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GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B L'Inter domina 2 volte il Milan e dopo 13 anni è in finale di Champions League STEFANO CARNEVALI L 'Inter, dopo 13 anni, tor- nerà a giocare una finale di Champions League. Lo farà al termine di un'annata ano- mala, in cui ha avuto un rendi- mento altalenante, e in una Champions dal calendario stra- nissimo (girone di ferro, fase ad eliminazione meno impegnati- va).Ciliegina sull'impresa, un'al- tra impresa: il doppio derby - dominato - proprio nella semifi- nale della massima competizione europea. DOPPIO CONFRONTO - Il doppio confronto è finito - complessivamente - 3-0 per l'Inter (2-0 all'andata, con gol in avvio di Dzeko e Mkhitaryan; 1- 0 al ritorno, con rete nel finale di Lautaro). Un risultato inappella- bile, che sarebbe potuto persino essere più rotondo (in particolare considerando il match d'andata, dove l'Inter ha inspiegabilmente rallentato, seppur di fronte a un avversario in palese difficoltà) e che il Milan non hai mai dato la sensazione di poter ribaltare la situazione. Le ragioni di questo verdetto così netto sono molte- plici: proviamo ad analizzarle. ORGANICO - L'inter è molto più avanti nel progetto. La sua rosa è più completa e profonda. Se è vero che il valore dei due '11' titolari non è così dissimile, il divario tra le riserve è abissale; ma è anche molto marcata la differente quantità di 'armi offensive' a disposizione dei tecnici: Inzaghi può giovarsi di molte più soluzioni, rispetto a Pioli. Il mercato estivo, poi, ha aumentato il divario tra i club: nessuno degli acquisti del Milan è risultato essere una valida match'. Anche nell'Euroderby, le tradizionali 'armi' rossonere (pressing alto, difesa uomo su uomo, ripartenze 'larghe' e velo- ci) sono risultate inefficaci: Inzaghi - certamente aiutato dalla qualità dei giocatori - è stato maestro nel pianificare le uscite palla al piede, programmando movimenti di reparto (in partico- lare in mediana) in grado di 'scompaginare' sistematicamente la disposizione difensiva degli avversari. Anche le capacità - protezione del pallone e facilità di inserimento - tipiche delle sue punte hanno fatto la differenza. Pioli, anche questa volta, non ha saputo trovare efficaci contro- misure e l'Inter è volata ad Istanbul. vittoria contro la Lazio, i rosso- neri (spesso imbottiti di riserve, per preservare energie in ottica Champions), nelle ultime giorna- te, hanno faticato (pareggiando con la Cremonese e perdendo a La Spezia). Il gioco offensivo si è inaridito, la fase difensiva ha seguitato a perdere certezze e, a completare il quadro, sono arri- vati gli infortuni di Leao e Bennacer. DIVARIO TATTICO - Ancora una volta, la sfida tattica tra Pioli e Inzaghi ha visto preva- lere nettamente quest'ultimo: se si eccettua il derby d'andata nel Campionato di quest'anno, infat- ti, questo Milan, contro i cugini, ha sempre mostrato una fragilità mai vista in tutti gli altri 'big alternativa ai titolari, in più si è perso Kessié (non rimpiazzato), Ibrahimovic e Rebic sono 'crol- lati' (fisicamente il primo, men- talmente il secondo). All'Inter sono invece arrivati Lukaku, Mkhtarian, Onana e Acerbi: tutti titolari. STATO DI FORMA - Bisogna dare conto del differen- te stato di forma con cui Milan e Inter si sono presentati all'Euroderby. I nerazzurri, dopo il ciclo orribile tra la 26° e la 30° giornata, si sono sbloccati: 5 vit- torie consecutive, 18 gol, 3 subi- ti e la sensazione che tutti i 'big' fossero in buone condizioni psico-fisiche, consentendo ad Inzaghi ampie rotazioni. Il Milan ha rallentato: se si eccettua la