L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-18-2023

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17 GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE M ontegrap- pa è stata fondata nel 1912 a B a s s a n o del Grappa, una cittadina del Veneto, dagli austriaci Edwige Hoffman e Heinrich Helm: il loro obiettivo era produrre pennini per stilo- grafiche di alta qualità uti- lizzando materiali preziosi come oro e argento. L'azien- da, inizialmente denominata Manifattura Pennini Oro per Stilografiche Elmo, si concentrava sulla creazione di strumenti di scrittura ele- ganti e sofisticati. La carat- teristica silhouette ottagona- le del campanile della cappella privata di Casa Erizzo ispirò, nel 1915, la creazione della penna Reminiscence, il primo suc- cesso commerciale dell'a- zienda. Casa Erizzo divenne in seguito la sede centrale dell'azienda. Nel 1922, Alessandro Marzotto e Domenico Manea acquistarono le penne Elmo, ormai famose in tutta Italia e non solo. Grazie a loro, le penne Elmo ricevettero un nuovo look e un nuovo nome con l'intro- duzione di colori scintillan- ti in celluloide e il debutto del marchio Montegrappa nel 1928. Nel 1938, l'azien- da iniziò un lungo e profi- cuo rapporto con il commer- ciante di cancelleria Leopoldo Tullio Aquila, il cui amore per le penne e le cose più belle della vita avrebbe continuato a pla- smare il marchio per quattro generazioni. Nel 1981, Gianfranco Aquila, diventato il più grande cliente di Elmo- Montegrappa, acquisì l'a- zienda e la presentò al mondo, inaugurando una nuova era per il marchio bassanese. Un'edizione rigorosamente limitata di 1.912 penne in argento pro- dotte per celebrare l'80° anniversario dell'azienda inaugurò una nuova era per Montegrappa nel 1992, con- tribuendo ad ampliare i con- fini del lusso contempora- neo. La penna Dragon, introdotta nel 1995, ha stabi- lito un nuovo standard nel design e nella produzione di strumenti di scrittura, cementando le credenziali d'avanguardia del marchio. Montegrappa ha anche creato edizioni prestigiose, come la penna commemora- tiva del Grande Giubileo della Chiesa Cattolica del 2000, l'unico oggetto com- memorativo autorizzato con l'immagine, la firma e la benedizione di Papa Gio- vanni Paolo II. Nel 2000 l'a- zienda è stata venduta al Gruppo Richemont, ma è stata poi riacquistata da Gianfranco Aquila nel 2009. Nel corso dei decenni, Montegrappa ha favorito un legame con il mondo del- l'arte, della musica, del cinema e dello sport che ha reso il marchio ancora più iconico attraverso la creazio- ne di oggetti tributo ispirati o avallati da personaggi famosi che hanno lasciato un segno nel loro campo. Il primo di una lunga serie di esempi è forse la collezione Tribute to Muhammad Ali, uscita nel 2013. L'apparizio- ne del marchio nel 2012 nel film The Expendables 2 ha segnato l'inizio di una nuova era di popolarità per Montegrappa, con Sylvester Stallone che ha acquisito azioni dell'azienda e ha avuto un ruolo nella sua sto- ria moderna. Ma il legame tra Monte- grappa e la cultura popolare si è sviluppato ulteriormente negli ultimi 10 anni. Tale legame è evidente nell'edi- zione del Trono di Spade, una meraviglia della fusione a cera persa che è il fiore all'occhiello della collezione dedicata alla serie Hbo Game of Thrones. Monte- grappa ha realizzato anche penne per Harry Potter e Il Signore degli Anelli, dimo- strando il suo impegno per la narrazione e l'immagina- zione. Lo status di icona del marchio italiano è stato anche rafforzato con una serie di eventi di alto profi- lo, come il torneo di golf Open Championship, ma anche attraverso il rilascio periodico di prodotti esclusi- vi e lussuosi, alcuni dei quali venduti in quantità limitate. Forse, la