani dell'Università Vanvitelli, da Michele Stefanile della Scuola Superiore Meridionale e da Maria Luisa Tardugno della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolita- na di Napoli, hanno consentito, oltre al corretto posizionamento del Tempio, di riconoscere ambienti, magazzini, edifici dell'amministrazione imperiale e assi viari dell'antico porto. La localizzazione definitiva degli altari, avvenuta anche gra- zie alla fattiva collaborazione dell'assistente tecnico subacqueo della Soprintendenza Carlo Leggieri e al supporto offerto dai Carabinieri Subacquei del Nucleo di Napoli, con il Comandante Sandro Bucalo, consente oggi di comprendere meglio l'articolazione di questo complesso settore del porto puteolano, in cui gli edifici sacri delle comunità di stranieri si ergevano a stretto contatto con le lunghe file di magazzini destinati a stoccare le merci in transito nello scalo, pronte a essere smi- state verso la Campania o reindi- rizzate a Roma. Centinaia di ex voto potrebbero ora riscrivere l'antica storia di Paestum

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