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29 GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L e A v v e n t u r e d i Pinocchio non è solo una fiaba per b a m b i n i , m a anche un roman- zo di formazione diventato u n c l a s s i c o s e n z a t e m p o . Conosciuto da tutti come un monello che racconta bugie e a cui cresce il naso, Pinoc- chio è un burattino ingenuo e c r e d u l o n e m a d i b u o n cuore che, dopo essere finito i n m i l l e g u a i , c o m p r e n d e l'importanza di dire la verità. Grazie alla realtà teatrale del Rebelòt Theater, fondata a Los Angeles dall'attrice ita- liana Silvia Bottini, il perso- naggio di Pinocchio torna sul palcoscenico e diventa il pro- tagonista dello spettacolo " P i n o c c h i o , t h e W o o d e n B o y " . D o p o i l d e b u t t o l o scorso aprile al museo Iamla di Los Angeles, è diventato uno spettacolo itinerante. Come è nato il Rebelòt Theater? Tutto è iniziato nel 2018, quando Fondazione Italia mi ha proposto di realizzare un ciclo di spettacoli in italiano per il programma di lingua della Benjamin Franklin Ele- m e n t a r y e d e l l a C h a m p s H i g h S c h o o l . I l p r o g e t t o , supportato dal Consolato Italiano e dall'Istituto Italia- n o d i C u l t u r a , è a n d a t o benissimo. Cinque anni e una pandemia dopo, l'Italian American Museum of L.A. mi ha chiesto di preparare uno spettacolo per completa- re la temporanea su Pinoc- chio, questa volta in inglese. Mentre preparavo maschere e cucivo costumi, ho realizza- to che tanto lavoro e dedizio- ne avrebbero vissuto di fron- te ad un pubblico solo due v o l t e , p e r l e r e p l i c h e a l museo. Così ho deciso di fon- dare una mia compagnia tea- trale scegliendo di offrire s p e t t a c o l i p e r s o n a l i z z a t i , site-specific, per eventi pri- vati, dove l'offerta spazia dallo spettacolo vero e pro- prio alla cena con delitto scritta apposta per i parteci- panti. Come è nata la scelta del nome? Rebelòt è una parola del dialetto milanese. È quello che mi diceva papà quando g i o c a v o : " V a r d a c h ï c h e r e b e l ò t ! " . P e r m e e r a u n complimento e fonte di orgo- glio che la mia fantasia e g i o i a a v e s s e r o c r e a t o u n rebelòt. Solo da adulta ho scoperto che rebelòt significa confusione, disordine. Sem- pre da grande ho imparato che, come sosteneva anche Nietzsche, proprio dal caos nasce l'arte. Possiamo dire che la mia vocazione e que- sta giovane compagnia tea- trale nascono entrambi dalla mia passione per il rebelòt. Nello scrivere lo spet- tacolo, si è ispirata di più a l c l a s s i c o f i l m d e l l a Disney o al libro di Col- lodi? La Disney ha creato una bellissima rilettura del testo. Molto diversa dal libro di Collodi, che sebbene abbia elementi fantastici e possa considerarsi un romanzo di formazione non è certamen- t e u n l i b r o p e r b a m b i n i , almeno non di quest'epoca. Il mio spettacolo aveva esi- genze di budget e di fruizio- ne, che mi hanno spinto a focalizzarmi soprattutto sul linguaggio. Ho cercato di mantenere intatta la morale e gli accadimenti più impor- tanti. Può darci qualche det- taglio sullo spettacolo? Lo spettacolo dura 45', è rivolto a bambini di tutte le età e mantiene intatte alcune parti del testo originale. Ho aggiunto il personaggio della Cantastorie che ha una fun- z i o n e d i d a t t i c a , q u e l l a d i spiegare ai bambini come si segue uno spettacolo teatrale e una funzione ludica, ovvero q u e l l a d i c o i n v o l g e r e g l i spettatori attivamente all'a- scolto. Ho inserito delle anima- zioni in stop-motion che ho realizzato personalmente, per creare una varietà di lin- guaggio e per mostrare le scene difficili da trasporre come per esempio quella in c u i P i n o c c h i o e G e p p e t t o v e n g o n o i n g h i o t t i t i d a l pescecane. Sarà sola sul palco? Con me in scena c'è un attore