più eccezionale fra tutte le pubblicità di Montegrappa, è la lunga lista di ambasciatori che comprende celebrità come Paulo Coelho, Quincy Jones, il già citato Sylvester Stallone e l'ex pilota di F1 Jean Alesi. Tra gli altri nomi famosi affezionati alle penne Montegrappa, vanno citati Ernest Hemingway e John Dos Passos, che iniziarono entrambi a usare le penne Montegrappa (allora Elmo) durante la Prima Guerra Mondiale e, più recentemen- te, l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L a c o s t r u z i o n e i n n o v a t i v a d e i camini venezia- n i t e s t i m o n i a l'approccio unico della città nell'affrontare le sfide poste dalle sue specifiche condizioni geografiche. Con l'elevata umidità, l'aria salata e le abitazioni densamente popolate e di varie altezze, i veneziani avevano bisogno di s o l u z i o n i i n g e g n o s e p e r garantire sicurezza ed effi- cienza nella progettazione dei camini e hanno fatto notevoli progressi in questo campo. Q u i n d i , p u r n o n e s s e n d o un'invenzione strettamente italiana, questi speciali camini sono certamente un prodotto dell'ingegno locale. Nelle condizioni urbane c h e a b b i a m o d e s c r i t t o , l a preoccupazione principale stava nel rischio di incendi causati dall'espulsione di scin- tille. Per ridurre al minimo questo pericolo, i veneziani i d e a r o n o u n a p a r t i c o l a r e s t r u t t u r a d e l c a m i n o facendo in modo che conte- nesse e controllasse efficace- mente le scintille all'interno della canna fumaria. Sfruttan- do la forza ascendente dell'a- ria calda, il particolare camino impediva la fuoriuscita di scintille perché l'aria e le scin- t i l l e v e n i v a n o i n d i r i z z a t e lungo percorsi specifici e gui- date contro le pareti della canna fumaria, dove si raf- f r e d d a v a n o e r i m a n e v a n o intrappolate. L'aggiunta di una copertura protettiva nella parte superiore mitigava ulte- riormente il rischio facendo in modo che le scintille incande- scenti incontrassero un osta- colo, perdendo così energia e raffreddandosi prima di uscire dal camino. Tuttavia, i camini veneziani non erano solo pratici, erano anche belli. Nel fitto tessuto u r b a n o d i V e n e z i a s i p u ò apprezzare la moltitudine di camini che adornano i tetti, tanto che queste meraviglie architettoniche, con i loro disegni unici ed elaborati, hanno affascinato gli artisti nel corso della storia. Dipinti come Il miracolo della Croce di Vittore Carpaccio raffi- gurano il fascino di questi ele- menti decorativi, mostrando il loro significato artistico nel patrimonio culturale della città. Ma c'è di più, perché i c a m i n i d e l l a S e r e n i s s i m a erano spesso impreziositi da affreschi ed elementi decorati- vi: stimati pittori come Gior- gione e Tiziano contribuiro- no all'ornamento di queste strutture, accrescendone il fascino visivo. Se volete vede- re un bell'esempio di come i c a m i n i v e n e z i a n i a b b i a n o aggiunto bellezza alla città, non cercate oltre Ca' di Dio, nel sestiere di Castello della città, che mostra con orgoglio nove camini decorati a forma di dado (a forma di cuboide o parallelepipedo), un perfetto esempio della speciale sensi- bilità artistica di Venezia. Camini alla veneziana: una storia di innovazione e sicurezza I comignoli non fanno solo uscire il fumo dalle case, e i Veneziani hanno "inventato" quelli migliori! (Photo: Diana Gradeva/Dreamstime) Montegrappa, un secolo di artigianato italiano di qualità L a M o n t e g r a p p a f u f o n d a t a a l l ' i n i z i o d e l 2 0 m o s e c o l o p e r p r o d u r r e p e n n i n i d i a l t a q u a l i t à ( P h o t o : Andreblais/Dreamstime)

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