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GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C È i n c r e d i b i l m e n t e b e l l a , senza tempo, indipendente e impegnata. Le sue donne hanno s e m p r e u n c a r a t t e r e forte. La prima collezio- ne nel 1987 è stata un omaggio a Bette Davis, la regina di Hollywood, e l a s c r i t t r i c e r i b e l l e Annemarie Schwarzen- b a c h h a i s p i r a t o i l debutto nel prêt-à-por- ter nel 1998. Le mie donne, apparente- mente così distanti tra loro, sono tutte forti, intelligenti, c r e a t i v e e i n d i p e n d e n t i . O g n i c o l l e z i o n e r a c c o n t a una storia diversa. La realtà femminile è variegata, stra- tificata e molteplice. Non ho in mente un tipo preciso di femminilità, alcu- ne donne mi attraggono, per esempio Pina Bausch, Silva- na Mangano e Isabelle Hup- pert. Quando disegno, sogno una donna libera che possa esprimere e realizzare i suoi sogni e desideri. Nascono così le collezioni dedicate alle donne come Maria Lai e Camille Claudel, tra le tante. R o m p e l ' a b i t u a l e approccio all'uso dei tes- suti impiegando strati di tessuti attraverso nuove c o m b i n a z i o n i e i n t e r- venti come orli a taglio vivo, macchie, strappi, m a t e r i a l i p r e z i o s i . Mescola passato e con- temporaneità come un archeologo tessile. La sua ricerca è concettua- le? Viviamo in un momento storico che ci permette di spaziare nello spazio e nel tempo. In orizzontale si può attingere a tutte le geografie del mondo e in verticale a tutte le epoche che ci hanno preceduto per poi aggrovi- gliare, giustapporre, incro- ciare tutto. È una grande fortuna attingere a fonti così d i s p a r a t e e f a r l e p r o p r i e proponendole a modo pro- prio. "L'arte è un furto con- tinuo", diceva la mia mento- re, la grande artista sarda Maria Lai. Aveva così ragio- ne. Nel momento in cui l'ar- t e p a s s a t r a l e t u e m a n i , diventa tua. Succede lo stes- so con la moda. Lo scorso settembre il G r u p p o C a l z e d o n i a , società italiana di inti- mo, calze e costumi da bagno, ha acquisito la m a g g i o r a n z a d e l l a v o s t r a a z i e n d a . C o s a significa questo accordo per il marchio Antonio Marras? Q u e s t o p a s s o d e c i s i v o rappresenta un nuovo capi- tolo nella storia di Antonio Marras. Ora c'è una comu- nità di intenti con un grande gruppo, la possibilità di usu- fruire di una sinergia con- giunta e la consapevolezza che il proprio lavoro sarà preservato, custodito e valo- rizzato. Non posso che esse- re ancora più motivato ed entusiasta del lavoro creati- vo a cui ho dedicato tutta la mia vita. Come definisce il suo stile? L o s t i l e è q u a l c o s a d i i n n a t o e p e r s o n a l e . È l a capacità di osare, con natu- ralezza e libertà. È il corag- gio di provare, sperimentare e andare oltre i confini e le r e g o l e . È u n a d e v i a z i o n e dalla norma, anche con pic- coli dettagli. Chi ha senso dello stile non teme l'eccesso e l'eccentricità, trionfano sulla piattezza e la banalità dell'abito ordinario. Ha stile chi non si adatta alle pre- scrizioni prevalenti e cerca il divario, il contrasto e l'erro- re. Cosa ama di più del m o n d o d e l l a m o d a d i oggi e cosa le piace di meno? Mi piace che sia cosmo- polita; per contrasto, raffina e valorizza la diversità. Non sopporto e non capisco il fenomeno degli influencer. E detesto la mancanza di memoria, una malattia insi- ta nel mondo della moda. S u o p a d r e a v e v a u n negozio di tessuti. È lì che ha trovato la voca- zione di designer? Da bambino frequentavo "Les Botigues", le botteghe storiche di mio padre e di mio zio nel centro storico di Alghero, dove ho familiariz- zato con tutti i tipi di tessuti. Ho iniziato a lavorare con mio padre, occupandomi dei negozi che poi mio padre ha t r a s f o r m a t o n e l l e p r i m e boutique locali. Ricordo che avevo tredici anni, ed era il mese di giugno quando mio padre mi portò a Buccina- sco, 4 miglia a sud-ovest di Milano, dove Elio Fiorucci a v e v a i l s u o m a g a z z i n o . Ricordo pareti con braccia- letti infilati in una rastrellie- ra, centinaia e centinaia di b r a c c i a l e t t i d a l l ' U g a n d a . C'erano secchi di latta dal- l'India, mille oggetti, vestiti, accessori, quaderni, ombrel- li, soprammobili, fotografie, adesivi e animali di plastica che Fiorucci collezionava nei s u o i v i a g g i i n g i r o p e r i l mondo. Mio padre era molto all'a- vanguardia e molto aperto alle novità. Le sue botteghe, nel tempo, sono diventate un punto di riferimento per tutta la Sardegna. Era un bambino insi- curo con dislessia. Non sapeva leggere, eppure "La poesia mi ha fatto respirare", ha detto. Chi è stato il primo poeta a catturare la tua atten- zione? Aldo Palazzeschi. Ero alle elementari quando lessi la s u a p o e s i a " R i o B o " c h e ancora conosco a memoria. D a a d u l t o a m o G i u s e p p e Ungaretti. Scrive poesie? Ador o l a poesia ma mi piace scrivere i testi delle canzoni. Ha adottato il cosid- detto Ligazzio Rubio: un f i l o r o s s o , u n v e r o f i l rouge, come marchio di fabbrica della produzio- ne di moda. È un por- tafortuna? Sì. Il Ligazzino Rubio, il nastro rosso Marras, è un portafortuna e un oggetto simbolo carico di significati. Ci guida attraverso il labirin- to del mondo mostrandoci la via. Unisce e annoda nodi di affetti, sentimenti ed emo- zioni. Il Ligazzio Rubio è resistente al tempo e all'usu- ra. P e r c h é l e p i a c e c o s ì tanto il colore rosso? Il rosso trasmette il signi- ficato del sangue come forza vitale, purificazione, rigene- razione, flusso di esperienze, movimento, cuore, senti- menti, calore, protezione e p a s s i o n e . I l m i o r o s s o è rosso sangue. È cremisi con una punta di bordeaux che è s t a t o i m m o d e s t a m e n t e r i b a t t e z z a t o M a r r a s R e d . Questa scelta ha origini anti- c h i s s i m e : è l ' e r e d i t à d e i Fenici, il cui nome significa porpora. I Fenici raccoglie- vano conchiglie di murex, molluschi da cui ricavavano il pigmento utilizzato per colorare i tessuti rosso por- pora che erano prodotti di e s t r e m o l u s s o i n t u t t o i l Mediterraneo. Estraevano solo un grammo di tintura da un murex, rendendo quei tessuti quasi inestimabili. E ' a n c h e c e r a m i s t a . Come è nata la passione per la ceramica? Mi sono avvicinato alla ceramica dopo intensi anni d i p i t t u r a s f o c i a t i n e l l a mostra della Triennale di Milano. Nel mio lavoro in ceramica ritrovi temi che di solito compongono anche le c o l l e z i o n i d i a b i t i s o t t o forma di idee care alla mia poetica: il viaggio, le cravat- te e il gusto personale per il dettaglio artigianale. Il mio pensiero è in costante equili- brio tra la celebrazione del passato e un presente creati- vo. E' un eclettico colle- zionista di oggetti, mobi- l i , v e s t i t i e l i b r i . H a detto: "Dentro di me ci s o n o t r a c c e , t r a m e , ricordi e ricordi di per- sone che vogliono anco- ra vivere". È questo un m o d o p e r o n o r a r e l a memoria dei nostri pre- d e c e s s o r i ? E i l s u o a p p r o c c i o c r e a t i v o è antropologico? È istintivo e dettato dalla sindrome di Stendhal, dal coup de foudre, dal colpo di fulmine. Quando vedo un quadro di un pittore scono- sciuto o un oggetto di desi- gn, non posso riposare fin- c h é n o n l i p o s s i e d o . U n a v o l t a , m e n t r e a n d a v o a d A m s t e r d a m i n b i c i c l e t t a , dissi alla persona che era con me di fermarsi improv- visamente. Avevo notato una vecchia bilancia ora in bella- vista nella mia cucina. Pec- cato che abbiamo rischiato di cadere in un canale! Lo stile è qualcosa di innato e personale. È la capacità di osare, con naturalezza e libertà. È il coraggio di provare, sperimenta- re e andare oltre i confini e le regole. Continua da pagina 5 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ A sinistra, la supermodel Carmen Kass sfila per Antonio Marras e, a destra, lo stile onirico e dark-fiabesco di Marras (Photos courtesy of Antonio Marras)