americano, Mitchell Lam Hau. "Pinocchio, the woo- den boy" nasce in colla- borazione con Iamla, ma l'obiettivo è che diventi uno spettacolo itineran- te? Sì, la sua seconda tappa si s v o l g e r à i n u n a l o c a t i o n molto speciale: il Reptacular R a n c h d i S y l m a r . Q u e s t a replica mostra come possia- mo adattare uno spettacolo al luogo (site specific), valo- rizzando entrambi. Infatti, passiamo da un teatro classi- co con un impianto tecnico, ad uno spazio aperto sotto milioni di stelle nel cuore della Los Angeles National Forest. Questo spettacolo si differenzierà dall'altro? Dal momento che il ranch è gestito da due biologi vete- rinari che offrono visite gui- date, ho pensato di creare, per il giovane pubblico, un'e- sperienza speciale. Prima dello spettacolo i bambini incontreranno molti degli animali presenti nel libro di Collodi. Ho prepara- to un percorso interattivo in cui ogni animale trasmetterà i consigli che sono stati dati anche a Pinocchio. Al termi- ne dello spettacolo avranno poi modo di farsi immortala- re con Lupita, l'asinello del Paese dei Balocchi nel Photo Booth di Playland. N a s c e c o m e a t t r i c e teatrale in Italia. Cosa la appassiona del teatro? Ho calcato le scene per quindici anni in Italia, vinto una borsa di studio e due premi nazionali, ma il mio sogno è sempre stato quello di fare cinema. I miei genito- ri non avevano tempo di por- tarmi a teatro e sono cresciu- ta guardando film. Però, ora c h e s t u d i o e l a v o r o n e l l a Mecca del Cinema da circa otto anni, sento una man- canza fisica per quelle assi impolverate, per il silenzio che segue il chi è di scena, per le piccole licenze artisti- che che ci si prende quando il regista non è in sala, per i rituali da camerino, per la rassicurante e continua ripe- tizione del copione, anche fuori scena, quando improv- visamente la memoria con- nette la vita con la finzione. È p o s s i b i l e , d a l s u o punto di vista, aumenta- re la promozione degli s p e t t a c o l i t e a t r a l i d i a u t o r i i t a l i a n i i n u n a città come Los Angeles, storicamente legata al cinema? La realtà teatrale a Los Angeles non è di certo flori- da. Le ragioni sono molte. C e r t o n e l m o m e n t o d e l l a produzione bisogna tener conto delle esigenze del pub- blico e lo spettatore losange- lino è senz'altro più abituato all'intrattenimento che alla cultura o all'introspezione, quella vera, non quella riabi- litativa dei nuovi santoni radical chic. Los Angeles è un bellissimo albergo dove le esperienze dipendono dalla ragione del viaggio. Pochi sono quelli che restano, che c o s t r u i s c o n o . I l t e s s u t o sociale è complesso. Penso che aldilà delle valutazioni pionieristiche su quello che si può costruire nel futuro, a Los Angeles, oggi, la comu- nità italiana dovrebbe avere un teatro che la rappresenti. Non solo per mantenere viva la nostra identità culturale, ma per nutrire la naturale predisposizione alla condivi- sione e all'analisi sociale. Perché noi Italiani siamo decisamente più di pizza, mafia e mandolino. L'obiettivo è dunque quello di continuare a promuovere la cultura italiana a livello teatra- le? S ì . H o v i n t o u n b a n d o indetto dall'Istituto Italiano di Cultura con la proposta di fare uno spettacolo per cele- b r a r e i l c e n t e n a r i o d e l l a nascita di Italo Calvino. Si chiamerà "Buon Complean- no Italo!" e sarà in italiano. Un sogno nel cassetto? Realizzare uno spettacolo su Eleonora Duse! Lo spettacolo avrà luogo sabato 24 luglio, alle 6.30 presso il Reptacular Ranch di Sylmar. I biglietti sono in vendita su Eventbrite. Per d e t t a g l i v i s i t a t e i l s i t o : https://silviabottini.com/liv e-theatre-for-kids/ 'Pinocchio, the wooden boy' diventa uno spettacolo itinerante Bottini interpreta Pinocchio (Photo: Matteo Ghidoni and Lex Ryan) LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES