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GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Coppe europee: finali amare per Inter, Roma e Fiorentina Sana delusione ma la strada è quella giusta STEFANO CARNEVALI L a presenza di squadre ita- liane nelle finali delle tre Coppe europee è un ottimo segnale: dopo anni di fatica ed impoverimento, il nostro calcio sembra finalmente aver imbocca- to la giusta via verso la risalita. Certo, il 'gap' economico e con- seguentemente, spesso tecnico, è ancora molto ampio ma il giusto mix di intuizioni (specie in sede di mercato), preparazione tattica e 'ambientale', può dare ai club nostrani il giusto slancio. SANA DELUSIONE - È vero che nessuna delle nostre finaliste ha alzato la coppa ma le prestazioni di Inter, Roma e Fiorentina sono assolutamente state all'altezza degli avversari e dell'importanza dell'appunta- mento. La 'sana' delusione che ha caratterizzato il finale di que- sta stagione, deve dare ulteriori motivazioni ai nostri club: se la possono giocare anche contro le 'big' d'Europa e, con un'ulterio- re crescita, potranno centrare successi importanti. FINALE DI CHAMPIONS: MANCHESTER CITY- INTER 1-0 (68' RODRI) - Nella partita più importante dell'anno, l'Inter si è piegata al colosso City, attualmente la squadra più forte del mondo che, nella fase ad eliminazione diretta del torneo, ha 'schiantato' Bayern e Real Madrid. in tutti i 90'): sfortuna e inespe- rienza sono state decisive. FINALE DI EUROPA LEA- GUE: SIVIGLA-ROMA 1-1 (35' DYBALA; 55' AUT. MANCINI), 4-1 d.c.r. - A Budapest si sono scontrate la stri- scia vincente di Mourinho nelle finali, contro l'incredibile storia del Siviglia in Europa League arrivato, con questa vittoria, addi- rittura a 7 trionfi. La partita è stata intensa: la Roma, per una volta, ha abbando- nato la prudenza, cercando di essere propositiva; il Siviglia (reduce da una stagione comun- que molto complessa, in cui è stato a lungo invischiato nella Citizens, però, hanno retto in virtù di una difesa che ha giocato molto compatta, non concedendo campo alle ripartenze interiste. Contro una retroguardia così chiusa e schierata, il tasso tecnico non così elevato dell'Inter ha pagato dazio: agli uomini di Inzaghi è mancato qualcuno in grado di collegare centrocampo e attacco con una 'giocata' di clas- se. Quando poi i difensori inglesi hanno concesso qualcosa con una delle 'abituali' leggerezze, ai nerazzurri è mancata la necessa- ria freddezza per colpire: Lautaro, Dimarco e persino Lukaku hanno fallito occasioni ghiotte (paradossalmente più eclatanti di quelle avute dal City I nerazzurri, però, hanno perso di misura, dopo una partita ben interpretata, in cui non sono per nulla stati 'messi sotto' dagli uomini di Guardiola. La prepara- zione della partita, da parte di Inzaghi, è stata perfetta (non è un caso che, anche durante la crisi della Serie A e della Nazionale, i successi degli allenatori italiani all'estero siano rimasti numerosi: la nostra scuola tattica non ha conosciuto alcun declino): il cen- trocampo interista ha imbrigliato a lungo il palleggio del City e, soprattutto, le 'linee di passag- gio' dell'Inter non sono mai state lette correttamente dalla mediana inglese che, per tutti i 90', ha dovuto (incredibile a dirsi) rin- correre il possesso avversario. I CONTINUA A PAG. 39 A Venezia la World Cup di calcio femminile che porterà le Azzurre in Australia I l Campionato Mondiale di calcio femminile 2023 si è fermato a Venezia. Per la prima volta la Coppa del Mondo "se ne va in giro per il Globo", presentandosi a tutte le 32 nazio- ni che parteciperanno alla com- petizione iridata, in programma in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto. Iniziato in Giappone a febbraio, il Trophy Tour ha fatto tappa in Italia per un'unica presentazione a Venezia, all'Ateneo Veneto, la più antica istituzione culturale in attività della città, istituita per decreto napoleonico nel 1812 e la cui sede è la Scuola di San Fantin (ex