L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-4-2023

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21 GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I nsediatasi lo scorso 1° m a r z o , R a f f a e l l a V a l e n t i n i è l a nuova Console gene- r a l e d ' I t a l i a a L o s A n g e l e s . R o m a n a , c l a s s e 1975, Valentini ha avuto la sua prima esperienza lavora- tiva nel Ministero degli Esteri nel 2003 quando, per il setto- re della Cooperazione allo Sviluppo, ha seguito i progetti promossi dall'Italia nei Balca- ni, in Nord Africa e nel Medio Oriente. Successivamente, in Alba- nia, ha guidato l'Ufficio eco- nomico e commerciale del- l'Ambasciata a Tirana e poi a Il Cairo, dal 2013 al 2016. Dopo il rientro a Roma, nel maggio del 2016, Valentini è stata assegnata presso l'Uffi- cio del Consigliere Diplomati- co del Presidente del Consi- glio dei Ministri, dove fino a prima della sua nuova missio- ne in California, si è occupata di questioni globali, organiz- zazioni internazionali, Africa sub-sahariana e dossier G7- G20. C o n s o l e V a l e n t i n i , c o m e è s t a t o i l p r i m o impatto con la città e il suo nuovo incarico? Come ho avuto modo di sottolineare in queste prime settimane, il mio è stato dav- vero un "battesimo di fuoco". Marzo è, tradizionalmente, un mese di intensa attività promozionale per il Sistema Italia a Los Angeles. Durante la stagione degli Oscar vengo- no realizzati due Festival del cinema italiano che portano attori, registi, produttori del nostro Paese nel momento di maggiore attenzione per il cinema a livello globale. Que- st'anno, alle attività connesse con i Festival si sono aggiunte la prima missione in Califor- nia di 35 aziende piccole e medie di Confindustria Moda - l'associazione industriale italiana che riunisce le impre- se del settore - e la Giornata del Design Italiano, a cui ha partecipato l'architetto e inte- rior designer di fama mondia- le, Roberto Palomba. Il mio primo mese è stato quindi all'insegna delle eccellenze italiane e del Made in Italy e l'impatto con Los Angeles non poteva essere migliore. Sono stata accolta con molto entusiasmo e affetto dalla comunità italiana e italoame- ricana. Mi ha colpita molto scoprire una comunità etero- genea di talenti, professioni e mestieri, che spazia da conna- zionali impiegati nei settori più tradizionali, ai ricercatori i t a l i a n i a l C a l t e c h , d a g l i i m p r e n d i t o r i n e l d i g i t a l marketing agli chef stellati. Ha celebrato l'8 marzo insieme al suo team com- posto in gran parte da donne. Quanto è impor- tante che ci siano final- mente più donne nella diplomazia italiana? Il team del Consolato che ho il piacere di guidare è tutto di altissimo livello e in effetti per 2/3 è composto da donne. È un dato di cui vado m o l t o f i e r a . I l 1 9 6 7 f u i l primo anno in cui il concorso diplomatico venne aperto alle donne e il 2005 quello in cui a due donne è stato con- ferito per la prima volta il t i t o l o d i " A m b a s c i a t o r e " . Oggi, dopo 18 anni, possiamo affermare che il ruolo delle donne nella diplomazia ita- liana è senza dubbio cresciu- to, seppur con ritmi ancora troppo lenti e con un percor- so ancora molto in salita. Ad oggi, le donne in diplomazia sono il 23% del corpo diplo- matico e la nostra Ambascia- trice a Washington, Marian- gela Zappia, prima donna a ricoprire questo importantis- simo incarico, è uno dei sim- boli più evidenti dei passi in avanti fatti negli anni. Oggi a b b i a m o C a p i m i s s i o n e donne da Parigi ad Atene, dal Libano alla Slovacchia. Tutte donne di grande talento che contribuiscono con il loro lavoro alla promozione del nostro Paese all'estero. Non è però solo il numero delle donne impiegate al Ministero degli Esteri, diplomatiche e non diplomatiche, il vero segnale di cambiamento dei tempi, quanto il contributo s p e c i a l e c h e e s s e s o n o i n grado di dare alla qualità del loro lavoro nella promozione del made in Italy, nell'ascolto delle prerogative delle nostre comunità all'estero e nel con- cetto di "famiglia lavorativa" che le nostre strutture all'e- stero sono chiamate a realiz- zare. Q u a l i s o n o s t a t i g l i eventi ai quali ha preso p a r t e i n q u e s t e p r i m e settimane che l'hanno colpita maggiormente e perché? Mi fa piacere ricordare, fra i tanti eventi, la giornata della ricerca italiana celebra- ta recentemente all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. La realtà della ricer- ca italiana in città riunisce in sé molte delle caratteristiche che rendono unica la presen- za italiana a L.A: come forse saprà il nostro Paese, con poco più di 60 milioni di abi- tanti è infatti l'ottavo Paese al mondo per pubblicazioni scientifiche. Parte di questo risultato eccezionale è anche d o v u t o a l l a p r e s e n z a d i scienziati italiani presso i centri di ricerca e le univer- sità del Sud della California, per la maggior parte riuniti nel nuovo capitolo losangeli- no dell'Associazione degli Scienziati italiani in America (ISSNAF). Dal suo punto di vista, in che modo dobbiamo rappresentare il nostro Paese all'estero? In generale e ancora di più in una città così influente nel mondo come Los Angeles, rappresentare l'Italia è una grande sfida. In primo luogo, in termini di percezione. Spe- cialmente in un'epoca come questa, contraddistinta da una forte spinta alla semplifi- cazione comunicativa sui social media, rappresentare la complessità e la varietà della cultura, della storia e dell'economia italiana non è semplice. Le faccio un esem- pio: lo Stato della California, insieme allo Stato di New York e a quello del New Jer- sey, rappresentano circa i due terzi del consumo enoga- stronomico e alimentare ita- liano negli Stati Uniti. Mer- cati e consumatori sensibili alla qualità italiana, eppure non sempre conoscitori della grande varietà di vini, uve e territori che esistono in Ita- lia. Per non parlare del turi- smo: le presenze turistiche americane in Italia, secondo l'Agenzia Nazionale per il Turismo (ENIT), nel 2019 ammontavano a 19 milioni di persone. Di questi il 76% delle presenze si concentrava in 5 Regioni italiane (in ordi- n e d i i m p o r t a n z a L a z i o , Toscana, Veneto, Lombardia e Campania). È quindi evi- dente quanto margine di cre- scita ci sia per far scoprire i borghi, le spiagge, le città d'arte italiane meno cono- sciute. E queste considerazio- ni riguardano realtà di facile c o m p r e n s i o n e . M o l t o p i ù complesso è spostare l'atten- zione sulle piccole e medie imprese dell'aerospazio ita- liane o sul contributo delle eccellenze italiane nel campo dei semiconduttori. A mio avviso, la sfida più importan- te è quella di rappresentare l'Italia meno nota e innovati- va, con l'obiettivo di cambia- re la percezione del nostro Paese e dare un'immagine di un'Italia all'avanguardia, di geni creativi e di nicchie di eccellenza. Ci sono obiettivi che si è prefissata per questo suo mandato negli Stati Uniti? Il mio principale obiettivo è assicurare l'efficacia, la tra- sparenza e l'efficienza del C o n s o l a t o a l s e r v i z i o d e i nostri utenti, in primo luogo i cittadini italiani e italoameri- cani. In secondo luogo, vorrei contribuire a cambiare sia la percezione degli italiani di Los Angeles e dell'Italia da parte dei losangelini. Sulla prima è importante capire meglio che Hollywood è solo una parte di questo mercato. Los Angeles, con i suoi circa 1000 miliardi di dollari, rap- presenta la 17° economia del mondo (di cui solo poco più di 120 miliardi viene genera- t a d a l c i n e m a ) . È q u i n d i importante offrire, insieme a tutti gli attori del Sistema Ita- lia, un'idea più complessa ma anche più completa di quanto offra Los Angeles. In secondo luogo mi piacerebbe favorire processi di aggregazione fra gli italiani in città. L'immi- grazione italiana a L.A. è un'immigrazione di natura speciale, costruita sui flussi più antichi e nel tempo cre- sciuta con il contributo di ingegneri aerospaziali, ricer- catori di materiali avanzati, esperti di digital marketing, troppo spesso disseminati su uno spazio cittadino di enor- mi dimensioni. Raffaella Valentini è la nuova Console Generale a Los Angeles Raffaella Valentini è nata a Roma nel 1975 (Photo: Stefania Rosini) NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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