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gua e un modo diverso di vivere, racconta della propria capacità di mettersi in gioco, di essere in un certo senso più bravi di come ci si imma- ginava. Una ricchezza che tra l'altro non solo è individuale, ma è un contributo che viene dato tanto alla società di pro- venienza quanto a quella di arrivo, ciascuna messa nelle c o n d i z i o n i d i " i m p a r a r e " qualcosa di nuovo. Perché tante persone che vivono la migrazione si ritro- vano in vissuti ed esperienze che sembrano molto diversi tra loro ma in fondo sono tutti simili? Esattamente per queste ragioni NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 1 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C osa accomuna le s t o r i e d e g l i immigrati? Pos- sono parlare lin- gue diverse, pro- venire da posti lontanissimi tra loro, avere fatto viaggi in prima classe o su un transa- tlantico di fine Ottocento dove sopravvivere alla traver- s a t a e r a g i à u n s u c c e s s o , impiegato dieci anni o vinto u n a g r e e n c a r d , p o s s o n o esserci arrivati bambini per- ché così hanno deciso per l o r o i g e n i t o r i o i n o n n i , oppure con le proprie gambe trascinati da sogni e ambizio- ni troppo forti per essere messi a tacere. Qualunque destino, forza propulsiva, causa o condizio- ne li abbia fisicamente portati in un "altrove" rispetto al punto di partenza, in tutti loro l'esperienza migratoria ha generato una separazione. Ha segnato un prima e un dopo, quel momento è stato uno spartiacque, un taglio del cordone ombelicale più o meno doloroso. Questo distacco è stato causa di emancipazione o dolore, è stato una lacerazio- ne o un'evoluzione, un trau- ma o un trampolino, una con- quista o una disillusione. In ogni caso è stato un cambia- mento. Profondo e lacerante o apparentemente superficia- le ma capace poco alla volta d i a p r i r e u n v a r c o , n o n importa. Lanciare il cuore oltre l'ostacolo qualche volta ha pagato le fatiche fatte e qualche altra volta, invece, è stato solo un conto salatissi- mo da pagare, ma sta di fatto che il salto nel buio è stato fatto. Anche quando si è avuta l ' o p p o r t u n i t à d i t o r n a r e indietro (quando accade per- ché non sempre è possibile), magari anche solo tempora- neamente durante un viaggio o una vacanza estiva, oppure per sempre sia come scelta più matura, sia come rinuncia ai sogni e cedimento alle fati- che di inserirsi, sia per cause di forza maggiore, comunque si sarà diversi, non più quelli di prima. Ci si ritroverà, sia nel confronto con chi è rima- sto sia con chi si è lasciato, profondamente cambiati, spesso dissonanti rispetto al c o n t e s t o c i r c o s t a n t e , u n corpo estraneo sia da una parte che dall'altra. Si sarà molto trasformati rispetto a chi è rimasto, non è mai par- tito, ma anche rispetto al mondo lontano in cui ci si era faticosamente inseriti. I l m i g r a n t e n o n è s o l o colui che porta con sé un vis- s u t o a l t r o , d i s o m o g e n e o rispetto alla comunità di arri- v o , m a è a n c h e c o l u i c h e rispetto al contesto di parten- za diventa anomalo. In fondo, in quel suo passato prossimo speso in una terra straniera, che però poco alla volta impa- ra a sentire "anche" un po' sua, ha intinto la sua vita e le s u e e n e r g i e , s p e s s o n o n ricambiato, ma comunque ne ha assunto i colori, le sfuma- ture. Per questo, anche quan- do torna a casa, "indietro", non è mai quello di prima e sarà sempre meno uguale agli altri. Per questo sarà anche chi pone all'interno della pro- pria società di partenza alcu- ne questioni fondamentali sul passato, sulle radici, sulla propria identità. A l d i l à d e l s u c c e s s o o meno dell'esperienza migra- toria, se questa durerà due mesi, dieci anni o una vita intera, se sia cominciata per essere temporanea per via di un viaggio studio ma alla fine si è trasformata in un una scelta di vita, oppure se sia nata per chiudere con il pas- sato e aprire un nuovo capito- lo della propria vita, quella p a r t e n z a h a i n o g n i c a s o segnato una fase precisa della vita che, quando è avvenuta, ha inevitabilmente lasciato tracce profonde. Il senso di a p p a r t e n e n z a a u n p o s t o piuttosto che a un altro o la convivenza di due mondi è una faglia interiore che scuo- terà le certezze ogni volta, una domanda inquieta che tormenterà. Non solo perché decidere da che parte stare o cosa diventare, se assimilare o rifiutare elementi di un mondo o dell'altro, sarà frutto di una scelta, ma perché, a differenza di un percorso naturale dove tutto sembra un percorso già tracciato, nel cambiamento ogni volta ci si mette in discussione, si rin- nova la scelta. Emigrare significa fare sempre i conti con chi si era prima, come si è diventati dopo e come si sta gestendo il passaggio durante, con sogni e ambizioni, con il dub- bio che la vita in altre condi- zioni poteva essere diversissi- m a . G l i e m i g r a t i s o n o accomunati dal senso di stra- n i a m e n t o , d e l l a d o p p i a appartenenza e dal non sen- tirmi mai completamente né di qua né di là ma, se si può trovare un errore, sempre che ci sia, è non considerare q u e s t a c o n v i v e n z a d i p i ù definizioni una ricchezza, un patrimonio maggiorato di cui andare fieri. Proprio la fatica di adattarsi, di assorbire cose nuove, di imparare una lin- Cosa accomuna chi emigra? Il grande vantaggio di avere due anime giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208