Scola dei Picai). Lo sport non è certo l'argomento principale in questo luogo, eppu- re, com'è stato ricordato, un evento "in rosa" proprio all'Ateneo Veneto non può esse- re "casuale". Dal 2022 c'è una presidente donna, la prima nella storia secolare dell'istituto, l'ex magi- strato Antonella Magaraggia. Il trofeo è stato esposto in Aula Magna, circondato dalle tele di alcuni dei più grandi arti- sti del XVI secolo. Prima dell'e- vento, l'intera delegazione spor- tiva di cui facevano parte Marco Brunelli, segretario generale della Figc, Margaret Twomey, ambasciatrice dell'Australia e Jacqueline Frizelle, ambasciatri- ce designata della Nuova Zelanda, ha avuto la possibilità di ammirare i dipinti al 1° piano, nella Sala Lettura: le storie della Vergine di Paolo Veronese e la pala del Tintoretto raffigurante l'Apparizione della Vergine a San Girolamo. Il calcio femminile è in costante ascesa. Sembrano lonta- nissimi i tempi di Bend it like Beckham (2002, di Gurinder Chadha), atipica commedia anglo-hindi che raccontava la storia di due ragazze con la pas- sione per il calcio, Jess (Parminder Nagra) e Jules (Keira Knightley), e il sogno di diventa- re professioniste andando a gio- care negli Stati Uniti. Anno dopo anno, il calcio femminile è cre- sciuto, raccogliendo sempre più proseliti e i tifosi negli stadi continuano a crescere. Basta l'attenzione raccolta dalle ultime edizioni mondiali e continentali, per capire come sia sempre più anche uno sport femminile. E non è un caso, che alla presenta- zione del Trophy Tour, ci fosse una delegazione della prima squadra e del settore giovanile femminile del Venezia Calcio, accompagnata da Douglas Fay, co-owner del Venezia Fc. Alla presentazione veneziana del Trophy Tour, introdotta e moderata dalla giornalista Barbara Cirillo, sono intervenuti due personaggi che di Mondiali e vittorie se ne intendono: Ilaria Mauro, quasi 50 presenze in Nazionale (presente ai Mondiali '19) e vincitrice del campionato italiano con la Fiorentina, oggi Legend Figc. La calciatrice ha rimarcato l'augurio alle colleghe impegnate in Australia e Nuova Zelanda, spronandole a credere nei sogni. Sulla stessa lunghezza d'onda Ivan Cordoba, autore del gol vittoria nella finale della Coppa America 2001 per la sua Colombia. Il granitico difensore dell'Inter di Mancini prima e di Mourinho poi, nell'era del tri- plete, oggi è un dirigente del Venezia Fc. Rivolgendosi alla commissaria tecnica delle Azzurre, Milena Bertolini, ha detto "Mister, fai sognare queste ragazze". Le Azzurre faranno il debutto il 24 luglio , ad Auckland contro l'Argentina. Torneranno in campo cinque giorni dopo, a Wellington, per affrontare la temibile Svezia, d sempre nella capitale se la vedranno contro il Sudafrica il 2 agosto. Dopo aver rotto un digiuno che durava da ben quattro edi- zioni, nel 2019 l'Italia è tornata a respirare l'atmosfera di un Mondiale, in Francia, disputan- do un ottimo torneo e uscendo ai quarti di finale per mano dei Paesi Bassi, poi sconfitti in fina- le dagli Stati Uniti. E sarà la squadra a stelle e strisce la Nazione da battere, quattro volte campione del mondo, e trionfa- trice nelle ultime due edizioni, in Canada e in terra transalpina. Tra le formazioni più agguerrite che si contenderanno il titolo anche Germania e Inghilterra, quest'ultima campione d'Europa in carica. A Venezia intanto, la presen- tazione è finita. Le giovani del Venezia Calcio insieme alla Ct della Nazionale si "schierano" attorno alla Coppa del Mondo, che sarà poi esposta nella vicina piazza San Marco. L'emozione è palpabile sui visi di ciascuna. Alcune diventeranno professio- niste e qualcuna magari arriverà a disputare uno dei prossimi Mondiali. La strada è lunga, ma con entusiasmo, passione e lavo- ro, tutto è possibile, anche solle- vare verso il cielo il trofeo di calcio più importante del mondo. Forza, ragazze. Forza azzur- re! LUCA FERRARI La delegazione che a Venezia ha presentato la WorldCup 2023 (Ph. courtesy Comune di Venezia)