L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-18-2023

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GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 C h i e d e t e a 1 0 d i p e n d e n t i d i esprimere un'opi- nione sul miglior lavoro del mondo e non sorprendetevi se riceve- rete 10 risposte diverse che vanno dal serio al divertente al sognare ad occhi aperti. Tra di loro, tuttavia, c'è chi p r o b a b i l m e n t e d a r à u n a risposta difficile, se non pro- prio impossibile, da contesta- re. E' Eleonora Pucci, che lavora per la prestigiosa Gal- leria dell'Accademia di Firenze. La descrizione del suo lavoro è donna delle puli- zie, ma vi assicuro che non è una normale donna delle puli- zie. Neanche lontanamente. Pucci ha l'invidiabile com- pito di ripulire e preservare la statua del David, capolavo- ro di Michelangelo, che da 141 anni è la principale attrazione turistica della Galleria. È un incarico che la mette in primo piano e in rapporto personale con una delle opere d'arte sto- ricamente più iconiche del mondo. Pucci descrive la sua occupazione come coinvol- gente e piena di cura per i det- tagli. "Essere in grado di par- tecipare anche in piccola parte alla conservazione dello status e del fascino di David rende questo il miglior lavoro del mondo", ha detto. "Soprattut- to perché sono l'unica persona che lo fa in questo momento". Recentemente, un lunedì, giorno in cui la Galleria è chiusa al pubblico, il clamore dei lavori ha riecheggiato in t u t t o l ' e d i f i c i o m e n t r e u n team specializzato ha eretto un'impalcatura nella spaziosa rotonda che circonda il David. Per tutta la mattinata, la torre è stata meticolosamente posi- zionata in modo che Pucci potesse raggiungere la scultu- ra alta 17 piedi dall'alto verso il basso e tutt'intorno. Pucci si arrampica agil- mente sulla struttura finché non si trova faccia a faccia con l a g i g a n t e s c a f i g u r a c h e Michelangelo scolpì da un unico blocco di marmo fra il 1501 e il 1504. La Galleria è la casa del David dal 1882. Il suo lavoro inizia con un primo piano fotografico per rilevare eventuali segni di usura e per verificare se pol- vere microscopica e detriti si siano depositati sulla superfi- cie o in eventuali crepe o fes- sure dall'ultima volta che è stata ispezionata e pulita. L e c o n d i z i o n i p o s s o n o cambiare in base alla stagio- ne, al numero di visitatori e al tipo di abbigliamento che i n d o s s a n o . L e m i n u s c o l e f i b r e p o s s o n o r i m a n e r e intrappolate tra le ragnatele nelle ciocche scolpite dei capelli del David. È un inci- dente normale e a maggior r a g i o n e i l a v o r i v e n g o n o effettuati regolarmente. Poi si passa alla spolvera- ta. Usando una piccola spaz- zola con morbide setole sinte- t i c h e c h e c a t t u r a n o facilmente lo sporco, Pucci inizia ad accarezzare delicata- mente la testa del David per raccogliere minuscole parti- celle che vengono aspirate con un aspirapolvere compat- to, appositamente sviluppato, progettato per la statuaria e l'architettura dei musei. Il dispositivo è legato alla sua schiena. Si prende il suo tempo – la spolverata dura normalmente un'intera mattinata – con movimenti sensibili e ampi e accarezzando le guance di p i e t r a c o n i l d o r s o d e l l a mano. Dopo quasi quattro anni di lavoro, ha sviluppato il massimo rispetto per il genio creativo di Michelange- lo. Spolverare il David suscita profonda emozione e ammi- razione per un artista capace di creare tali impressioni dalla pietra, afferma Pucci. Prova lo stesso, ha ammesso, quando spolvera i cosiddetti Prigioni della Galleria, le figu- re di schiavi progettate da Michelangelo per il mausoleo di papa Giulio II ma mai ter- minate. "Nei prigioni", ha detto, "puoi vedere i segni creativi del suo scalpello e avere un'idea di come lavora- va il marmo per liberare le immagini che credeva fossero intrappolate nella pietra". Sebbene venga spolverato almeno sei volte all'anno, il D a v i d n o n v i e n e p u l i t o a fondo dal 2004, quando è emersa una disputa su quali attrezzature e metodi di puli- zia utilizzare. E sebbene il David meriti u n t r a t t a m e n t o s p e c i a l e , buona parte del tempo di Pucci viene spesa per garanti- re che l'intera collezione di oggetti di valore del museo sia in perfetta forma. Esami- na anche dipinti e cornici di legno per deformazioni, sca- glie di vernice e tarli. Tutta la collezione è stata sottoposta a una recente ispe- zione quando la Galleria ha ricevuto un sostanziale rinno- vamento per "portarla nel 21° s e c o l o " , c o m e h a d e t t o i l direttore Cecilie Hollberg. La ristrutturazione è coincisa con il lockdown per la pande- mia del 2020, consentendo di effettuare senza disagi per il p u b b l i c o , u n r i f a c i m e n t o degli impianti di climatizza- zione, quello elettrico e di illuminazione. La recente apertura di una collezione di modelli in gesso dello scultore ottocentesco Lorenzo Bartolini ha reso la Galleria un luogo di cui fio- rentini e turisti possono esse- re ancora più orgogliosi, ha affermato Hollberg. Sebbene i servizi di Pucci siano esclusivi della Galleria, esprime profonda preoccupa- zione per ciò che sta accaden- do in altre parti di Firenze. Ad esempio, a pochi passi d a l l a G a l l e r i a s i t r o v a l a famosa Piazza della Signoria, dove nel 1910 fu installata u n a c o p i a a l l ' a p e r t o d e l David. Anche qui i restaura- tori salgono e scendono dalle impalcature per pulire e pre- servare una statua esposta alle intemperie tutto l'anno. Sono necessarie compresse imbevute di sostanze chimi- che non tossiche per rimuo- v e r e i n q u i n a n t i , m u s c h i , alghe e licheni derivanti dal- l'esposizione costante. Oltre a g l i e l e m e n t i n a t u r a l i , l e opere d'arte all'aperto della città devono affrontare lo shock e la vergogna del van- dalismo. I vandali sono pro- babilmente il problema più persistente per il patrimonio culturale di una città come Firenze, secondo Giorgio Caselli, architetto che si occupa della manutenzione dei monumenti all'aperto. "Graffiti, turisti che usano le fontane come bagni personali e tifosi di calcio indisciplinati in città per una partita si c o m b i n a n o p e r c r e a r e u n altissimo livello di inciviltà e mancanza di rispetto", ha affermato. Nel frattempo, Pucci rima- ne impegnata e dedicata a presentare ai visitatori della G a l l e r i a i l D a v i d e a l t r e mostre nella loro migliore immagine fisica possibile. Per lei, non è solo il miglior lavo- ro del mondo. È ovviamente anche un lavoro pieno d'amo- re. Prendersi cura del David è essenziale per proteggerne la bellezza (Photo: Ruslan Gilmanshin/Dreamstime) Pulire il David di Michelangelo: il lavoro più bello del mondo SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI

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