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33 GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I suoi nonni, originari di Reggio Calabria, si sono conosciuti e sposati in Australia, dove erano emigrati dopo la guerra. Cresciuto a Five Dock, Sydney, Austra- lia, il comico Joe Avati ha sempre mostrato e racconta- to la sua discendenza italia- na anche nei suoi spettacoli di stand-up comedy, che fa sia in dialetto calabrese sia in inglese con o senza accen- to calabrese. Quest'estate i suoi fan in Nord America hanno potuto apprezzare il suo marchio unico di comicità grazie al t o u r e s t i v o i n C a n a d a e America, When I Was Your Age, che ha portato il comi- co australiano di fama mon- diale a mettere in risalto su un palco carico di umori- smo, le differenze genera- zionali e culturali, portando in scena un'esilarante inter- pretazione della complessa genitorialità moderna e del campo minato della cancel cultura. Famoso in Nord America, Avati è uno dei comici di origine italiana più noti al mondo. Il suo primo spetta- c o l o r i s a l e a 2 5 a n n i f a , quando iniziò raccontando esilaranti aneddoti sulla sua e s p e r i e n z a d i c r e s c e r e i n Australia da figlio di immi- grati italiani. Questo, insie- me alla sua arguzia e alle sue osservazioni sulle diffe- r e n z e g e n e r a z i o n a l i , l o hanno reso un nome famoso o l t r e c h e i n A u s t r a l i a , i n N o r d A m e r i c a e R e g n o Unito, dove si esibisce rego- larmente. Il fatto che Avati si sia imposto nel cuore dei fan mantenendo gli spettacoli puliti e privi di profanità lo distingue da altri comici, e il suo è uno show per tutta la famiglia. "Mi esibisco per gli a m a n t i d e l l a c o m i c i t à d i tutte le età, mamme e papà, adolescenti e persino bam- bini, perché tutti possono immedesimarsi nelle mie storie", spiega Avati. "Non vedo l'ora di portare il mio nuovo tour in Canada e in America quest'estate perché sono il pubblico migliore!". Avati ha avuto il privilegio di fare il tutto esaurito nei grandi teatri diverse volte da quando ha iniziato a esibirsi qui nel 2001. Ha anche due album di spettacoli dal vivo al primo posto in Canada, uno dei quali è rimasto al primo posto per 18 mesi di fila. Joe, di cosa parlerà nello spettacolo? È uno spettacolo in cui analizzo tutte le differenze tra la mia generazione e le nuove generazioni. Ovvia- mente, il filo conduttore è l'origine italiana e l'essere italiani. Crescere nella cul- tura italiana è stato molto particolare. Per esempio, i ragazzi di oggi non hanno problemi a chiedere un paio di scarpe costose, un'auto nuova o un telefono nuovo. Ho capito che i ragazzi sono diversi da questo punto di vista. E poi mi dico: imma- g i n a t e v i d i d i r e a v o s t r o padre che volete qualcosa... Quindi guardo a come sono cresciuto e a quanto erano severi i miei genitori con me rispetto al modo in cui lo sono oggi con i ragazzi di o r a . P o i d i c o : e i n o n n i ? Quanto sono diversi i nonni d i o g g i ! S e d i c e s s i a m i o figlio Antonio: "Non fare così o ti do uno schiaffo". Mia madre uscirebbe e mi direbbe: "Non azzardarti a toccarlo!". E mi viene da ribattere: "Cosa? Hai una specie di amnesia che ti ha fatto dimenticare quello che mi ha fatto?". E ogni nonna italiana risponderebbe la stessa cosa: "Io non ti ho m a i d a t o u n o s c h i a f f o ! " . Parlo molto delle cose che abbiamo dovuto affrontare da bambini in una famiglia italiana, e di storie diverten- ti su di me e il mio matrimo- nio, su quando sono diven- tato papà e su come questo ha cambiato la mia vita. S i s e n t e u n p a d r e molto italiano nell'edu- care i figli? Metà di me vuole educare i miei figli nel modo in cui sono stato cresciuto io. L'al- tra metà non vuole andare in prigione. Ne parlo anche nel mio spettacolo: oggi non si possono picchiare i bambini. Ma ai nostri tempi si poteva picchiare il figlio di chiun- que. Quando ha iniziato a fare imitazione e sketch comici? H o i n i z i a t o a f a r l o c o n mia cugina. Ho iniziato a prendere in giro le cose che d o v e v a m o a f f r o n t a r e , i l modo di parlare della nonna o il modo in cui teneva le olive in un barattolo nero. Poi l'ho fatto pubblicamente e la cosa ha avuto un grande successo. All'improvviso, il mio telefono ha iniziato a squillare e vari promotori mi hanno detto: "Oh, puoi fare il tuo spettacolo a questa associazione italiana? Puoi farlo a questo matrimonio italiano o a un battesimo?". Da lì la cosa è cresciuta e si è trasformata in uno spettaco- lo che poi è andato in giro per il mondo. Ora non lo faccio in italiano solo per gli italiani. È per tutti. Mentre in America e in Canada ven- gono soprattutto italiani ai miei spettacoli, in Australia ormai vengono tutti. Come è stato accolto dal pubblico americano? Il pubblico americano era curioso quando ho iniziato, non c'era nessuno che faces- se questo tipo di spettacolo qui. Non avevano mai senti- to niente del genere perché non è nello stile nordameri- cano quello di prendersi in giro in termini di comicità, mentre in Australia è una cosa diffusa quella di pren- dere in giro noi stessi. Qual è stato il primo comico che l'ha ispira- ta? Il primo che mi ha ispira- to è stato un comico calabre- se che mio padre ascoltava sempre: Micu U Pulici. Che cosa piace ai fan del suo spettacolo? La cosa che probabilmen- te emerge di più è che c'era- no molti italiani che si ver- g o g n a v a n o d i e s s e r e c r e s c i u t i i n I t a l i a p e r c h é pensavano che la loro fami- glia fosse l'unica a fare certe c o s e . P o i , q u a n d o s o n o v e n u t i a l m i o s p e t t a c o l o , h a n n o c a p i t o c h e n o n s i trattava solo di loro, ma di altre persone e di altre fami- glie in tutto il mondo. Tanti mi dicono: "Mi avete fatto sentire a casa mia. E mentre prima cercavo di allontanar- mi dal mio background ita- liano perché mi vergognavo, ora lo accetto". Visita mai l'Italia? Sì, ci vado almeno una volta all'anno, per far visita ai miei parenti in Calabria e per viaggiare. Sa cosa mi affascina dell'Italia? È un Paese piccolo, ma in quel p i c c o l o p e z z o d i t e r r a c i sono alcuni dei luoghi più belli del mondo. Sono tutti concentrati lì: il Vaticano, Venezia, la Costiera Amalfi- tana; è difficile descrivere la sensazione che provo quan- do ci vado. Non c'è una tale c o n c e n t r a z i o n e d i l u o g h i incredibili e bellissimi in un p i c c o l o p e z z o d i t e r r a d a nessun'altra parte. È questo che mi affascina. Avati porta sul palco le sue radici italiane (Photo: John Hatzis) Una serata con il comico italoaustraliano Joe Avati a Los Angeles LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES