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31 GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE MODA BENESSERE " Mi piace pensare che l a m i a p e r s o n a l e e s p e r i e n z a p o s s a essere di esempio per chiunque miri a rea- lizzarsi. In particolare per i giovani che, in un momento storico così complesso, spesso faticano a individuare la stra- da giusta. Oggi sono richieste grandi competenze e la realtà è sfidante e non sempre rassi- curante, ma mi sento di dire di non arrendersi mai, di stu- diare con impegno, di lavora- re giorno dopo giorno asse- c o n d a n d o l ' i s t i n t o e l a passione". Così Giorgio Armani, neolaureato Honoris Causa in Global Business Management dall'Università Cattolica del Sacro Cuore "per la dimensio- ne internazionale del mar- chio, per l'approccio olistico alla sostenibilità, per la ricer- ca inesausta di miglioramento e per la consapevolezza della centralità dell'impresa nella creazione di valore condivi- so". La pergamena gli è stata consegnata nel Teatro comu- nale di Piacenza, dove è nato l'11 luglio del 1934. Per lui, che nel 1975 ha fondato uno dei marchi più importanti al mondo nel campo della moda, è la quinta dopo quelle ricevu- te nel 1991 dal Royal College of Art di Londra, nel 1993 dal- l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 2006 dal Central Saint Martins College of Art and Design di Londra e nel 2007 dal Politecnico di Milano. Armani ha sottolineato il valore "doppiamente specia- le" del titolo universitario "perché premia il mio ruolo di imprenditore, l'impegno e la passione" ma anche perché "mi viene conferito nella mia città natale, in un luogo magi- co che mi affascinava da bam- bino". Il suo discorso a stu- dentesse e studenti è stato un omaggio al "luogo magico, che tanto mi affascinava da bam- bino. Da Piacenza sono parti- to per cercare la mia strada, che ho trovato a Milano, però le mie radici sono rimaste sempre qui dove ho rivisto la mia infanzia, le gite in bici sul Trebbia e mia mamma che durante la guerra mi portava dalla mia camera al quinto piano al rifugio in cantina". Parlando agli universitari ha ricordato "il percorso molto impegnativo che ho fatto, dimenticando molte volte me stesso. Allora dico ai giovani lavorate, tenete duro ma non scordate che a casa avete il gatto, il cane, la mamma, la nonna o l'amante, perché poi andando avanti avrete biso- gno di persone al vostro fian- co". Dal palco ha ripercorso la sua storia. "Come sapete, ho f o n d a t o l a G i o r g i o A r m a n i i n s i e m e a S e r g i o Galeotti, il primo a credere davvero nel mio talento e con lui, nei primi dieci anni di lavoro, abbiamo costruito le basi: Sergio si occupava del business, io della creativita`. Il destino pero`, mi ha messo a dura prova e a seguito della scomparsa del mio socio, per far si ` che la Giorgio Armani s o p r a v v i v e s s e , h o dovuto occuparmi io stesso dell'azienda, oltre che dell'a- spetto stilistico. Molti pensa- vano che non ce l'avrei fatta, ma grazie alla mia caparbieta`, all'aver vinto la sempre pre- sente timidezza e al sostegno delle persone a me vicine, verso le quali ho un debito di riconoscenza, sono riuscito ad andare avanti. Il mio e ` stato un percorso lungo, a tratti complesso, ma i momenti dif- ficili sono riuscito a superarli con l'impegno, la dedizione e il rigore, valori che ho assimi- lato in famiglia, gli stessi che raccomando di seguire sem- pre, per dare forma a cio` in cui si crede, ancor di piu` oggi che si moltiplicano i successi e f f i m e r i . P e r c h é q u e l c h e richiede impegno, invece, dura. Il mondo cambia e il progresso va vissuto per la sua parte piu` positiva. Con coraggio e fiducia, ho sempre coltivato con fierezza, difen- d e n d o l a , l a m i a indipendenza. Ascolto il pare- re degli altri, ma sono io che prendo le decisioni, soppe- sando sempre rischi e benefi- ci, con un grande senso di r e s p o n s a b i l i t à . I n q u e s t o modo ho costruito un Gruppo che nel mondo e ` diventato sinonimo di qualita`, bellezza, misura, armonia, di quei valo- ri estetici e industriali che fanno grande l'Italia. Ho ini- ziato creando vestiti e un passo dopo l'altro, mi sono avventurato in altri ambiti sempre con coerenza e mai con avventatezza". Nel suo intervento, il retto- re Franco Anelli ha messo in luce l'uomo d'impresa, il crea- tivo e l'innovatore, capace di una visione ideale e inedita perseguita con determinazio- ne, costanza e coraggio. Doti indispensabili per la realizza- zione di un progetto che ha portato alla costituzione di uno dei più importanti gruppi multinazionali. "Un bilancio potrebbe essere stilato a par- tire dall'assunzione, in tutte le sue implicazioni, della dimen- s i o n e p r o b l e m a t i c a d e l tempo. La durata, per Arma- ni, è una scelta che riguarda la forma e il contenuto: classi- cità delle linee e qualità della materia parlano di un prodot- to pensato per resistere con disinvoltura all'esaurirsi di una collezione. Ma la novità della sua proposta ha a che fare con la sensibilità e la tempestività nell'interpretare attitudini, ruoli e funzioni del- l'uomo e della donna contem- poranea, senza forzature: ' E s s e r e s e s t e s s i , m a a l meglio'. In questo senso si può parlare di classicismo di Armani, non come petitio principii, ma come prodotto di un'estetica innervata di tensioni dinamiche al modo della grande scultura classica; il frutto, nato quasi d'istinto e poi perseguito con coerenza, di un dialogo mobile e aperto con l'uomo". A r m a n i è p r e s i d e n t e e amministratore delegato del Gruppo Armani, tra le azien- de di moda e del lusso leader nel mondo, con 8.304 dipen- denti e 9 stabilimenti di pro- duzione. Disegna, produce, distribuisce e vende prodotti di moda e lifestyle, abbiglia- mento, accessori, occhiali, orologi, gioielli, cosmetici, profumi, mobili e comple- menti d'arredo e opera nel- l'ambito della ristorazione e dell'hotellerie. "L'impulso ad allargare lo sguardo dall'og- getto al contesto - ha detto ancora il rettore - è stato radi- ce e conseguenza dell'espan- sione globale del marchio, che oggi definisce uno 'stile' non solo nell'abbigliamento, ma in vari settori di quello che in una parola viene definito il lifestyle. L'eclettismo delle scelte imprenditoriali non contraddice, anzi al più esalta, la coerenza umanistica dell'i- s p i r a z i o n e : d a l l a g i a c c a destrutturata, la più iconica delle creazioni di Armani, è nato per contiguità un proget- to di casa, di albergo, di luogo di intrattenimento, attraver- sando le antiche passioni per il cinema e lo sport ed esten- dendosi a profilare una perso- nale interpretazione del gla- mour: 'Dietro c'è il mio occhio e dentro c'è il mio gusto' dice Armani. All'orizzonte, c'è il futuro". In questo senso il ret- tore ha soprattutto guardato in avanti: "La laurea che oggi viene conferita non è una celebrazione retrospettiva, ma u n a t a p p a d i u n p e r c o r s o c r e a t i v o d a l q u a l e a n c o r a molto ci attendiamo". Dal 1975 ha poi detto Anna M a r i a F e l l e g a r a , p r e s i d e della Facoltà di Economia e Giurisprudenza che ha letto le motivazioni della Honoris Causa, "Armani ha raccolto la tradizione del saper fare ita- liano, che affonda le sue radici n e l n o s t r o t e r r i t o r i o , n e i mestieri e nelle opere di arti- giani e operai della tessitura, della sartoria, del costume, per reinterpretarla e farla diventare un riferimento ico- nico universale. Ha creato un g r u p p o a i p r i m i p o s t i n e l mondo, mantenendo il lega- me diretto tra azienda e fon- d a t o r e e p r e s e r v a n d o l a matrice originaria in scala globale. Ha conservato, nel r i n n o v a m e n t o c o n t i n u o richiesto dal modificarsi delle condizioni di contesto, un'in- tuizione originale e ha posto all'attenzione di un comparto determinante per l'economia del nostro Paese le molteplici implicazioni del suo perma- nere in una dimensione pie- namente umana: dalla pro- m o z i o n e d e l g i u s t o trattamento delle persone che operano nella filiera, alla dedizione sociale; dall'impe- g n o n e l l a p a n d e m i a , a l l a responsabilità ambientale. La sfida al consolidato modello consumistico, dai vorticosi ritmi e dalla scarsa cura per la qualità e il bello, è il suo più recente impegno e testimonia la scelta di una dimensione economica che privilegia ciò che dura nel tempo e che non può prescindere dall'interro- garsi serio e autentico sulle ragioni etiche delle azioni". Forse è in una frase che si riassume la lectio del quasi 89enne Armani: "Essere se stessi, ma al meglio". Il suo è stato un invito pressante a perseguire passione e serietà nel lavoro: "Sono un creativo razionale - ha detto in un discorso accorato ed emozio- n a t o - m a l a s p i n t a n a s c e sempre dalla passione, da un'intuizione e dal desiderio bruciante di realizzarla. Ogni idea, in fondo, e ` frutto di un i n n a m o r a m e n t o e q u e s t o lavoro, che per me e ` la vita, e ` un atto continuo di amore. Anche a voi raccomando di coltivare l'amore per cio` che fate con rispetto di chi vi e ` vicino. Ho parlato di me, in questo discorso, pensando soprattutto a voi studenti. E vorrei, con la mia storia, esse- re un esempio, uno stimolo e ricordare a tutti che il lavoro vero porta lontano". Quinta laurea a Giorgio Armani, Honoris Causa in Global Business Management nella sua Piacenza Giorgio Armani ha ricevuto una laurea ad honoris causa a Piacenza, la sua città natale (Photo: Fabio Mazzarotto/Dreamstime)